( 4 ) tieni a me?

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<< hey hey Iris! >> mi sentii scuotere una spalla e, con non poca difficoltà, cercai di aprire gli occhi.

<< RAGAZZI SI È SVEGLIATA! >> gridò una voce familiare...Newt?

Iniziai a muovermi per riacquistare lucidità del mio corpo, ma ogni movimento sembrò farmi malissimo, perfino respirare diventò doloroso.

Non mi ricordavo nulla, che era successo?

<< oh Dio Iris grazie al cielo...mi hai fatto venire un infarto! >> disse una voce entrando nella capanna. Vedevo tutto sfocato e non riuscivo a distinguere di chi fossero i volti davanti a me.

<< come stai? >> chiese dolcemente una voce, credo fosse Minho.

Non risposi, non me avevo né la forza né la voglia. Mi girava tutto e sembrava che qualcuno mi stesse martellando la testa per quanto faceva male.

Cercai di muovermi una mano ma fu più difficile di quanto pensassi.

<< pivella dai svegliati. >> mi sentii prendere la mano da qualcuno...Gally? Da quando faceva il gentile?

Nonostante fossi in quelle condizioni critiche, la mia mente puntava sempre su una persona...Thomas. Dov'era? Forse era uno di quei tanti volti che non riuscivo ad identificare...pensai.

<< per favore dì qualcosa...>> eccola, quella voce che tanto aspettavo.

<< T-Tommy?...>> chiesi con voce impastata e tremolante.

<< si! Si piccola sono io. >> sentii prendermi l'altra mano e stringerla forte da qualcuno che, con mio grande piacere, supposi fosse Thomas. L'altra mia mano era stretta con quella di Gally che, per quanto potesse sembrare impossibile, era preoccupato per me.
Inutile dire che quando disse "piccola" mi sentii, letteralmente, morire. Mi venne quasi un mancamento per quel nomignolo...ormai da me amato.

<< riesci a muoverti? >> chiese Minho. Piano piano riuscii ad acquistare un briciolo di lucidità per capire, almeno, di chi fossero le voci.

<< n-no...>>

<< pivella mi dispiace giuro che non combatterò mai più con te. >> potei capire subito chi fosse stato a dirlo, anche per il modo in cui mi aveva chiamata, nonostante sapesse il mio nome si ostinava a chiamarmi pivella, ma non mi dava fastidio. Gally, se avesse potuto, avrebbe chiamato tutto e tutti in quel modo.

Feci una risatina ma dovetti smettere subito per i forti dolori che mi causò.

<< ti fa male qualcosa? >> si affrettò a chiedere Frypan.

Riuscii ad aprire un po' di più gli occhi e, per fortuna, iniziai a distinguere le sagome attorno a me.

<< sinceramente? Tutto. >> feci un sorrisetto che li fece ridacchiare.

<< okok adesso riposati. >> disse Newt invitando tutti ad uscire dalla capanna. La mia mano destra, purtroppo, si lasciò con quella di Tommy facendomi un versetto infastidito, volevo che rimanesse con me...senza di lui mi sentivo incompleta.

<< hey Iris che succede? >> chiese dolcemente avvicinandosi nuovamente a me. Quanto era bello il mio nome pronunciato da lui?....tantissimo.

<< r-resti con me? >>

<< certo. >> mi riprese delicatamente la mano e la strinse nella sua senza farmi troppo male. Sorrisi dolcemente e richiusi gli occhi stanchi.

<< come stai? Mi hai fatto preoccupare un sacco. >> potei sentire della tristezza nel suo tono. Dentro di me sorrisi per la sua affermazione "mi hai fatto preoccupare" perché questo significava che ci teneva a me giusto? 

Si portò la mia mano sulle labbra e cominciò a darle dei piccoli bacetti che mi fecero sorridere come un'ebete. Era così piacevole il contatto delle sue labbra morbide sulla mia pelle, un tocco che avrei voluto sentire per sempre.

<< mh...p-potrei stare meglio...>> risposi faticando un po'.

<< mi dispiace così tanto...se solo non ti avessi fatto combattere! dovevo fermarti appena capii che fossi ubriaca. >> ridacchiò sull'ultima parte ma il suo tono non era divertito, si sentiva in colpa e ogni volta che ricordava quel momento stringeva più forte la mia piccola mano nella sua grande.

<< non preoccuparti, sto bene. E poi non fa nulla...non è la prima né l'ultima volta che mi farò male. >> ridacchiai avvicinando leggermente il mio corpo al suo che era seduto su una sedia di fianco al mio "letto".
<< vieni più vicino? >> chiesi leggermente imbarazzata. Non mi sentivo bene ma, non so perché o come, quando avevo un contatto con lui mi sentivo subito meglio.

<< certo. >> mi spostai e lo sentii mettersi sdraiato accanto a me.
<< vieni qui. >> mi prese delicatamente i fianchi e, facendo attenzione a non farmi male, mi aiutò a spostarmi sopra di lui. Poggiai la testa sul suo petto beandomi del suo respiro e del suo battito che, non appena mi avvicinai a lui, diventò irregolare.

<< ti voglio bene Tommy...>> sussurrai sincera. Da dove avevo preso tutto quel coraggio?

<< anch'io Iris, tanto. >>

<< mi vuoi bene? >> chiesi sorridendo come un'ebete.

<< ovvio, io ci tengo tanto a te. >> rispose serio. Con una mano cominciò ad accarezzarmi i capelli, cosa che mi fece morire dal piacere, mentre l'altra era ancora ben salda alla mia.

Il modo semplice, ma comunque dolce, con cui mi coccolava mi mandava completamente in estasi. Mi sembrava ormai ovvio che mi fossi presa una bella e grande cotta per Thomas.

<< davvero? Ci tieni a me? >> chiesi quasi incredula. Insomma, avevamo instaurato un bellissimo rapporto in pochissimo tempo è vero, ma non riuscivo a credere che lui tenesse veramente a me soltanto dopo un solo giorno di conoscenza. A me lui piaceva e molto, ci tenevo tantissimo e gli volevo un sacco bene, e sentire quei "sentimenti" ricambiati mi fece sentire bene.

<< ovvio pivella! >> ridacchiò e mi strinse di più a sé. Feci una smorfia felice e lui, notandolo, mi accarezzò uno zigomo facendomi arrossire violentemente.

<< dai adesso riposa così ti riprenderai subito. >> a mia grande sorpresa mi diede un bacio sulla fronte che mi fece sciogliere sul posto. Feci un versetto contento e nascosi il viso, ormai rosso fuoco, nell'incavo del suo collo.

Ridacchiò rocamente e cinse la mia vita con le sue braccia.

Inutile dire quanto mi fossi sentita bene in quel momento. Mi sentivo letteralmente in paradiso, il suo tocco, la vicinanza dei nostri corpi, era una sensazione a dir poco fantastica.

Ero arrivata nella radura da un solo giorno e già avevo trovato la mia persona speciale.

Mi piaceva stare con lui, parlare con lui, ridere con lui, scherzare con lui, amavo la sua presenza.

Appena arrivata il mio unico obbiettivo era "pensa alle cose importanti, niente distrazioni" ed era anche in quel momento la mia "legge" ma non la consideravo più di tanto, io volevo stare con lui e non mi importava cosa implicava.

In quel momento sperai solo che potessi piacergli anch'io...



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 complicated love - thomasWhere stories live. Discover now