2- We need a plan

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When it's said and done
let it go

Ogni tanto mi fisso su qualcosa e, o inizio ad amarla, o inizio ad odiarla. Sono fisse passeggere, come quando ero ossessionata dal pane con il burro d'arachidi e marmellata, o come quando ero bloccata con la lettura e ho iniziato ad odiare l'atto di leggere dei libri.

Al momento sento di rivivere un'esperienza del genere ma, questa volta, non si tratta di cose o azioni.
Questa volta si tratta di Luke Hemmings e del suo atteggiamento menefreghista. Non lo odio ancora, ma probabilmente è solo questione di tempo.

In neanche un'ora in questa villa, ho capito che questo lavoro non andrà bene. Rob ci ha messo dieci minuti buoni per convincere il biondo ad andare a cambiarsi.
Adesso ci troviamo nella sua camera da letto da migliaia di dollari, ad aspettare il cantante di fama mondiale che mi tocca seguire.

Dopo secondi interminabili, Luke esce dal bagno con un paio di pantaloni addosso e a torso nudo. Nonostante non abbia ancora capito il concetto di "vestirsi" apprezzo l'impegno di non sventolare ai quattro venti il suo aggeggio.

Ora che è davanti a me, vedo che ha un accenno di barba in viso e che i capelli ricci sono più lunghi di quelli visti nelle foto. Non ha più il piercing al labbro. Peccato.
«Che cazzo volete?»
Sa dire una frase senza usare la parola "cazzo"?
Il biondo si siede sul letto, spostando qualche indumento di troppo.
«Devi tornare a fare musica, Luke» Dice Rob, sedendosi nella sedia davanti a lui. Il biondo lo guarda per due secondi, prima di scoppiare in una risatina breve.
«No»

Rob sospira e poi si alza dalla sedia.
«Troppo stress per me, Shyla hai ancora quella tisana allo zenzero e gelsomino?»
Il manager se ne va, lasciandomi con Luke e con una strana voglia di provare tisane al gelsomino. Bene. Cosa dovrei fare ora?
Strofino le mani sui pantaloni, tentando di non farmi prendere dall'ansia.

«Senti Luke...» inizio, attirando la sua attenzione. «Quell'uomo è davvero disperato. Lo sai che ha un mutuo da quasi diecimila dollari al mese?» Chiedo.

«Ti vesti così tutti i giorni?» Chiede invece lui.
«Cos... ma cosa c'ent-»
«No perchè con quella camicia ti si vedono le tette»
Cosa?!
Istintivamente abbasso lo sguardo e nonostante non veda niente, mi copro lo stesso con la giacca. Riesco a vedere l'ombra di un ghigno sul suo viso e tutto ciò mi da solo fastidio.

«Senti,» Inizio, tentando di mantenere la pazienza. «possiamo solo portare a termine il mio compito e poi tornare ad essere tu il fake Justin Bieber ed io una semplice manager?» 

Il suo viso cambia in una smorfia di disappunto. «Non osare mai più paragonarmi a Justin Bieber» si aggiusta una ciocca di capelli e torna a guardarmi.
«E poi chi cazzo sei?»
«Riesci a dire una frase senza usare la parola "cazzo"?» Sbuffo.
«E tu riesci a presentarti senza fare la rompi cazzo?»
Scuoto la testa e lascio stare.

«Sono Victoria Hayez e vado ad un'università qui vicino. Mi hanno dato il compito di aiutare il tuo manager a rimetterti in carreggiata. Passeremo i prossimi mesi a lavorare e frequenteremo dei corsi all'università, insieme»
Sospiro. Lui continua a squadrarmi da capo a piedi con quell'aria da strafottente che mi fa venir voglia di andarmene da qui e basta.
«Ho smesso di ascoltarti a "vado all'università"»

«Wow, vedo che cinque parole sei riuscito a sentirle, almeno. Impressionante. Pensavo ti prendessi già alla seconda»
Lui mi guarda contrariato mentre io conto i secondi che mancano per uscire da qui.
«Detto questo, il mio compito vale il settantacinque per cento del voto finale, quindi facciamo che tu torni a fare soldi a palate e io mi laureo con un voto decente, okay?»
I suoi occhi azzurri si posano su di me.

COMPLETE MESS // L.H.حيث تعيش القصص. اكتشف الآن