XVIII - Decisioni importanti

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-No, davvero gli hai detto Ci devo pensare? - Anne ripeté quella domanda altre due volte prima che Natalie si decidesse a rispondere.

L'argomento della discussione, era una telefonata che Natalie aveva ricevuto qualche settimana prima da parte di Robin Gurland, il direttore del casting per la Lucasfilm.

Gurland l'aveva chiamata perché voleva offrirle il ruolo di protagonista femminile nella nuova trilogia di Star Wars.

Il contratto era veramente impegnativo, e prevedeva tre film, da girare nei successivi dieci anni, un tempo molto lungo.

-Sí, per due motivi. Primo, perché ti mette sotto i riflettori e ti spinge agli occhi del pubblico più di quanto probabilmente farebbe qualsiasi altro film.  Secondo, è s un impegno enorme da prendere alla nostra età, Nene. È una decisione enorme da prendere in qualsiasi momento della tua vita, specialmente quando hai quattordici anni e non sai cosa vuoi fare della tua vita. Non sai cosa vuoi fare per il resto della giornata, lo sai? Per questo mi sto consultando con tutte le persone che mi sono vicine, perché così possa prendere la decisione migliore -

Natalie mordicchiò il tappo della penna che teneva in mano mentre osservava l'espressione di Anne farsi dubbiosa, come se stesse soppesando le parole dell'amica.

-In effetti hai ragione, è un passaggio che potrebbe condizionare la tua carriera in molti modi, però sarebbe anche un ruolo diverso da quelli che hai interpretato finora -

Anne sottolineò un passaggio del libro di storia, alzando ogni tanto lo sguardo verso la piccola Hershlag.

Si vedeva che la proposta della Lucasfilm la intrigava, ma al tempo stesso aveva paura di fare un salto nel vuoto.

Certo, sapeva che il lavoro di attrice prevedeva di dover scegliere tra ruoli molto diversi tra loro, ma avere i prossimi dieci anni della sua vita legati ad un singolo ruolo era una eventualità che la attraeva da un lato e la spaventava dall'altro.

-Io, fossi in te, firmerei quel contratto, è un occasione che non ti capiterà una seconda volta, prendila al volo - sorrise Anne.

Natalie sospirò, anche i suoi genitori le avevano detto così.

Tuttavia l'idea di intraprendere un ruolo adatto alla sua età le piaceva parecchio, niente scene scabrose o di sesso, né di violenza spinta, oltretutto questo le avrebbe permesso di passare dai ruoli da adolescente a quello di adulta rimanendo sempre nello stesso personaggio.

Ne avrebbe seguito la maturazione, da giovane e coraggiosa regina, appena affacciata alla vita politica, a fiera senatrice e madre di Luke Skywalker e della principessa Leia.

Natalie non aveva mai guardato la Trilogia Originale, quindi conosceva la storia solo a grandi linee perché gliela avevano raccontata i suoi cugini, da sempre fan della saga.

-Forse hai ragione, dovrei firmare quel contratto e vedere cosa succede. Anche perché ho la netta sensazione che se non lo firmo me ne pentirò - dichiarò Natalie con un sorriso.

-Così si fa, Nat - sorrise Anne battendo un pugno sul tavolo della biblioteca, e questo causò l'immediata reazione della bibliotecaria che le lanciò uno sguardo di fuoco.

-Chiedo scusa.

-E comunque ci sarò allo spettacolo di fine anno, voglio vedere il pubblico spellarsi le mani a forza di applaudire.-

-Non sono così brava, Nat. Faccio semplicemente del mio meglio affinché questo spettacolo sia ricordato - si schermí Anne diventando rossa fino alla punta dei capelli.

Anne era un tipo timido quando doveva prendersi il merito per un lavoro ben fatto, ma Natalie sapeva che non era da tutti riuscire a tirare fuori il meglio degli attori in scena e a creare uno spettacolo così bello con pochissimo budget, la sua amica sarebbe diventata una grande regista e sceneggiatrice e Natalie lo aveva capito.

L'unica che ancora non ci credeva abbastanza era proprio Anne, la quale dava sempre il merito del suo successo agli altri, affermando che quello era un lavoro di squadra e che lei aveva solo applicato ciò che aveva studiato.

-Non lo so, lascerò che sia il pubblico a decidere - si limitò a rispondere Anne sempre più rossa.

***
La settimana dopo, Natalie era di nuovo seduta sul sedile di un aereo che questa volta la riportava a New York da San Francisco.

Aveva incontrato George Lucas e il produttore Rick McCallum alla  Skywalker Farm fuori San Francisco, dove aveva firmato il contratto.

Sua madre era rimasta accanto a lei per tutto il tempo e Natalie era certa che Shelley fosse molto contenta che, questa volta, il ruolo fosse adatto alla figlia e non fosse troppo da adulta.

Era ben consapevole della decisione complessa che Natalie aveva dovuto prendere e alla sua età non era stata facile.

La ragazzina stava aggiornando l'ennesimo diario e Shelley aveva perso il conto di quanti ne aveva tenuti Natalie fino a quel momento.

Non era raro vederla scrivere e Shelley aveva letto qualche appunto lasciato per caso sul tavolo della cucina dalla figlia, dove vi erano scritti i pro e i contro sull'accettare o meno il ruolo di Padmé Amidala.

Una di queste frasi diceva :

Se decido di continuare nel film, è un ottimo modo per passare ai ruoli da adulto. E se non lo facessi, il che è assolutamente possibile, sarebbe l'ultima cosa da fare...

Dieci anni e la sua vita sarebbe rimasta legata a quel ruolo, tuttavia, Shelley aveva letto il copione e Padmé sembrava un bel personaggio, forte, coraggioso e valoroso.

Sí, quella era stata la decisione giusta da prendere.

Inoltre dopo le presentazioni di Mars Attacks e di Everyone says I love you, avevano riportato Natalie alla ribalta di spettacoli televisivi e interviste alla stampa, e sembrava che tutti fossero interessati a capire cosa sarebbe stato della giovane, poiché, visto che in quei film erano presenti molti attori famosi, la piccola Hershlag era rimasta sullo sfondo.

Non che alla famiglia Hershlag questo dispiacesse, era un buon modo per Natalie di mantenere i piedi per terra.

-Quindi Anne dirigerà lo spettacolo di fine anno, eh? - Shelley fece l'occhiolino alla figlia che annuì.

-Sí e aspetta di vederlo, io ho visto le prove e posso assicurarti che è bellissimo, meriterebbe di fare parte dei cartelloni di Broadway in pianta stabile. Io sono sicura, mamma che Anne farà strada - dichiarò Natalie sicura delle sue parole.

-Sono molto curiosa allora - rispose Shelley sapendo che Natalie non era una persona che esagerava quando parlava dei talenti degli altri.

La signora Hershlag conosceva Anne e sapeva quanto si impegnava per perseguire i suoi obiettivi, per cui non vedeva l'ora di vedere il Romeo e Giulietta diretto dalla piccola Wilson.

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