Cαριƚσʅσ 10

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«Oh beh, è piccolina. Ma per le mie esigenze e per il poco tempo che passo qui, va più che bene. A che ora devi andare al locale?»

«Alle 21:00 devo essere lì, quindi non abbiamo molto tempo...», fece lui e in quel momento cominciò ad avvicinarsi a lei, fissando le sue labbra e facendole intuire le sue intenzioni.

Da un lato Jisoo fu grata del fatto che lui volesse rompere il ghiaccio, visto che stavano parlando per convenevoli, quando era palese che entrambi volessero riprendere il bacio del giorno prima.

Le loro labbra si incontrarono e cominciarono la lenta danza che avevano interrotto.
Taehyung poggiò le mani sui suoi fianchi tenendola ferma, mentre le loro lingue si sfioravano.
Jisoo si trovò con le spalle appoggiate al muro: non aveva via di fuga, doveva rimanere in balìa di lui.
Lentamente Taehyung cominciò a lasciargli piccoli baci sulla mandibola, scendendo sempre più, fino ad arrivare al suo punto preferito.
Jisoo andò in estasi, sentendo il viso di lui affondare sul suo collo con la stessa brama del giorno prima.
Il respiro di entrambi si faceva più affannoso.
Sembrava che non ne avesse abbastanza e continuava a baciarla su ogni centimetro di pelle che riusciva a raggiungere.
Fece aderire ancora più il suo corpo a quello di lei, come a voler dimostrare con prepotenza la sua presenza.
Taehyung stava finendo con il viso sempre più in basso, tanto che dovette cominciare a slacciarle i bottoni della camicetta per farsi più spazio.
Una volta aperta, intravide il reggiseno di pizzo bianco e vi immerse il viso, continuando a baciare ogni punto.
Jisoo iniziò a gemere di piacere.

D'un tratto però, aprì gli occhi e si accorse della situazione, tornando alla realtà.
Non voleva andare troppo oltre.
Non così presto.
Se ne sarebbe pentita.
Voleva conoscerlo meglio, voleva sapere più cose di lui.
Voleva rimanere affascinata dalle sue parole, come quel pomeriggio dopo la corsa, e non voleva che il tutto si limitasse solo a un piacere fisico.
Sarebbe arrivato anche quello, ma dopo tanto altro.
Anche se si era ripromessa leggerezza, non riusciva a spegnere la sua razionalità del tutto.
Sapeva che la sua mente, spesso invadente, in grado di sovrastare quasi i suoi sentimenti, era stata anche un'ancora di salvezza, salvandola da varie fregature.
Poteva fidarsi della sua razionalità, senza lasciarsi dominare.

E così semplicemente portò una mano sotto al mento di Taehyung, alzandogli il viso per guardarlo negli occhi.
Lui capì e fece un sorriso scuotendo la testa:

«Non così vero?», le chiese.

«Esatto...»

Lui si ricompose, facendo un lungo respiro, per poi dirle imbarazzato:

«Scusa, mi sono lasciato trasportare...»

«Ci siamo lasciati trasportare.
Non pensare che io non lo voglia, solo forse non adesso e non così»

Lui sembrò tranquillizzarsi, confortato dal fatto di non aver fatto tutto da solo.

«Hai perfettamente ragione, non sono venuto qui per questo. Sì insomma, ovviamente volevo baciarti, però ecco, hai capito.
Volevo vederti, ripassare anche solo un' ora insieme...»

«Lo so, stai tranquillo, e sono contenta che sei venuto qui, molto contenta»

Taehyung le fece un sorriso che partiva dagli occhi fino ad arrivare alle labbra.
Un sorriso che a Jisoo ricordò quello di un bambino, anche se non capiva il perché. Forse perché era puro.

«Pizzetta? Siamo ancora in tempo...», chiese Jisoo, avvicinandosi alla cucina e riallacciandosi la camicetta.

«Assolutamente sì. Ora ho anche più fame», fece lui con un sorrisino malizioso.

Passarono l'ora seguente a mangiare e a raccontarsi la loro giornata, in perfetta sintonia e tranquillità, senza farsi influenzare da quello che era successo poco prima tra loro.
Non era stato un errore per nessuno dei due.
Stavano scoprendo una forte chimica, che però non si manifestava solo dal punto di vista fisico, anzi, sentivano affinità ogni volta che aprivano un discorso o si punzecchiavano.
Jisoo aveva voglia di scoprirlo sempre più, in tutti i sensi.
Era stato per così tanto tempo un mistero per lei, che ora voleva risolverlo piano piano.

«Credo di dover partire», annunciò Taehyung, guardando l'orologio.

«Mi dispiace che hai dovuto mangiare così velocemente...»

«Intendi la pizza o altro?», chiese lui, ridendo.

«Sei un cretino Kim Taehyung! Vai!»

«Ciao Kim Jisoo. Ci vediamo presto», disse, baciandole dolcemente la fronte per poi prendere la giacca e uscire di casa.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora