Capitolo 42- i ragazzi del Bronx

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Ashley
«Siamo arrivati Ash» Ethan mi scuote leggermente la spalla facendomi svegliare dal piccolo crollo di stanchezza che ho avuto durante il viaggio.
Sono le undici di sera e lui ha deciso di accompagnarmi con la sua auto a casa.
«Scusami, sono di pessima compagnia» sorrido mettendomi più composta.
«In realtà sei carina quando dormi, fai un'espressione buffa che ora è custodita qui dentro» scuote il suo cellulare davanti a me e sorride fiero.
Mi ha fatto una foto? Mi ha fatto una foto! Oh Signore, sarò orribile sicuramente!
Non mi piace il mio viso, figuriamoci quando dormo! Però il fatto che mi ha fatto una foto è una cosa carina... anzi no! Sarebbe stato carino se non fosse stata la mia faccia a rovinare tutto.
«Ti prego eliminala! Non voglio che mi vedi in quelle condizioni!» provo a prendere il telefono ma lui lo posa subito nella tasca dei suoi pantaloni.
«Scordatelo, ormai è mia e non si discute» senza dire altro scende dalla macchina.
E ora dove va? Non vorrà entrare spero... non so se zia è pronta a rivederlo.
Scendo dalla macchina e mi avvicino a lui. «Perché sei sceso?»
Lui mi prende la mano e si avvia verso la porta d'ingresso «Voglio parlare con tua zia, chiarire e scusarmi» mi guarda negli occhi e ha quel luccichio che mi piace tanto...
«Non lo so Eth, non credo che sia pronta» non ho davvero voglia di un ennesimo litigio, non ora che con mia zia ho chiarito tutto.
«Tranquilla, non la voglio pressare o altro, solo parlare» mi sorride e sento di potermi fidare di lui, andrà bene.

...

«In realtà sono io che vorrei scusarmi con te Ethan. Sei un bravo ragazzo e sono stata condizionata da quel che si dice sul tuo quartiere. Sai è che mi sento molto protettiva nei confronti di Ashley e quando ho saputo che è stata in quel posto e che frequenta un ragazzo di quella zona... beh» mia zia sta parlando con Ethan e sta andando molto meglio di quanto pensassi.
Appena siamo entrati e mia zia ha visto lui, non ha reagito benissimo, ma nemmeno male: ha chiesto cosa ci faceva in casa e lui ha iniziato a parlare.
Le parole di Ethan sono state bellissime ma soprattutto sincere, era impossibile non credergli: ha iniziato a dire quanto era dispiaciuto per tutto l'accaduto, per aver mentito su chi fosse e per averla fatta preoccupare. Ha continuando dicendo che la sua intenzione non è mai stata quella di ferirmi in qualche modo o di approfittare di me, anzi ha detto che tiene tantissimo a noi e che si sente molto protettivo nei miei confronti tanto da volermi tenere lontana dai pericoli del suo quartiere, e a volte anche da lui se serve.
Queste parole mi hanno davvero colpita dentro, sapevo che Ethan era un tipo protettivo quando qualcuno del Bronx si avvicinava troppo a me, ma di dovermi proteggere da lui? Perché mai dovrebbe? Conosco i suoi scheletri nell'armadio: la storia con suo padre e i lavori che fa, eppure non può che piacermi sempre di più. Con lui mi sento al sicuro, nel posto giusto...
«Posso capire, anche io mi sento molto protettivo con mio fratello e anche se vive in quel quartiere cerco sempre di proteggerlo dai brutti giri» Ethan si mostra comprensivo con mia zia e le sorride in modo confortante.
«Beh, che ne dici se ci riproviamo? Ora voi due state insieme e vorrei conoscerti meglio. Anzi perché non passiamo il Natale tutti insieme? I genitori di Ashley verranno qui e tu potrai portare la tua famiglia con te, che ne dici?» dice entusiasta.
Sta dicendo sul serio? È una pessima idea! Papà non può stare nella stessa stanza con Ethan e poi come dialogheranno? Papà parla poco l'inglese e mamma non lo sa affatto.
Forse non è poi una pessima idea...
«Certo, perché no, a Matias e mia nonna farà piacere. Di solito il Natale lo passavamo con mia madre ma ora che lei non c'è non sarebbe stato lo stesso, forse non avremo fatto niente» gli occhi di Eth si spengono e d'impulso mi viene da stringere le mie braccia attorno al suo busto. È così alto che il mio viso arriva al suo petto...
Mi guarda e mi sorride, poi porta il suo braccio attorno alle mie spalle per stringermi a lui.
«Mi spiace per la tua perdita, Ashley mi ha detto che era una donna fantastica» dice mia zia dispiaciuta.
«Si, lo era. Purtroppo le sono successe cose che non meritava affatto» dice Eth con voce rauca e subito capisco a cosa si riferisce, oltre alla malattia.
Dopo alcuni secondi di silenzio mia zia chiede a Ethan se vuole rimanere a cena ma lui rifiuta dicendo che deve tornare da Matias, quindi se ne va promettendo di rivedersi presto.

E poi sei arrivato tu...Where stories live. Discover now