capitolo 21

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"Non glielo hai detto?" mi sussurrò con tono abbastanza alto dylan facendosi comunque sentire anche dalla sorella.

"Stavo per farlo ma sei arrivato tu" risposi  gesticolando e usando lo stesso tono che aveva usato lui ma leggermente più arrabbiato.

"Oh mio dio, perché non me l'hai detto?!" Max alzò il tono della voce contro di me.

"Non c'è stata l'occasione, scusami, scusami tanto Max... È stato solo uno stupido bacio non ha significato niente" le lacrime minacciavano di rigarmi il viso a non finire.

tesoro non era soltanto uno, che fai non le parli del secondo intenso bacio?
-zitta stupida coscienza-

Guardai Dylan che era fermo lì a guardarmi con sguardo oserei dire deluso ma non capivo se era deluso perché non avessi parlato prima a Max del bacio o per quello che avevo appena detto.

Cercai di capire il significato del suo sguardo concentrandomi intensamente in esso, mi ci persi tanto per cambiare.
È sempre così dannatamente ipnotizzante

Tornai in me solo quando Dylan distolse lo sguardo e lo spostò sulla sorella, ancora lì in piedi a fissarci.

"Max non è stata colpa sua ma mia, non prendertela con lei, anzi si è tolta subito" parlò dylan allontanandosi di qualche centimetro.

"Non sono arrabbiata per quello, infondo è stato solo un bacio, non avete mica scopato giusto?" max alzò le mani e fece un sorriso abbastanza falso

"No, non abbiamo...<sospiro> lei non è come le altre" Dylan quasi sussurrò l'ultima frase come se volesse farla sentire solo a se stesso, ma fallì miseramente, e credo che si pentì di averla detta appena capì che l'avevamo sentito anche noi.

Io rimasi immobile a fissarlo scioccata e credo che la stessa cosa fece Max, cioè Dylan che dice una cosa carina, su di me poi.

"I-io vado a- vado a fare una doccia... dopo riparliamo su cosa fare con Micky" Dylan sgattaiolò fuori dalla camera sbattendo contro il muro prima di chiudersi la porta dritta sul naso.

Quando sentii la porta della camera chiudersi pesantemente tornai in me e d'istinto guardai Max ancora scioccata.

Ci guardammo, entrambe avevamo un'espressione tra il scoppiare a ridere per la scena appena vista o se litigare per la conversazione tenutasi giusto cinque minuti prima, e dopo pochi secondi vidi Max cadere in una risata contagiosa.

"Scusa se non te l'ho detto subito, ma è successo tutto così in fretta" le dissi finché era di buon umore.

"tranquilla non sono arrabbiata, ti voglio bene e anche se avrei preferito me lo dicessi prima capisco..." mi sorrise, questa volta un sorriso vero che mi fece riscaldare il cuore.

Ho sbagliato lo so, ma sapevo anche che mi avrebbe capita, infondo se avesse baciato mio fratello (quello che non ho) avrei reagito come lei.

"Resti a dormire qui?" Max era tornata la solita ragazza spensierata e questo mi metteva allegria e serenità.

Pensare che l'avevo quasi persa per uno stupido bacio con il suo stupido fratello, mi stava distruggendo dentro.

Non capiterà più, non lo farò succedere, non riuscirei a perdonarmi un litigio finito male con Max...

"Vorrei, ma stasera non posso, devo tornare a casa da Cassie e spiegarle cos'è successo, facciamo la prossima volta" misi da parte i miei pensieri e ammiccai un sorriso per la ragazza seduta di fronte a me.

"OH MERDA, dobbiamo prepararti per domani!!" non so come ma per un secondo mi apparse il discorso fatto poco prima e ricordai che lei aveva un appuntamento con questo misterioso Liam.

"Oh mio dio, credo che rimanderò... non è il momento adatto per un appuntamento o anche solo per un ragazzo" era proprio sfinita, ma non potevo permettere ad un errore mio e di Dylan di rovinare i suoi piani.

"No tesoro, tu andrai a quell'appuntamento e sarà una serata fantastica e tu sarai una bomba okey?" cercai di riportarle l'autostima che spruzzava da tutti i pori 24/7.

"Non voglio andare da sola, non sono abituata a parlare con i ragazzi, di solito ci vado solo a letto" incrociò le braccia e mise il muso.

"Dai non sarà mica la fine del mondo, è solo una cena" continuai a rassicurarla ma con scarsi risultati.

"Ti prego vieni anche tu, ti supplico" si alzò e avvicinandosi alla sedia pendente si inginocchiò supplicandomi.

"Mh no, sarebbe penoso fare la candela o stare ad un tavolo da sola" poggiai le mani sulle sue spalle facendola alzare.

"Facciamo venire qualcuno, tipo Thomas, è la persona con cui hai legato di più del gruppo" mi prese le mani iniziando a saltellare.

"Mhh non può venire tipo Samantha o Natalie?" perché doveva venire un ragazzo, cioè Thomas era molto carino e gentile con me, ma andare ad una cena io e lui da soli, anche no.

"No è sabato andranno tutti a qualche festa nessuno rinuncerebbe, tranne Tommy" continuò ad incitarmi per portare il suo, anzi nostro amico.

"Thomas rinuncerebbe ad una festa?" perché nessuno tranne lui? A me sembrava proprio il tipo da festa.

"Perché gli piaci è abbastanza ovvio tesoro" sogghignò un sorriso, non ci credo che Thomas, proprio a quel thomas gli possa piacere una così, come me.

"Molto divertente... se fosse vero, sarebbe un motivo in più per non portare lui cioè sarebbe super imbarazzante" incrociai le braccia e la guardai male.

"Se non mi credi, vedilo con i tuoi occhi, vieni con lui e vedi come va, magari si scopre che siete perfettamente compatibili" mi incoraggiò ancora.

"Non se ne parla, preferisco venire da sola" feci cenno di disapprovazione con la testa.

"Daiiiii me lo devi, ti ricordo che hai baciato mio fratello è il minimo che puoi fare tesoro"

"mi stai minacciando forse?"

"certo che sì... quindi scriviamo a tommy?" prese il mio telefono da sopra il letto porgendomelo.

"Okey... infame" roteai gli occhi e presi il telefono, cercai il nome sotto la T
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Thomass
-ciao tommy sei impegnato domani sera?-
-ehi Grace mh no perché?-
-verresti ad una cena sotto copertura con me?"-
-una cena sotto copertura? mh mi piace ci sto, dimmi solo a che ora-
-ehm ancora non lo so ma ti faccio sapere domani a scuola, grazie sei un amico<3-
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"okey tommy c'è, devi dirmi solo a che ora e dove così scelgo il tuo vestito" iniziai a prendere il mio zaino e metterci dentro i libri.

"poi chiedo a Liam e ti faccio sapere" continuò lei aiutandomi con i libri

"va bene allora ci vediamo domani a scuola" chiusi lo zaino e uscì dalla stanza.

quei dannati occhi//Dylan O'brien Where stories live. Discover now