Capitolo 15

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Era passato un anno da quando Draco aveva iniziato il corso da Auror ed oggi era il giorno del diploma. Era solo una formalità dato che l'esame vero e proprio era stato fatto un mese prima e tutti i partecipanti l'avevano passato con ottimi risultati, ma comunque era pur sempre un evento significativo. Soprattutto quest'anno dato che, volente o nolente, la voce che un ex mangiamorte fosse diventato un Auror era circolata e la premiazione quest'anno aveva assunto una sfumatura più politica.
Harry era molto contento della cosa perché oggi potevano dimostrare al mondo intero che Draco non era un mostro, come lo descrivevano tutti, ma un ragazzo che si era impegnato per riscattarsi e che c'era riuscito.
D:"Harry! Vieni qui subito!"
Harry dal salotto sobbalzó a quel richiamo. Cosa mai era potuto succedere? Si alzò dal divano e salì le scale due a due fino alla camera da letto da dove proveniva la voce del compagno. Quando aprì la porta, si trovò davanti un tornato di vestiti. Il contenuto dell'armadio adesso si trovava sparso per la stanza e il suo bel biondino vi aleggiava sopra come un ape tra i fiori.
D:"Aiutami!"
Fu richiamato alla realtà a quelle parole e d'istinto iniziò a prendere i vestiti per metterli al loro posto. Non l'avesse mai fatto! Draco gli saltò addosso con la stessa grinta di uno snaso quando punta un tesoro, e lo bloccò togliendogli i vestiti di mano.
D:"Cosa fai! Non hai capito nulla! Fuori!"
Harry davvero non stava facendo nulla. Fatto sta che venne letteralmente gettato fuori dalla propria stanza. Sospirò esasperato passandosi una mano tra i capelli cercando invano di decifrare il comportamento dell'altro. Dopo un po' di sfregamento di meningi ed un leggero mal di testa, decise di tornare in salotto ormai rassegnato all'idea di non riuscire a comprendere il proprio compagno. Si abbandonò sul divano ma non poté goderselo a lungo perché sentì la voce squillante ed allegra di Hermione emergere dalla cucina.

He:"Ciao Harry!"

Lui alzò appena il capo per guardare la ragazza e lei, notando l'espressione sconsolata dell'amico, sospirò piano avvicinandosi a lui.

He:"Cosa è successo? Dove è Draco?"

H:"Lascia stare Hermione... io proprio non lo capisco! Ha messo completamente sotto sopra la nostra camera! Poi mi chiama per aiutarlo e quando provo a rimettere in ordine il casino che ha combinato mi insulta e mi sbatte fuori! Io non ci capisco nulla!"

Hermione ascoltò attenta le parole del corvino e, quando questi finì, non riuscì a non trattenersi dal ridere. Quanto era ingenuo Harry! Non pensava lo fosse così tanto! Il girfone, nel frattempo, la guardò con occhi sbarrati non riuscendo a capire il comportamento dell'amica. Possibile che fosse impazzita anche lei? Ma cosa stava succedendo a tutti?

He:"Scusa Harry! Ma non pensavo fossi così tardo"

H:"Come prego?"

Adesso si che non stava capendo proprio nulla! Perché per una volta non parlava chiaro?

He:"Beh penso proprio che Draco sia solo indeciso su cosa indossare per la premiazione e voleva la tua opinione sull'abbigliamento"

H:"E c'era bisogno di fare tutto quel casino? E poi non poteva semplicemente chiedermelo?"

Lei sospirò esasperata ed in quel momento arrivò in salotto anche Ron.

He:"Perfetto! Ron tu rimani qui con Harry mentre io risolvo il casino che ha combinato questo stupido"

Ron sollevò le spalle rassegnato e si sedette accanto ad un ancora più sconcertato Potter che lo guardava in cerca di un sostegno morale.

R:"Cosa è successo?"

Si azzardò a chiedere il rosso quando Hermione fu al piano di sopra lontano da loro.

H:"Non ci ho capito molto... Draco ha dato di matto per i vestiti... almeno questo è quello che dice Hermione"

Sono una bambola rotta che solo tu puoi aggiustare o distruggereWhere stories live. Discover now