Chapter TWENTY-SECOND

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Mi ritrovo a seguire il percorso tracciato da noi tutti nelle scorse settimane in totale, completo silenzio, com'è già accaduto una volta.

Ricordo benissimo quella sera, e non soltanto perché ad essere protagonista immediatamente prima fu una delle nostre memorabili scenate. Ricordo, su quelle scale, come l'afferrai per evitare che cadesse nel vuoto. Ricordo come, per qualche istante, tutto quel grigio che caratterizza la mia vita ebbe un fremito, di fronte e accanto a lei, ai suoi colori, alla sua luce.

E anche stavolta, come allora in quel tunnel, questo silenzio che ci ha salvati da un imbarazzo che, volenti o nolenti si è creato tra noi, dopo quello che è successo… ebbene… è un silenzio che non sopporto.

Ed è per questo, quindi a ragion più che veduta, che mi reputo da oggi in poi un idiota totale, che più totale di così non si può.

"Arrivati." mormora Rose, interrompendo il silenzio e le mie traiettorie di pensiero.

Tira fuori la bacchetta dalla tasca del mantello, e colpisce delicatamente il muro di fronte a noi, dietro al quale si celano i due scaloni che portano al ritratto di Ariana Silente.

Scendo per primo, saltando il primo scalone alto poco più di un metro e mezzo. Poi scendo il secondo, e anche stavolta, l'aiuto, afferrandola saldamente dai fianchi.

Lascio che scenda coi piedi per terra e, nel farlo, scivola contro il mio corpo.

"Scorpius…"

"Mh?"

"Tutto questo è contro il regolamento, no?"

Non so quale massima stia citando, o se intende davvero quello che sta dicendo. Se c'è un regolamento da seguire, se ci limiti da non superare. Però sta sorridendo, perché sa, come so io, che anche se siamo rimasti al di qua dei limiti, li abbiamo già superati.

"Assolutamente. Contro tutti i regolamenti."

Perché non era scritto da nessuna parte, che mi sarebbe piaciuto tenerla tra le braccia come adesso. O che mi sarebbe piaciuto qualcosa che avesse il potere distruggere il grigio che mi circonda, di alleviare quel dolore che sento perenne, costante, proprio al centro del cuore.

Piega il capo leggermente a sinistra, osservandomi attentamente, con quella curiosità con cui scopre e riscopre ogni cosa e ogni persona da sempre.

Non mi ha mai guardato così prima d'ora.

E la bacerei seduta stante, se…

"Prendetevi una stanza, giovanotti. Insomma…" il ciuffo ribelle e turchese di Teddy Lupin fa capolino dietro il ritratto " Ci sono minorenni facilmente impressionabili che potrebbero passare di qui."

"Chi sarebbe il minorenne facilmente impressionabile?" domanda Rose, genuinamente interessata, e staccandosi da me.

"Albus, ovviamente." risponde Teddy, con il suo grande sorriso, indicando con un cenno del capo un punto indefinito sopra di noi. Da dove, in effetti, Albus ci sta guardando, mentre aiuta Lyanna Thompson a scendere.

Glisso sul fatto che abbiano entrambi un sorriso che parla di cose che forse non voglio sentire.

"Ti informo che ho passato la maggiore età da un pezzo, e che tra un paio di mesi saranno diciotto, stronzo.."

Heaven can wait... We're only watching the Sky!Where stories live. Discover now