Cαριƚσʅσ 4

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"Cretino", pensò Jisoo, e si meravigliò dei suoi stessi pensieri.

Perché quella scena l'infastidiva?
Dopotutto non avrebbe dovuto provare altro che indifferenza per la sua vecchia, adolescenziale e strasuperata cotta del liceo.

D'un tratto Taehyung si allontanò dall' orecchio della ragazza con aria compiaciuta, mentre lei sembrava volerlo mangiare con gli occhi.
Lui si girò verso di loro e gli andò incontro senza nemmeno salutare la sua preda.

«Buonasera bella gente!
Il vostro tavolo è quello a sinistra, da lì avrete una buona visuale del palco.
Cosa vi porto, intanto?», disse senza degnare di un minimo sguardo Jisoo.

Aveva la sensazione che avesse evitato di guardarla di proposito.

«Stupiscici!», fece Jimin a Taehyung, che gli sorrise soddisfatto andando alla postazione da bartender.

Presero posto al tavolo.
Era stata allestita una pedana in legno con casse e amplificatori, illuminata da fari colorati: sopra quattro ragazzi stavano aggiustando l'altezza delle aste dei microfoni, mentre si guardavano intorno.

"Devono essere la band di stasera", pensó Jisoo, riflettendo su quanta adrenalina potessero avere in quel momento prima di esibirsi davanti a così tante persone.

«Jimin mi ha detto di te e Suho.
Mi dispiace che non sia andata tra voi due», le disse piano Jungkook, che le si era seduto accanto, per non farsi sentire dagli altri.

«Forse le cose dovevano andare così...»

«L'importante è che sei serena.
Ti trovo bene, nonostante il periodo»

«Grazie Kook », rispose lei, abbozzando un sorriso.

Davvero sembrava serena e in pace con se stessa? O la sua era solo una frase di circostanza da amico?
Notó un sorrisino malizioso di Jimin mentre li stava osservando.
Jisoo non volle dargli peso: Jimin l'avrebbe accoppiata con chiunque in quel periodo.

«Ecco a voi!», disse Taehyung, avvicinandosi al loro tavolo e poggiandovi un vassoio con quattro cocktail colorati.
Avevano tutti un bell'aspetto.

«Visto che mi avete lasciato libera interpretazione, ho scelto dei sapori diversi per ognuno di voi. Non vi dirò quali sono, dovete scoprirli da soli.
Mi farete sapere se ho azzeccato i vostri gusti», disse con aria spavalda e sicura.

Anche questa volta Jisoo si sentiva trasparente: sembrava parlare esclusivamente ai ragazzi, come se lei fosse un elemento di arredo del tavolo.
Tutte quelle occhiate furtive la sera prima e ora non la degnava nemmeno di uno sguardo?

"Il solito bipolare. Non è cambiato con il tempo", pensò amaramente.

«Va bene, ti faremo sapere se devi cambiare lavoro», disse Hoseok, afferrando il suo cocktail rosso con uno dei suoi soliti sorrisi.
Poi aggiunse indicando il palco:

«Quando inizia la serata?»

«Credo che siano pronti.
Stavamo aspettando che i tavoli si riempissero, ma pare che abbiamo fatto il pienone stasera»

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Where stories live. Discover now