9- The mistery's around

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You laughed at my dreams and rolled your eyes at my jokes

«Per invogliare le persone a fare qualcosa che non fanno più da tempo, bisogna portarle in posti collegati a quel ricordo»
Continuo a leggere l'articolo, spostando le dita sul touchpad del computer.
Rob, seduto sulla poltrona davanti a me, prende un sospiro di sigaretta e lo libera in aria.
Mi chiedo quanto durerà questa sigaretta, sta volta.

«Opzione bocciata. Componeva a casa sua.»
Sospiro, continuando a leggere.
Sono passati svariati giorni dall'ultima volta che io e Luke abbiamo parlato.
Aveva detto di lasciarlo in pace e in parte lo sto facendo, anche se involontariamente.
Si, perchè Rob è stato impegnato per lungo tempo con il suo matrimonio che è ormai alla deriva e io, di conseguenza, non ho continuato il compito.

«Qui dice di spostare la propria affermazione sulle necessità. Far capire al soggetto la ragione della richiesta» Continuo.
Rob spegne la sigaretta, ovviamente a metà, come al solito.
«Mi hanno pignorato la casa e gliel'ho detto. Se questa non è necessità...»

Demoralizzata come accade da settimane ormai, esco dalla pagina e ne apro un'altra anche se non credo che internet possa aiutare in questo caso.

Proprio mentre leggo qualcosa, il telefono di Rob squilla e lui si affretta a rispondere, senza neanche guardare chi sia.
«Che significa custodia esclusiva?!» Il manager si porta una mano alla fronte.
Che sta succedendo?

«No, no, no! Non accetto una situazione simile! Mia figlia ha il diritto di vedere anche me! Io-»
Si zittisce e io pagherei pur di non essere qui in questo momento.
Credo di aver capito cosa stia succedendo.
Probabilmente al telefono è il suo avvocato che gli spiega che gli è stata tolta la custodia della figlia.

«Ma non è possibile! Non sono messo così di merda! Posso ancora badare a lei, posso ancora comprarle qualsiasi cosa!»
Preso dalla rabbia, sbatte una mano sul tavolo, facendomi sussultare.

«Esigo una sentenza, dove io possa difendermi!»
«Ti giuro che divento pazzo se non mi date almeno questa possibilità» Aggiunge dopo una breve pausa.

«Ci vediamo sta sera allora. Sappi che non ho intenzione di perdere questa volta»
L'uomo chiude la chiamata e si gira di nuovo verso me.

«Sai cosa, Valerie? Mi sono rotto il cazzo di questo ragazzino viziato che mi ha rovinato la vita. La mia ex moglie vuole portarmi via mia figlia per colpa sua, lo sai? Oh, ma per lui esistono solo i suoi problemi, la sua 'voglia di vivere da ricco' e basta. I problemi sono altri e io penso di averli tutti!» Rob mi supera, prima di uscire dalla stanza e sbattere la porta.

Non l'ho mai visto così arrabiato da quando ci conosciamo. L'ho sempre visto come un uomo abbastanza discutibile, ma mai in questo modo. Mi dispiace vederlo così e mi dispiace ancora di più sapere che l'unica in grado di aiutarlo, sono io.
Io e un bravo avvocato.

Bene. Sono rimasta da sola nell'ufficio di un manager sull'orlo del fallimento e non so che fare con Luke. Dovrei chiamarlo, raggiungerlo, ricattarlo? Cosa diamine dovrei fare?
Mi guardo intorno, pensando al da farsi. Gli occhi mi cadono su dei fogli dove il nome del biondo spicca tra tutte le altre righe.

Li prendo e vedo che c'è il suo numero di telefono. Forse è un segno del destino. Devo chiamarlo e raggiungerlo e poi trovare qualcosa per ricattarlo. Potrei minacciare di guidare la sua auto per la seconda volta, ad esempio. Oppure potrei infiltrarmi in casa sua e tagliare i fili della doccia parlante. O, meglio ancora, prendere tutte le fanta che ha in frigo e buttarle. Insomma, non ci sono poche alternative.

COMPLETE MESS // L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora