Te lo dico con un bacio

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Elsa

Non mi ero mai preparata per una battaglia prima d'ora. L'anno prima, quando avevo portato l'inverno perenne ad Arendelle, avevo combattuto contro Hans e tutti i miei sudditi che mi credevano un mostro, ma non avevo avuto tempo per prepararmi e nessuno mi aveva avvertita. Forse era stato meglio così, perché adesso sono presa dall'angoscia.

Jack Frost mi ha detto di creare il muro di ghiaccio da una parte, lui avrebbe pensato al resto.

Jack Frost, il ragazzo con i miei stessi poteri. Forse ci somigliamo anche di carattere, infondo siamo due cuori di ghiaccio. Eppure, appena ho saputo chi è, è come se il mio si fosse sciolto. Ho meno paura di me stessa adesso grazie ad Anna, ma l'insicurezza persiste. Forse lui potrà aiutarmi.

Dopo mezz'ora di creazione di questa parte di muro, Jack mi raggiunge in volo e atterra accanto a me sorridendomi. Non riesco a resistere a quei suoi occhi splendenti e ricambio il sorriso.

"Niente male, Elsa." si complimenta.

"Grazie. Spero sia abbastanza resistente."

Jack sfiora la parete gelida con un dito. "Sì, tranquilla."

Sorrido ancora. "Allora, com'è che hai ottenuto i tuoi poteri?"

"Quando ero umano ho salvato mia sorella da un lago ghiacciato, e ci sono finito dentro io. L'Uomo della Luna mi ha quindi scelto per diventare lo spirito dell'inverno, rendendomi immortale."

"Beh, non so chi sia, ma immagino che nel tuo mondo tanti siano come te."

"Sì in effetti." ridacchia lui. Si avvicina, forse un po' troppo. "E tu come hai ottenuto i tuoi poteri?"

Sospiro. "Ci sono nata. Ma non ho idea da dove provengano. All'inizio avevo paura di me stessa, in fondo ho quasi ucciso mia sorella. Ma da un anno riesco a controllarli bene."

"Tutti i poteri possono essere pericolosi, dipende da come li usi."

Annuisco e mi sento chiamare. Mi volto e vedo Olaf che saltella verso di me. "Ciao Elsa."

"Olaf." mi accuccio "Devi andartene di qui, mettiti al sicuro."

"Ma Elsa, io non ho paura. Voglio aiutare te e Anna. Dopotutto, se mi faccio del male, tu puoi ricrearmi, vero?"

Annuisco e lo accarezzo: "Tu sei molto importante per me e Anna."

Jack si avvicina, curioso. "Aspetta, l'hai creato tu?"

"Sì."

Lo tocca dovunque e Olaf gli tira una frustatina con uno dei suoi rametti, allontanandolo. "Attento bello."

"Calmo, Olaf. Lui è lo spirito dell'inverno."

"Davvero?" Olaf lo squadra con sospetto e se ne va dicendo: "Preferisco l'estate."

Jack sembra confuso. "Cosa preferisce?"

Rido e confermo quel che ha detto, così anche lui scoppia a ridere.

Alla fine i nostri occhi s'incrociano e ci perdiamo l'uno negli occhi dell'altra.

Ma d'un tratto il suo sguardo si fa duro.

"Elsa, anche tu devi metterti al sicuro."

"Cosa?"

"Pitch sa che il potere del ghiaccio e quello dell'oscurità sono potenti insieme. Io ho già rifiutato, ma ora lui potrebbe prenderti di mira più di tutti gli altri. Se ti scoprisse..." Fa una pausa e sospira. Avvicina la mano e sfiora le mie dita, che non riesco a ritrarre. "Non voglio che ti faccia del male."

Super LoveWhere stories live. Discover now