6- Not in the same way

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Mascara's running down your face again
We fuck, then we fight, then you call me a psycho
I walk out the door, but you won't let me let go
But I can't forget you and I'll always let you
Drink all night, never sleep, you say go, I won't leave, I love you, you love me
But not in the same way

La sera è il momento della giornata che più amo. Solitamente è l'unico momento in cui mi sento rilassata, mi metto a guardare film e per un attimo non penso a ciò che mi aspetta l'indomani.
Dopo oggi, in particolare, oziare, è una cosa bellissima.
Oggi infatti, si è tenuto il corso in Università. Inutile dire che Hemmings non è venuto e che non mi hanno fatta accedere alla lezione.
È stata una bella umiliazione, ad essere sincera, ma cosa posso farci io? Non dipende da me.
Vorrei soltanto che Luke capisse il problema in cui mi sta mettendo e che facesse qualsiasi cosa, anche la più minima, per aiutarmi.

A distogliermi dai miei pensieri, è il suono fastidioso del cellulare. Neanche mi preoccupo di vedere il numero sullo schermo e rispondo.
«Chi è?»
«Un po' su di giri sta sera?» Alzo gli occhi al cielo quando capisco di chi si tratta.
«Che vuoi?»
«Volevo solo chiederti se hai qualche appunto sulla lezione di diritto internazionale di venerdì»

«No Dylan, non ho nulla. Venerdì ero da Luke»

«Oh, Luke. Credo di averlo incontrato oggi»
Oh si che l'hai incontrato.
«Ah, davvero?»
«Si, è un grandissimo idiota. Buona fortuna»
«Non mi serve la fortuna»
Mi alzo dal letto e vado davanti la finestra chiusa, decidendo di sedermi sul davanzale, come faccio di solito.

«Quello è un osso duro. Penso ti servirà una doppia razione di fortuna»
Ridacchia, ma in realtà, non stavo seguendo i suoi discorsi. Più lo sento e più inizio a pensare a quanto sia sbagliato il fatto che io stia parlando con lui. Inizio a pensare di aver bisogno di staccarmi dal ricordo che ho di lui, una volta per sempre. È inutile continuare a mentire a me stessa. Tra noi non può funzionare.

«Dylan possiamo chiuderla qui?»
Un breve silenzio segue la mia domanda. Poi, risponde.
«Non pensavo ti interessasse così tanto di lui, ins-»
«Intendo tra noi. Possiamo prendere le nostre vite come viene e basta? Possiamo dimenticarci una volta per tutte l'uno dell'altra?»

Di nuovo silenzio.

«Perché me lo chiedi? Pensavo andassimo alla grande ultimamente» Lo sento sospirare.
«Perché devi ostinarti a rendere il tutto più difficile?»
Non posso credere a ciò che sto sentendo. Io rendo tutto più difficile? Sarebbe colpa mia, adesso?
«Io rendo il tutto più difficile? Sei stato tu quello a mandare tutto a fanculo»
«Hai intenzione di rinfacciarmelo ancora? Quante volte ho chiesto di essere perdonato, Vic?»
«Dylan, mi stai facendo perdere la pazienza»
«Anche tu, credimi. Pensavo di avere un'amica.»

«Un'amica? Le tratti così le tue amiche, quindi? Prima mandi a puttane quattro anni insieme e poi, quando loro pensano che tutto sia finito, te le porti a letto, sapendo benissimo che per te quel rapporto non varrà nulla ma per loro si?» Riprendo fiato.
«Eri consenziente! È tanto colpa mia quanto tua, se c'è un colpevole in tutta questa storia»

Sospiro. «No... non capisc-»
«Sei bloccata nel passato Vic»
«Appunto per questo voglio chiudere definitivamente i rapporti con te!»
«Ma perchè? Io cosa c'entro?»
È davvero stupido. Sennò non me ne capacito.

«Dylan io ti amo ancora, lo capisci?»
Finalmente sta zitto.
«È per questo che voglio chiudere del tutto con te. È perchè so che tu non pensi a me nello stesso modo in cui faccio io»
E adesso la parte che odio di più. La voce che mi si spezza e il mascara che inizia a colarmi sulle guance. Il bruciore alla gola e le lacrime agli occhi.

COMPLETE MESS // L.H.Where stories live. Discover now