capitolo 14

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Restammo in silenzio, incatenati in quello sguardo per un tempo indefinito che sembravano giorni ma anche pochi secondi...
"scusa per averti baciato, non avrei dovuto" dylan ruppe il silenzio, sentivo di star sorridendo ma proprio non riuscivo a parlare
"sai Grace cerco ancora di capirti, di leggerti negli occhi ma proprio non ci riesco... è come se-"
"se parlassero un'altra lingua..." lo interruppi senza neanche accorgermene, ma la mia bocca sapeva tanto forse troppo e stare zitta ancora un secondo l'avrebbe fatta scoppiare.

Conosco le storie su dylan, sentivo parlare le ragazze nei corridoi su come le scopava e poi non le cercava più, per lui erano solo un gioco, per questo sono scappata quando mi ha baciato... non voglio essere un suo gioco, anche se mi ha chiesto scusa per quello che ha fatto.

Ma guardandolo bene sembra un'altra persona come se invece non volesse affezionarsi alle persone per non soffrire, come se isolarsi fosse l'unica opzione valida, come se nulla contasse di più che tenere il suo cuore al sicuro dalle persone che vogliono distruggerlo
Chi lo sa forse è così, forse cerca solo di proteggersi ma è troppo complicato e lo conosco troppo poco per capire a che gioco sta giocando e a quale devo giocare io.

Dal nulla iniziò a girarmi la testa, come se qualcuno mi avesse iniziato a scuotere ripetutamente, dylan se ne accorse appena strizzai gli occhi e mi massaggiai le tempie
"visto anche tu non sei messa bene, li ho visti con quanta delicatezza ti spingevano via" si avvicinò a me accarezzandomi la testa
"non è niente sto bene..." cercai di rassicurarlo e di evitare il contatto fisico per non creare una situazione scomoda
"cazzo Grace, fatti aiutare per una volta" mi rimproverò poggiando le mani sulle mie per spostarle dal mio viso e prendendo un batuffolo di cotone mi pulì un taglio sul labbro
"perché eri lì?" ero decisa a sapere la verità sul perché si trovasse li
"io volevo solo scusarmi con te..."  ammise prendendo il disinfettante
"e ti sei fatto a piedi 4 isolati, per chiedermi scusa?" trattenni una risata per non sembrare troppo scortese
"ci avrei messo troppo tempo a prendere la macchina e in più pensavo che ti saresti fermata prima" questa volta tirò su un sorriso e non riuscì a trattenere quella risata
"dovremmo ringraziare quei ragazzi per avermi fermato allora" ironizzai sull'accaduto, dylan alzò l'angolo della bocca in modo forzato

"ho finito..." disse buttando il pezzo di cotone
"grazie dyl" mi guardai le punte delle scarpe imbarazzata
"non ringraziarmi, non ho fatto niente" sentivo il suo sguardo ancora addosso
"invece devo dylan, se non fosse stato per te-"
"Grace... io non ho fatto niente, quasi quasi sei stata tu a salvare me" mi prese il viso tra le mani alzandolo e facendo incrociare il nostro sguardo
"perché sei così complicato dylan o'brien?" pensai a voce alta e me ne pentii subito dopo...
"anche tu sei complicata" sorrise piegando leggermente la testa di lato
"ma ricorda che le cose complicate sono le più belle piccola Grace" aggiustò meglio le sue mani calde sul mio viso e prima che potesse fare altro mi avvicinai a lui diminuendo la distanza tra i nostri corpi, non so bene il motivo ma in quel momento mi sentivo protetta e il mio cervello si era spento completamente....

quei dannati occhi//Dylan O'brien On viuen les histories. Descobreix ara