Capitolo 7

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Cosa diamine era successo? Come mai Dean era stato aggredito? Eppure non ricordava di averlo fatto uscire in missione...

D:"Vai" Quella semplice parola di Draco lo fece sobbalzare. Come aveva fatto a capire tutto? Beh era pur sempre Draco ed Harry non era mai stato difficile da comprendere dato che non sapeva nascondere ciò che pensava.

H:"Torno appena posso. Tu riposati intanto"

Disse dandogli un bacio a stampo per poi smaterializzarsi al Ministero. Una volta lì Ron gli spiegò tutto. In effetti quella mattina era arrivata una missiva urgente che affermava che un mago oscuro era stato visto aggirarsi per un paesino fuori Londra così Ron aveva mandato Dean a controllare. Ciò che non si aspettava fu il fatto che Dean e questo mago, una volta incontratisi, ingaggiassero uno scontro. Per fortuna Dean non era grave mentre l'altro mago era morto e ciò certamente non era un grave dramma.

R:"Avrei dovuto avvisarti lo so... pensavo di fare la cosa giusta" Lo vedeva chiaramente che Ron era preoccupato, ma Harry non ci mise molto a rassicurarlo dicendogli che lui avrebbe agito nello stesso modo.

Ci misero alla fine dell'opera quattro ore per compilare tutte le pratiche burocratiche legate all'incidente più altre due per accertarsi delle condizioni di Dean e per ottenere le autorizzazioni per iniziare l'iter sull'analisi del corpo e della bacchetta del mago ucciso così da scoprire non solo come era andato effettivamente lo scontro ma anche in che guai fosse immischiato quell'uomo. Ovviamente anche la bacchetta di Dean venne confiscata per i normali controlli successivi ad uno scontro come quello appena avvenuto.

Quando finalmente riuscì a tornare a casa, ormai erano le sette di sera ed era decisamente esausto.

D:"Bentornato"

Harry gli sorrise felice e solo la vista di Draco bastò a fargli passare tutta la stanchezza. Era vestito con un paio di jeans chiari e una camicia verde acqua che bastava per risvegliare l'amico ai piani bassi del corvino.

D:"Tra poco arrivano i tuoi amici, forse è meglio che ti vai a dare una sistemata" Quelle parole lo destarono dai suoi pensieri ed annuì correndo al piano di sopra dove si fiondò sotto la doccia per poi indossare un paio di jeans scuri e una polo bianca. Nel giro di mezz'oretta era pronto all'arrivo dei suoi amici che, appena lui ebbe messo piede fuori dalla stanza, suonarono al campanello. Andò Kreacher ad aprire e fece accomodare l'allegra famigliola in salotto dove Draco era raggomitolato su una sedia a leggere un romanzo che si era fatto comprare quella mattina da Harry.

He:"Buona sera Draco! Come stai?"

Domandò allegra Hermione mentre Ron roteava gli occhi al cielo. La cosa non sfuggì alla moglie che gli diede un sonoro scopaccione sulla nuca.

D:"Bene"

Si limitò a rispondere il biondo notando quanto solo la sua presenza potesse creare dissapori tra i due. Stava quindi per alzarsi ed andarsene quando una mano calda e ferma lo fermò nel suo intento. Alzò lo sguardo ed incrociò quello di Harry che gli sorrideva con gentilezza.

Hu & R:" Zio Harry!"

Esclamarono i due bambini correndogli incontro ed abbracciandolo felici. Ormai Hugo e Rose avevano già nove anni e di lì a poco tempo sarebbero andati anche loro ad Hogwarts e la cosa aveva già iniziato a far preoccupare Hermione.

H:"Ciao piccole pesti! Allora, cosa avete combinato a scuola?"

Hu:" Oggi ho preso ottimo in italiano! Mentre Rose ha preso insufficiente in matematica"

R:"E chi la capisce! Con tutti quei numeri mi viene mal di testa!"

Commentò la piccola mettendo su un adorabile broncio che ricordava molto quello del padre. Rose infatti assomigliava esteticamente alla madre mentre era pessima nello studio come il padre, tutto il contrario di Hugo. Sembrava infatti che nei due bambini si fossero invertiti i genitori e la cosa aveva sempre divertito Harry.

Sono una bambola rotta che solo tu puoi aggiustare o distruggereNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ