Cαριƚσʅσ 49

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Aveva pensato fosse un segno del destino che l'avrebbe riportata a lui...al suo destino.
Senza pensarci due volte, lo aveva comprato piena di speranza.
E ora era rimasto lì, ancora incartato, ancora in attesa.

Se lo rigirò tra le mani stringendolo, immaginando che fosse il vero filo che li aveva da sempre tenuti uniti, come le aveva detto Taehyung.
Cosa avrebbe dovuto fare?
Lasciare che quel filo si allungasse, portandolo lontano da lei, oppure avrebbe dovuto tentare di riannodarlo per non farlo spezzare definitivamente?
Jisoo fai qualcosa, le suggerì il cuore.

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Parcheggiò sotto casa di lui.
Non sapeva nemmeno come avesse fatto ad arrivare lì, aveva perso completamente la testa e si era lasciata trasportare solo dalla pancia.
Una stretta allo stomaco le aveva fatto capire che non dovevano esistere né se , ma.
Era semplicemente montata in macchina e aveva cominciato a guidare.

Il suv nero era parcheggiato lungo la strada, segno che lui fosse fortunatamente a casa.
Jisoo non sapeva cosa dirgli, non sapeva cosa avrebbe fatto quando sarebbe stata di fronte a lui.
Avrebbe improvvisato e iniziato a parlare a manetta, come le capitava quando era nervosa.
Oramai doveva rischiare il tutto per tutto.

Salì le scale e arrivò di fronte alla porta.
Nella settimana precedente si era trovata lì davanti quasi ogni giorno, piena di speranze che venivano puntualmente distrutte.
Era pronta a ricevere un'altra delusione nel caso, ma dentro di lei, desiderava solo che quella fosse la volta buona. Sperava che lui le desse un'ultima opportunità prima di partire.
Sospirò profondamente, sentendo il cuore martellarle nel petto.
Suonò il campanello quasi tremando.

Qualche secondo e Taehyung comparve sulla porta: era visibilmente sorpreso.
Maglietta nera oversize, pantaloncini della tuta, infradito, i capelli scompigliati. Sicuramente non si aspettava di ricevere nessuno a casa.
Si guardarono negli occhi.

«Che ci fai qui?», le chiese lui.

«Posso entrare?»

Taehyung non rispose, ma si limitò a fare un passo indietro e lasciarle varcare la soglia.
Nell'appartamento risuonava della musica a volume abbastanza alto.
Taehyung aveva chiuso la porta e la stava guardando, in attesa di una spiegazione.

Jisoo non sapeva come cominciare un discorso, le pareva di aver perso le parole, quelle parole che si era ripetuta in testa ogni giorno da quando lui era uscito dalla sua vita.
Così decise di agire più che parlare.
Si girò verso di lui e si fiondò sulla sua bocca.

Aveva paura di essere respinta, invece Taehyung cominciò a ricambiare il bacio, facendo fondere le loro labbra nella miscela perfetta che entrambi conoscevano bene.
Lui si staccò un attimo, dicendole:

«Jisoo ti farai del male...»

«Me ne farei di più se me ne andassi...», rispose lei, guardandolo negli occhi.

Lui tornò ad avventarsi sulle sue labbra, per poi spostarsi sul collo.

«Seojoon?», chiese Jisoo, ristaccandosi.

«È fuori...», riuscì a mormorare lui, continuando a succhiarle la pelle.

Jisoo era scossa dai brividi che non provava da tempo e che la riportavano sempre a lui e al modo in cui riusciva a farla sentire...viva.
Cominciarono a camminare verso la camera di Taehyung, continuando a stare attaccati l'uno all'altra, accompagnati dalle note di Creep dei Radiohead.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora