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E da un bel po' di tempo che mi tormento con un solo pensiero, chiedere di uscire a Karen, ma non tra amiche ma come vero e proprio appuntamento. Durante biologia al posto di ascoltare e stare al segno mi stavo ancora come fare a chiederlo e poi se avrebbe detto si dove portarla, per mia grandissima fortuna il prof si accorse che non stavo prestando attenzione e mi disse di leggere. Ringrazio il fatto di aver sentito l'ultima parola e trovai il segno, nel mentre che leggevo il prof nel mentre che mi guardò ribadì che per questa volta mi ero salvata ma per non farmi distrarre mi avrebbe fatto leggere solo a me. Finalmente finì l'ora, andammo negli spogliatoi per cambiarci e nel frattempo Karen mi chiese che cosa mi stava succedendo e io cercai di cambiare discorso e io ci girai intorno per poi cambiare discorso. Dovevamo fare gli esercizi di coppia ed è lì che non so come ho avuto il coraggio di chiederglielo. Rimase in silenzio per qualche istante, li ho preso il panico, stavo per dirgli come amiche così che mi sarei salvata ma lei senza chiedermi il perché mi rispose di sì. Ero felice di quel che avevo fatto, forse  una volta per tutte potevo andare seriamente avanti. Gli diedi appuntamento per stasera e la andavo a prendere per le otto di stasera. La giornata volò in fretta e ritornai a casa, mi fiondai da mio padre per dirglielo, potevo andarci da sola siccome avevo  la patente della moto. Presi un paio di jeans, una maglietta corta, paio di tacchi,  dei gioielli e li appoggiai in bagno. Nel frattempo per passare un po' il tempo mi misi a leggere un buon libro di Michael Connelly. Guardai l'orologio e vidi che era ora di andare a prepararmi, altrimenti avrei fatto tardi e non mi pare proprio il caso. Ho appena finito, prendo il casco esco di casa dirigendomi verso la mia moto e prima di uscire gli scrissi un messaggio per avvertirla che stavo per arrivare. Ci misi all'incirca 10 minuti, ed eccomi qua, con il cuore a mille davanti casa sua che non sapevo se suonare il citofono oppure scrivergli un messaggio. La chiamo e lei aprì subito la porta, rimasi per un po' ad ammirarla per poi porgli un altro casco e finalmente andremo a destinazione. Non potevo essere più felice, io e lei in questo magnifico ristorante, insomma niente poteva andare storto. Ci dirigiamo verso il tavolo e ordiniamo. Finito il tutto andai a pagare  e ce ne andiamo fuori, la vidi seduta sulla mia moto e li non resistetti, le presi il volto e la baciai. Mi squillò il telefono, era mio padre che mi disse che dovevo raggiungerli in ospedale perché Michael è stato sparato mentre era in servizio. Avete presente quando ho detto che nulla poteva andare storto? Be' mi sbagliavo.

3 fratelli e una ragazzaΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα