15. Look to the past VI [2/2]

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La bocca di Harry si chiuse tutto d'un botto con uno schiocco di denti e arrossì. "Non non stavamo... voglio dire... io e Theo... non c'era magia... solo..."

Una dolce risata si levò dalle labbra di Lily, risuonando appena nella Biblioteca. Subito la ragazza si tappò la bocca con una mano, sogghignando e guardando di sottecchi alle sue spalle in un atteggiamento cospiratorio. "Non vi preoccupate", disse quando fu sicura che Madama Pince non l'avesse sentita, "non prenderò punti. Piuttosto, in cosa vi stavate esercitando?"

Le guance di Harry erano in fiamme e non voleva fare altro che nascondersi sottoterra, ma si sforzò di rispondere. "Niente di che, aiutavo... aiutavo Theo con un incantesimo che non aveva ben capito."

Theo annuì, come per rafforzare la risposta, ma corse a nascondersi dietro le sue gambe non appena l'attenzione di Lily si posò su di lui. Lily ridacchiò.

"Be', se avete bisogno di tempo, posso aspettare. Credo di essere un po' in anticipo, in effetti."

Harry guardò alle sue spalle a Theo, che ancora si nascondeva imbarazzato. Scosse piano la testa. "Credo che abbiamo finito qui. Evans, ti presento Theo. Theo, Evans."

"Lily va bene", lei aggiunse con un sorriso e Theo si calmò, scostandosi appena dal suo rifugio dietro le gambe di Harry e guardando curiosamente la ragazza con i capelli rossi. Poi afferrò una manica di Harry e la tirò appena.

"Posso... posso rimanere qui con voi? Non voglio uscire."

Harry guardò prima Theo poi Lily. Si schiarì la voce. "Ti... ti dispiace se Theo rimane con noi? Anche lui stava studiando e..." Diede uno sguardo veloce al bambino, che la guardava con occhi imploranti — evidentemente neanche lui voleva avventurarsi da solo nei corridoi di Hogwarts, col rischio di incontrare qualcuno dei suoi tormentatori. "È un ragazzo tranquillo, davvero."

La risata di Lily era dolcissima. "Certo, non c'è problema."

E in un attimo Theo sembrò tranquillizzarsi. Il suo volto si distese, le sopracciglia persero la loro forma scura e aggrottata e le spalle caddero, come se fino a quel momento fossero rimaste rigide come un manico di scopa. Rimasero a guardarsi per qualche secondo in silenzio e Harry si agitò a disagio sui suoi piedi, insicura sul da farsi.

"Vedo che stavi già studiando", disse a quel punto Lily, avvicinandosi alla sua scrivania e dando un'occhiata alle sue letture. "Il percorso della storia: un tempo non lineare di Christopher Cohen; Nuove teorie sulla ricostruzione del passato, Lysandra E. Black; De Tempore et Divinatione, Aurelius M. Maximum... questo non è neanche in inglese, sai leggere il latino?"

"No. Stavo, ehm, imparando." Harry indicò un dizionario che giaceva scompostamente in un angolo del tavolo, abbandonato in preda alla frustrazione dopo l'ultimo infruttuoso tentativo di traduzione.

"Vuoi una mano? Ho studiato un po' di latino in queste ultime estati. Credevo che mi avrebbe aiutato con, be', tutto, considerando che tutto il mondo magico è basato in buona parte sul latino."

L'offerta era stata posta in modo gentile, ma l'idea di passare più tempo del necessario con sua madre spaventò Harry così tanto che scosse il capo con fin troppa veemenza. Non si sarebbe meravigliata se Lily si fosse offesa dopo un rifiuto tanto maleducato, ma Lily non si offese e sembrò solo un pochino dispiaciuta. Immediatamente Harry si sentì in colpa.

"Sono sciocchezze, davvero", cercò di spiegare. "Uno stupido progetto personale, non vale la pena imparare un'intera lingua per questo."

"Sembra che tu ti stia impegnando un bel po' con questo tuo progetto, però. Ma non insisterò, non ti preoccupare."

Beyond the Veil    (Snarry - Fem!Harry)Where stories live. Discover now