Capitolo 5

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Logan

Mi svegliai in piena notte realizzando che il malessere della sera precedente non era ancora passato, iniziai a rigirarmi nervosamente tra le lenzuola per qualche ora, poi finalmente riuscii a trovare il sonno.
Quando mi svegliai, ancora con i sintomi della notte precedente, feci colazione e mi sdraiai un po' in soggiorno a guardare la tv quando ad un certo punto sentii squillare il telefono e corsi a rispondere.
"Ehy, che ne dici di andare a fare due palleggi al campo oggi?" mi disse l'inconfondibile voce di Liam.
"Oggi non mi sento in vena, sto male da ieri sera e penso anche di avere la febbre quindi resterò a casa mi dispiace" gli risposi ansimando.
"Vuoi che venga da te?" mi disse abbastanza preoccupato ma io gli feci capire che riuscivo a badare a me stesso anche da solo dato che la febbre non era molto alta.
Così mi salutò e mi disse che se avessi avuto bisogno di qualcosa potevo chiamarlo, io lo ringraziai e attaccai.
Tanto per cambiare io ed Andrew eravamo soli in casa così dovetti farmi forza e cucinare per entrambi.
Preparai solamente un'insalata veloce e dopo pranzo tornai a sdraiarmi sul divano mentre il nano andò in camera sua a fare tutti i compiti che gli erano rimasti per la settimana successiva.
Dovrei prendere esempio da lui ed impegnarmi di più a scuola.
Guardai un documentario molto interessante sugli elefanti e dopo quasi mezz'ora sentii bussare alla porta.
Non avevo idea di chi potesse essere a quell'ora, così, aprii e vidi che sull'uscio della porta c'era Alyssa Davies, la nuova babysitter di Andrew.
Ah già, avevo dimenticato che mio padre le aveva detto di badare a mio fratello anche di domenica.
"Ciao Alyssa, entra pure" le dissi lasciandola entrare.
"Ciao" mi rispose con un tono abbastanza freddo.
Non capivo perché quella ragazza mi giudicava senza neanche conoscermi minimamente.
Stavo per offrirle qualcosa quando il nano scese correndo dal piano di sopra e le saltò addosso.
"Finalmente sei arrivata!" disse abbracciandola.
"Ciao piccolino!" gli disse Alyssa scompigliandogli il ciuffo.
Rimasi stupito vedendo questa scena dato che Andrew aveva già avuto altre babysitter in passato ma trovarne una che gli piacesse era veramente difficile.
È sempre stato un bravo bambino e fin da piccolo abbastanza responsabile ma non ha mai avuto un buon rapporto con le persone che nostro padre assumeva per stare con lui quando era fuori per lavoro, cosa che succedeva molto spesso.
Sentivo le loro voci leggermente più lontane ma il quanto che basta per non sentire più la loro conversazione.
Iniziai a sentire freddo, così mi coprii e mi addormentai per un po'.
"Sei pronta a perdere?" urlò Andrew alla ragazza mentre giocavano e con quella sua vocina stridula mi svegliò.
Stavano facendo una gara di macchinine.
"Preparati a perdere nanetto!" gli disse facendogli solletico.
Finirono la gara ed Andrew la prese un po' in giro per aver perso, anche se lei in realtà l'aveva fatto vincere.
Lei ci sapeva sicuramente fare con i bambini.
"Aly mi fai i pancake?Ho fame" disse il piccolo.
"Certo nano" gli rispose lei avvicinandosi ai fornelli.
"Posso aiutarti?"
"Come si può dirti di no con quella faccia da cucciolo, vieni piccoletto!" gli disse lei avvicinandolo a sé.
Decisi di alzarmi dal divano e dare una mano anch'io.
"Ehy, vi serve una mano?"
"Logan devi assolutamente assaggiare i pancake che fa Alyssa perché sono super buoni" mi disse Andrew.
"Beh, se lo dici tu piccolo... "
"Quindi, cosa posso fare per aiutarvi?"
"Se vuoi assaggiare i miei pancake devi collaborare, inizia prendendo le uova" disse scherzosamente Alyssa ed Andrew rise.
"Ai suoi ordini signora!".
Finimmo di mangiarli e cavolo, il nano aveva ragione, quei pancake erano squisiti.
"Grazie per aver sfamato un povero ragazzo ammalato" le dissi.
"Non abituarti a tutto ciò Logan, non succederà più!" disse con un tono severo ma scherzoso allo stesso tempo.
"aspetta hai detto ammalato?" aggiunse stupita
"è solo un po' di febbre tranquilla" la rassicurai anche se non sembrava del tutto convinta
"se me lo dicevi ieri ti avrei preparato qualcosa"
"avevi detto di non essere la nostra cuoca personale"
"potrei fare un eccezione per gli ammalati" disse infine.
Dopo aver messo la cucina a posto, loro andarono a giocare in giardino facendo dei tiri al canestro e io, ancora stanco, tornai sul divano.
Andrew stava letteralmente stracciando Alyssa, aveva sicuramente un buon maestro.
Si, nel tempo libero io e mio fratello giochiamo a basket in giardino e amo che lui si diverta così tanto con me, sono sicuro che da grande diventerà un ottimo giocatore proprio come il sottoscritto.

"Arriva il maestro ragazzi" dissi facendo un po' il modesto mentre li raggiungevo.
Andrew mi passò la palla e feci un canestro.
"Ecco come si gioca" dissi provocando Alyssa che mi lanciò un'occhiataccia
"dovresti riposare" si preoccupò togliendomi il pallone di mano
"sto bene tranquilla" tentai di rassicurarla
ma poco dopo iniziai ad avere di nuovo dei dolori così tornai per l'ennesima volta sul divano.
Alyssa, vedendo come stavo, decise di prepararmi una bevanda che quando era piccola sua nonna le preparava ogni volta che stava male, e, in pochissimo tempo mi sentii molto meglio.
"io te l'avevo detto che era meglio se riposavi" mi rinfacciò
"sì hai ragione tu ma non sto così tanto male"
"zitto, stai comunque male" mi sistemò il cuscino e prese un'altra coperta
Dato che come sempre mio padre era in ritardo, mise a letto Andrew, gli raccontò una favola e quando si addormentò gli rimboccò le coperte.
Quando terminò con lui, si sedette accanto a me.
"Come stai adesso?" mi chiese visibilmente preoccupata.
"Molto meglio, grazie. Di tutto, davvero...non ho mai visto mio fratello così felice di stare con una babysitter, vuol dire che sotto quella corazza da dura in realtà c'è una ragazza dolce"dissi.
"con i bambini è un'altra, sono più dolci, gentili e soprattutto non se la tirano" rispose lei
Ero sul punto di rispondere quando quello che dovrebbe farci da padre arrivò a casa, rovinando quella che sarebbe potuta essere una bellissima conversazione con Alyssa e magari l'inizio di una amicizia.
Scambiarono qualche parola, parlando probabilmente dell'andamento della giornata e di quando sarebbe dovuta venire di nuovo e la pagò, poi salì in macchina e la vidi sparire lentamente nel buio della strada, aveva rinunciato a tutti i progetti che aveva per il fine settimana pur di venire a fare da babysitter a mio fratello e questo sicuramente non l'avrei dimenticato, non sembrava neanche che l'avessero obbligato ed era la prima volta che qualcuno fosse contento di badare ad Andrew il sabato e la domenica.
mi chiedevo se a scuola avrebbe continuato ad avere quel comportamento ostile nei miei confronti o sarebbe diventata più gentile cosa di cui dubitavo molto, ma mai dire mai.

Andai in camera mia e mi addormentai subito nel caldo abbraccio del piumone, sognando un mondo parallelo in cui Alyssa non mi odia per motivi conosciuti solo a lei e noi due siamo perfino amici.

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⏰ Last updated: Jul 21, 2021 ⏰

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