19. Scie di speranza

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Sono passati pochi giorni e Liza è in camera ma non riesce a dormire, fissa il cielo mentre stringe il cellulare.
«I segreti, a volte, anche dopo essere stati svelati, possono diventare ancora più segreti» parla Liza al telefono con Diego, «questo è il nostro caso almeno, inoltre dovremmo mettere in pratica le promesse fatte agli alieni, darci da fare..., l'abbiamo visto anche con i nostri occhi, la distruzione intendo».

«Lo so, è una causa seria e ci unisce, ma deve diventare efficace, non so come contribuire, tra l'altro sono come in galera adesso!» Diego parla piano, «stamattina sono dovuto tornare in questura», ha la voce stanca.

«Ho sentito Lori stamattina, mi ha chiamato addirittura dal cellulare di sua madre mentre faceva la doccia. È in super punizione anche lui. Sapevamo che sarebbe stato pesante, il dopo» Liza è stesa sul letto, da quando sono tornati non riesce a rilassarsi e il telefono di casa suona in continuazione.

«Tu non hai dovuto subire tutti i nostri casini, nella nostra versione ti abbiamo chiamata fuori o no? A Lori gli hanno tolto solo il cellulare? Beh, beato lui. Qui a casa mia è un inferno, se potessi chiamerei io stesso un vortice per sparire per sempre!» dice Diego e prova a riprodurre quei gorgoglìi alieni con la bocca.

«Guarda che io avrei rischiato di perdere tutto. La nonna ha la mia tutela, ho corso un bel rischio, i miei genitori, che ricordatelo, hanno le loro famiglie e io sono un impiccio, sono comunque riusciti a raggiungere livelli di assurdità che nemmeno gli alieni in diretta televisiva sarebbero risultati così strani!» prende fiato, «che poi non sanno nulla, sanno solo che voi due siete venuti a cercarmi per nutrire l'orango! Colpa poi di quei ficcanaso di giornalisti, altrimenti la faccenda sarebbe rimasta tra il veterinario e le forze dell'ordine..., credo.»

«I giornalisti!» dice Diego come se gli si fosse accesa una lampadina, «dobbiamo usarli, adesso che c'è questa morbosità verso la nostra "bravata", soprattutto perché io sono il figlio di un politico» ride, «mi pare sempre una maledizione, ma stavolta torna utilissima».

Liza si rizza seduta, «anche da noi telefonano in continuazione, Lori mi ha detto che vicino a casa sua alcuni stazionano per intervistare i vicini. È disperato, poi gli manca Tommy. Non sa come finirà la storia del procurato allarme, insomma, è un casino!»

«Hai finito?» Diego ha una voce pimpante, sembra quasi che trattenga una risata.

«Che cosa c'è, ti diverte forse? La famiglia di Lori non ha i mezzi e gli avvocati di tuo padre» Liza è stizzita.

«Un po' sì, mi diverte, non certo per Lori, ma lascia perdere, è una cosa "di famiglia", vedrai che si risolve, mio padre ha già contattato il padre di Lori, figurati...» fa una specie di fischio, «ho invece un'idea riguardo i giornalisti, possiamo ancora fare qualcosa di buono o tutto sarà stato insignificante, dobbiamo potenziare l'evento stratosferico e galattico che abbiamo vissuto!»

«Sei impazzito! Non una parola sugli alieni, abbiamo fatto un patto!» Liza ha arruffato tutte le lenzuola.

«Non hai capito, dobbiamo usare l'attenzione mediatica a nostro favore, usiamo tutto quello che possiamo per la causa del pianeta, anche per Tommy! Organizzeremo una conferenza stampa, abbiamo un messaggio, non dovevano dircelo gli alieni di svegliarci, ti pare?»

«Eh..., ma come facciamo, cosa diremo, come ci organizziamo?»

«Per organizzarla, conosco i collaboratori di mio padre, a lui gli parlerò da uomo, gli motiverò questa bravata e sarò meno scemo di quello che già pensa di me. Abbi fiducia, convinceremo anche i genitori di Lori, dobbiamo essere presenti tutti e tre e, se possibile, anche Tommy, che ancora è  chiuso nello studio del veterinario!»

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⏰ Last updated: Jun 20, 2021 ⏰

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