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"Allora hai deciso di passare tutta la giornata lì a terra o cosa?..."

Mi alzai di scatto, non mi aspettavo che qualcuno mi parlasse. Ero lontana dal centro abitato e i bambini non si spingevano così all'interno della foresta.

Mi guardai intorno ma non riuscii ad individuare da dove provenisse la voce.

Cercai fra gli alberi.

"Chi sei?"

Continuavo a guardarmi intorno senza capire dove fosse chi mi avesse parlato

"Hihihi" rise la voce "voi umani siete proprio stupidi... In alto!"

Mi allontanai dal frassino vicino il quale mi ero seduta in precedenza e sbirciai tra le fronde di tutti gli alberi che mi circondavano.

E lì,tra le foglie, notai una chioma corvina che riluceva d'ebano quando il sole lo sfiorava, due occhi simili a degli smeraldi e un sorriso beffardo che mi scherniva per non essermi resa conto della sua presenza.

Rise di gusto prima di diventare serio e saltare giù dal ramo dov'era appoggiato.

L'atterraggio non fu dei migliori, voleva fare il figo ma quello che ne derivò fu una caduta che ricorderò per tutta la vita.

Avrebbe voluto atterrare con il pugno e il ginocchio destro a terra, come nelle storie dei grandi eroi, ma si ritrovò il piede, che sarebbe dovuto stare fisso, su una radice, perse l'equilibrio e si schiantò di faccia dell'erba.

Scoppiai a ridere. Non riuscivo a contenermi. Lui alzò il viso,si fece tutto rosso e mi guardò malissimo, senza però dire niente. Io cercai di contenermi, cercavo di respirare normalmente ma più lo guardavo più ridevo fino al punto che iniziai a piangere per le risate.

Era la cosa più carina e divertente che avessi mai visto.

Si sedette velocemente a terra cercando di ricomporsi, tossì per cercare di camuffare l'imbarazzo.

"Allora ... Cosa stavamo dicendo?"

Mi tenevo la mando davanti alla bocca per cercare di non ridere, stava cercando in tutti i modi di sembrare elegante anche dopo una figura del genere.

"Questo..." indicò tutt'intorno con aria seria "non é mai successo. Intesi?!"

"Ma certamente ..." sorrise compiaciuto per un' istante. "Mio signor imbranatello" mi inchinai ridendo zotto i baffi.

Mi lanciò un occhiataccia del tipo: non ti azzardare a ripeterlo mai più, né in mia presenza né altrove, altrimenti... Bye bye farfallina. Avevo afferrato il concetto.

"Okay okay... Scusa. Tutto ok?"

"Certo che sto bene. Io sono Loki figlio di Odino. Non mi scompongo per queste bazzecole."

"Si si come vuoi. " sbuffai

"Allora, come mai questa chiamata??"

"Voglio delle risposte!"

"Subito al punto... Mi piace" ammiccò e sorrise.

"Mi sembra ovvio! Voglio... Anzo Devo sapere cos'é successo l'ultima volta! Erano passate poche ore da quando ero entrata nella foresta, eppure..."

"Cosa? qui l'hanno percepito come una settimana?" mi guardò come se fosse la cpsa più normale del mondo.

"E tu come...?"

Si fece serio tutto d'un colpo.

"Ma tu non hai capito minimamente con chi stai parlando o con chi hai parlato all'ora?"

Non é che non capissi, era solo che sarebbe stato troppo, gli indizi erano troppo lampanti eppure io non volevo capire.

"Ragazzina tu sei stata al cospetto del grande Odino, padre degli dei e re di Asgard, la sua regina, Frigg e daventi ad una delle porte che conducono ad Yggdrasill. Non sai nemmeno quanto tu sia fortunata. Ci sono Esseri che farebbero carte false per vedere ciò che hai visto tu e per avere udienza con mio padre, soprattutto in questo periodo. E poi ti ricordo che sei al cospetto del grande Loki figlio di Odino, erede al trono di Asgard."

Battei le palpebre più volte, ma tutto aveva senso. Ogni pezzo del puzzle entrava perfettamente al suo posto e il quadro che mi si creò davanti era incredibile, ma estremamente magnifico.

"Ragazzina? Ci sei? " mi passò una mano davanti alla faccia e schioccò le dita un paio di volte. Era come se fossi entrata in uno stato di trance. Mi risvegliai da quel sogno nel momento in cui, cautamente, mi poggiò una mano sulla spalla e disse:

"Ragazzina svegliati! Mamma come ha detto che si chiamava ?  .... 

....

Ah giusto. Lilith svegliaaa!"

Sobbalzai.

"Ah mi gira la testa" mi tenni il capo con la mano destra mentre la sinistra la alzai in cerca di un supporto. Stranamente lo trovai nel mini-dio davanti a me, che era misteriosamente corrucciato, come se fosse preoccupato per la mia salute. Forse stava iniziando a capire che gettarmi tutta quella verità addosso non era stata una buona idea.

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Angolo autrice

Capitolo più corto del solito.
Scusate ma questa settimana é stata un po' caotica quindi non ho avuto molto tempo di scrivere.

Spero vi possa piacere ugualmente e scusate anche se ci sono un po' di errori grammaticali.

Grazie e buona lettura.

Lasciate una stellina e un commento.❤❤

Se tutto fosse sbagliatoWhere stories live. Discover now