Tom Riddle x Reader

146 6 1
                                    

Al castello di Hogwarts, Tom Riddle era il ragazzo più popolare del castello. Tom era diventato popolare grazie al suo fascino, alla sua dialettica e soprattutto nel sottile lavoro di far pendere tutti dalle sue labbra. Lui non aveva amici, non gli servivano, chi gli serviva erano dei seguaci, pronti a seguire i suoi ordini. Col tempo aveva già portato dalla sua parte un paio di ragazzi, che erano stati manovrati con facilità. Ma la preda di Tom eri tu, la ragazza più popolare del castello ed eri sotto riflettori per la tua intelligenza, che superava quella di Tom. Tra voi era una gara, e tu eri in testa, ma ancora per poco.

Quel weekend c'era la famosa uscita al villaggio, come al solito avevi ricevuto molti inviti, ma non andavi mai con nessuno, ti eri predisposta un obiettivo ed era quello di studiare e di prendere il massimo dei voti, quindi per te le uscite non erano allettanti. Ma, quel sabato, venisti avvicinata da Tom, eri nei giardini del Castello leggendo un libro babbano. "T/c" ti sentisti chiamare e ti voltasti, riconoscesti la voce. Chi non riconosceva la sua voce? La voce di un ragazzo che stava conquistando sia i ragazzi che le ragazze della scuola. "In cosa posso aiutarti Tom?" chiedesti mentre chiudevi il libro e portasti la tua attenzione su di lui. "Mi chiedevo se uno di questi giorni ti andrebbe di studiare insieme" disse con il solito tono di voce mellifluo, con cui conquistava tutti. "Va bene, dimmi tu quando" rispondesti e tornasti a leggere ignorando la sua presenza. "Come mai" iniziò Tom sedendosi accanto "Sei una delle poche che ancora non ho sedotto?" chiese e ti accarezzò il viso dolcemente, e perdesti qualche battito del cuore.

"Tom, non tutti siamo esseri senza cervello" rispondesti seria, ma con una leggera inclinazione della voce. "Non male come risposta, e dimmi" riprese a parlare senza smettere di accarezzarti il viso "Cosa potrei fare per sedurti?" chiese ancora avvicinandosi al tuo viso pericolosamente. Tentennasti un momento prima di rispondere, non più sicura di cosa rispondere, "Tom, scoprilo da solo, non mi sembra che tu sia scemo, oppure l'intelligenza che dimostri é solo un'illusione?" rispondesti allontanandoti dai giardini con il cuore a mille e le gote rosse fuoco. Tornasti nella tua sala comune e cercasti di riprenderti. Non credevi che il ragazzo più ambito del castello volesse te, una semplice ragazza. Ma sapevi che con Tom c'era sempre un secondo fine, e avevi paura di scoprire di cosa si trattasse. Quella sera a cena, il ragazzo seduto al tavolo verde argento non finiva di guardarti, e tu cercasti di non ricambiare.

A fine cena, stavi per uscire dalla sala grande ma Tom ti fermò e come un fulmine ti portò via da lì. "Tom cosa fai" ti lamentasti mentre lo seguivi verso un'aula in disuso. "Ora sono stanco, mi sei sfuggita troppe volte ed io non sono abituato ad un no." rispose sbattendoti al muro e bloccandoti le mani. Quella situazione ti eccitava e non poco, ma sapevi che era eticamente sbagliato, soprattutto per la persona che eri. "Tom, non penso sia il caso" dicesti cercando di liberarti, ma la presa di Tom era molto più forte. "Non ti piacerebbe essere la mia ragazza?" chiese al tuo orecchio e tu lo guardasti "Non sei fatto per amare Tom, lo sappiamo bene." rispondesti e Tom ti tirò leggermente i capelli "Pensi di conoscermi non é vero?" sussurrò, ma sta volta notasti il cambio della voce. "Tom lo vedo" rispondesti "Tu non sai nulla di me" disse e lo vedesti uscire dall'aula con un espressione di delusione sul viso.

Quando tornasti nella tua sala comune, ti sentisti strana come se ti dispiacesse di averlo ferito, e quando ti mettesti a letto, pensasti di dover risolvere. Il giorno seguente provasti ad avvicinarti a Tom, ma lui semplicemente ti ignorò, e così passasti alle maniere forti. Quando Tom tornò nella sua stanza, ti facesti trovare lì, seduta sul letto ad attenderlo. "Come sei entrata qui?" chiese sospettoso e si avvicinò a te. "Non importa come, ma dovevo farlo. Mi ignori da questa mattina, volevo solo chiederti scusa" rispondesti alzandoti e avvicinandoti. "Non mi interessano le tue scuse" rispose e stanca di quella situazione, facesti una sola cosa, lo baciasti. Tom, seppur sorpreso, ricambiò il bacio e ti spinse sul letto. Sapevi che da li a poco le cose si sarebbero evolse, ma sapevi anche che eri pronta, che lo volevi. In quella stanza, con quella persona che in futuro sarebbe diventato uno dei più spietati assassini del mondo magico, ci facesti sesso.

A distanza di anni, ormai lontana dal castello e con un lavoro al ministero, leggesti sulla Gazzetta del Profeta che Tom Riddle, alias Lord Voldemort stava acquisendo sempre più forza, e quando -dopo uno dei tanti sconti- ti ritrovasti davanti a lui, leggesti un lieve dispiacere nei suoi occhi, forse si ricordò di quella giornata, pensasti mentre ti scagliava addosso l'anatema che uccide. Prima di chiudere gli occhi per sempre, pensasti che Tom non aveva accettato le tue scuse ed ora ne pagavi le conseguenze. Mai offendere Tom Riddle.

Harry Potter One ShotDonde viven las historias. Descúbrelo ahora