"Hanry Daniel Mills"

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VENTOTTO ANNI DOPO
STORYBROOKE
Regina Mills si svegliò nelle sue calde lenzuola di seta bianche come ogni giorno, affianco a lei non c'era nessuno, Regina si vestì, scese per fare colazione, e mentre preparava i pancake urlò:-" Hanry, scendi é tardi!" Una decina di minuti più tardi verso la cucina arrivò un bambino di all'incirca dieci anni che si sedette con Regina per fare colazione, la mattinata fu silenziosa e dopo una colazione sbrigativa i due erano già fuori dalla porta, raggiunsero in auto la stazione degli autobus dove Regina diede un bacio sulla fronte ad Hanry e disse:-" fai il bravo a scuola tesoro" Hanry sorrise e rispose:-" non ti preoccupare mamma" ma appena vide la madre voltare l'angolo Hanry non salì sull'autobus scolastico bensì su di un autobus per Boston, apri lo zainetto e tirò fuori un libro dalla copertina rigida e impolverata dove si poteva leggere la grande scritta dorata con sul scritto "once upon a time." Arrivato a Boston Hanry scese dal bus, ed entrò in un appartamento bussò ad una porta col numero 205, una figura bionda, occhi azzurri come l'oceano è avvolta in un tubino rosso apri la porta al bambino, Hanry disse:-" Sei tu Emma Swan?" La ragazza rispose:-" si e tu chi sei ragazzino?" Hanry con un sorriso compiaciuto disse:-" mi chiamo Hanry e sono tuo figlio" Emma restò paralizzata, Hanry entrò in casa e si sedette su di una sedia, Emma ancora sbalordita disse:-" hai dei genitori? Sanno che sei qui?" Hanry rispose:-" no e tu dovrai venire a casa con me, devi spezzare il sortilegio" Emma rispose:-" senti ragazzino non so di che sortilegio stai parlando" Hanry mostrò il libro di fiabe e spiegò tutta la storia ad Emma poi le chiese:-" io abito a StoryBrooke nel Maine, puoi venire con me?" Emma annui, i due salirono su di un maggiolino giallo appartenere ad Emma e si incamminarono verso StoryBrooke.
STORYBROOKE
10 anni prima
Regina e James erano felici, si amavano e il loro amore andava a gonfie vele, un giorno di primavera però James e Regina litigarono pesantemente arrivando a lasciarsi ed a non salutarsi più neanche per strada, il motivo del litigio fu Emma, James insisteva sul fatto che Emma fosse sua figlia e come tale meritava una famiglia unita, per famiglia unita intendeva: lui, Biancaneve ed Emma, questa famiglia includeva Regina solamente come comparsa ed amante, ed a Regina non piaceva per niente essere una seconda scelta. Una settimana dopo la rottura con James, Regina entrò al negozio di Gold, che era al bancone,  lo vide e disse:-" signor Gold, ho bisogno di un figlio e mi serve il suo aiuto" Gold aveva un espressione sorpresa, poi rispose:-" per quanto sia lusingato mi tocca rifiutare mia cara" Regina sospirò e disse:-" non in quel senso, voglio adottarlo e lei potrebbe velocizzare la situazione" Gold acconsenti, e dopo neanche una settimana Regina era diretta a Boston, arrivata lì fece un colloquio con un assistente sociale, il quale dopo un controllo di routine le affidò un bambino, a cui Regina diede il nome di "Hanry Daniel Mills" i primi mesi con Hanry furono perfetti, tranne per il fatto che James non le rivolgeva neanche la parola, Regina l'avrebbe superata o almeno così credeva.
Una settimana prima del litigio
Regina Mills si svegliò accanto al suo amato, dopo la normale routine, Regina si sedette sul divano accanto a James e poi disse:-" dobbiamo lasciarci" James la guardò stupefatto poi rispose:-" come scusa?"  Regina ripeté:-" dobbiamo lasciarci" James disse:-" ho fatto qualcosa?" Regina prese la mano a James e disse:-" no affatto.. ma secondo la profezia tra circa dieci anni Emma tornerà, e se lei e Biancaneve si ricorderanno di noi, crederanno che io ti abbia stregato o cose simili" James rispose:-" hai ragione, io non voglio che pensino questo di te, una settimana, diamoci a una settimana di amore, dopodiché faremo come abbiamo fatto nella foresta incantata va bene?" Regina annuì e i due si baciarono, in quel bacio c'era tutto l'amore, tutta la serenità che solamente due cuori legati per la vita potevano sostenere, i due si staccarono e in quel momento pensavano solamente a loro e quanto fossero felice, e quanto lo sarebbero stati.

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