Cap.6: salvatore improbabile

16 0 0
                                    

Camminando a cosce larghe e celando le mie nudità con una foglia di banano riuscii a tornare a casa per prepararmi ad andare a scuola. Trovai la mia dimora vuota e dopo essermi fatto una doccia e messo qualcosa addosso, preparai la cartella, scesi di casa e mi diressi verso una nuova entusiasmante giornata di lavoro. Una volta arrivato, trovai molti già seduti ai loro banchi; c'era la Spooky Gang, Giulia schiva per l'imbarazzo, Greta amichevole come al solito e Marco, adesso che ero venuto a conoscenza del suo lavoro mi chiedevo come facesse a stare in classe senza dormire la notte, al banco trovai Vittorio, che decise di non professare parola sulla sera precedente per tutto il tempo avvenire. Una cosa che notai era che tutti, al sol vedermi trattenevano risate, si giravano e sussurravano qualcosa con il compagno vicino; i miei sospetti sulla causa di questo anomalo comportamento trovarono conferma quando Daniele, durante la pausa, mi gridò canticchiando in corridoio
"Finocchio di merda, finocchio di merda, dove te ne vai finocchio di merda?"
Una volta avvicinatosi continuò
"Abbiamo saputo che la figa ti puzza finocchio di merda"
Dietro di lui comparvero Edo, che tirò fuori con un agile mossa un coltello a farfalla, e la Cice che infierì
"Già! Si nu ricchiun emmerd!"

Io per la paura, per la stanchezza e perché in fondo sapevo che avevano ragione non risposi ed accettai la mia fatale sorte, ma anche sta volta la mia ora non era arrivata; in lontananza un angelo custode luminoso come mille soli che in tutta la sua eleganza si avvicinò a noi camminando con il vigore di un esercito sul piede di guerra e con la delicatezza dell'eruzione del Krakatoa e tuonò
"Lasciatelo stare!"

I membri della Spooky Gang si guardarono fin quando Edo disse
"Sennò che fai? Mostro"

"Quello che fate è anticostituzionale! Vi denuncerò alle autorità competenti!"
Rispose il misterioso salvatore, nessuno però parre particolarmente turbato dalla minaccia, anzi era talmente pietosa la situazione che per un momento ho sperato che la Spooky Gang mi desse subito il colpo di grazia.
L'imbarazzante silenzio fu interrotto da Daniele che scoppiò in una fragorosa risata
"Va bene va bene! Il finocchio vivrà... per ora" disse guardandomi.
E così se ne andarono, anche se, quando i miei dubbi furono confermati e capii di essere appena stato salvato da Greta mi resi conto di essere appena passato dalla padella alla brace.

"Stai bene? Quei bruti andrebbero buttati nelle docce a gas, dai vieni qua, ti dò una mano ad alzarti"
Io indietreggiai intimorito, ma quando mi afferrò e mi tirò su con un singolo colpo di polso, davanti a me non vidi il solito mostro che ero abituato a vedere, ma era diversa o forse erano gli occhi con cui la vedevo ad essere cambiati, percepivo una sensazione familiare, una sensazione di casa che non provavo da così tanto tempo, non so perché ma sarei voluto saltare tra quelle possenti braccia per farmi strapazzare di coccole, ma mi limitai a ringraziarla e tornare in classe.

Passarono le ore ed arrivò l'ora di tornare a casa, decisi che sta volta avrei fatto "casualmente" la strada del ritorno con Greta, per indagare questi neonati sentimenti che provavo per lei, all'uscita la salutai e la ringraziai di nuovo per l'intervento fatto, prima che potessi chiederle di camminare un po' insieme però, puntuali come le tasse, erano di nuovo loro, la Spooky Gang

"Rieccoti finocchio, ti sono mancato? Adesso che siamo fuori posso sbarazzarmi del tuo amico così dopo potrò sbatterti al muro e scoparti come una troietta" dichiarò Daniele
Ovviamente Greta si mise subito in mezzo, ma la sua nascente difesa fu interrotta... da della musica in lontananza... musica latina... che si fece sempre più forte, fin quando una decapottabile rossa non si mostrò come fonte del baccano fermandosi davanti a noi, la musica si fermò e in mezzo al fumo di chissà quale intruglio allucinogeno si scorsero due figure

"¿Hay algún problema chicos?"

Un cuore per dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora