( 2 ) conoscenze.

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<< qui tra noi radunai ci sono tantissime regole da rispettare, con il tempo le imparerai tutte, ma per adesso la cosa più importante che NON devi MAI fare è entrare nel labirinto. >> mi spiegò serio Thomas.
Io annuii titubante.

<< ma perché non posso entrare nel labirinto? >> chiesi accigliandomi.

<< nessuno può, a parte i velocisti. Comunque non spetta a me dirti perché non puoi...ma se proprio vuoi saperlo ti dico solo che è molto pericoloso...>> rispose titubante girandoci intorno.

<< cos'è pericoloso? >> diedi sfogo alla mia curiosità fastidiosa.

<< i dolenti. >>

<< cosa sono? >>

<< non so come spiegartelo e nemmeno voglio, tu non entrare e basta. >> mise le sue mani sulle mie spalle per accettarsi della mia risposta. Io annuii titubante.

<< bene. >> sorrise e se ne andò lasciandomi sola davanti alle porte.

Feci spallucce e sospirai. Tutto era troppo confuso e cominciai a non capirci nulla.

Iniziai a camminare a vuoto e mi inoltrai nel bosco fitto della radura. Girovagai tra i numerosi alberi e mi godetti un po' d'aria fresca. Quelle mura imponenti mi facevano sentire stretta e...in trappola.

<< HEY DOV'È LA PIVELLA?! >> sentii gridare da qualche radunaio. Mi guardai un po' intorno e, non appena adocchiai la strada per tornare indietro, cominciai a camminare verso la radura. Non avrei voluto farli preoccupare.

<< SONO QUI! >> gridai alzando le braccia per farmi vedere mentre mi incamminavo verso il centro della verde radura.

<< pivella mi hai fatto prendere un infarto! >> corse verso di me il ragazzetto biondo...Newt se non erro.

<< oh scusa...comunque, avete bisogno di qualcosa? >> sorrisi timidamente. Non ci conoscevamo neanche e già si preoccupava per me, che carino.

<< ehm si ti abbiamo chiamato per la cena, è pronta...vieni? >>

<< certo. >>

Vidi il ragazzo di carnagione scura versare qualcosa nei piatti di tutti i radunai, il ragazzo, se la mia testa non mi mentiva...si chiamava Frypan (?)

Andai verso gli altri che, come sempre, mi mandarono occhiatacce ancora incredule. Ovvio, come biasimarli...ero l'unica ragazza dopo chissà quanto tempo.

Ad essere sincera mi sentivo abbastanza a disagio in mezzo a tanti ragazzi, essere l'unica ragazza significa avere gli occhi di TUTTI addosso ogni cinque secondi. Non che mi dispiacesse però ero timida ecco...

<< hey pivella sei qui. >> mi salutò il ragazzo asiatico, Minho.

<< già. >> sorrisi e mi sedetti accanto a lui e a Chuck. In quel momento mi imposi di conoscere meglio quel ragazzino, sembrava simpatico ed era troppo carino con quelle guanciotte paffutelle.

Tutti, dopo aver preso le proprie porzioni, si sedettero e cominciarono a mangiare come porci. Beh...d'altronde erano maschi.

Io non avevo molta fame, tutti quegli avvenimenti confusi mi avevano fatto perdere l'appetito. Così, iniziai a giocherellare con la forchetta sul piatto, mentre analizzavo quel cibo come se fosse veleno. Non aveva un aspetto tanto invitante ma da come tutti lo mangiavano sembrava essere una delizia.

Tutti stavano conversando tra di loro e mi faceva piacere sentire tutte quelle parlate rumorose accompagnate anche da grosse risate, mi mettevano quasi di buon umore.

 complicated love - thomasWhere stories live. Discover now