5

411 10 0
                                    

Andai verso la cucina per prendermi una tazza di caffè e andai a sedermi vicino a mio padre. <<Ho appena sentito tua nonna, ha detto che hanno scoperto il colpevole, e che ora ci hanno restituito il corpo e lei voleva fare un funerale>> mi disse. <<Non è quello che voleva mamma, lei voleva essere cremata per poi essere "liberata" in mare, la chiamo io a nonna perché lei non sapeva niente e non si è mai interessata di nessuno se non di se stessa>> risposi per poi prendere il telefono per chiamarla. <<Lo so che ci terrai a fare un un funerale, ma non era ciò che voleva lei, quindi mettiti da parte>> gli dissi. <<Senti, non ti mettere in mezzo in cose che non ti riguardano, lei è mia figlia e faccio ciò che voglio io>> rispose per poi attaccare il telefono. Subito dopo ho sentito delle bracci stringermi la vita, era Michael che mi attirò a se per consolarmi e io mi lasciai andare tra le sue possenti braccia. Andiamo in camera mia, ci sdraiamo, io ero accocolata a lui e nel mentre mi asciugò le lacrime per poi stringermi di più a se. <<Cosa vuoi fare? Hai in mente un piano?>> mi chiese. <<So solo che devo andare lì e poi non non ne ho idea>> dissi. Lui mi disse che dovrei provare a parlarne con mio padre e poi vedere come va. Mi addormentai tra le sue braccia, sentivo che si stava alzando delicatamente dal letto per non svegliarmi, mi girai e gli dissi di non andare e allora si rimise nel letto e ci addormentiamo insieme. Era sera, mi alzai e vidi lui che stava ancora dormendo ed era bellissimo, mi misi sopra di lui ed ad un tratto mi sento prendere i fianchi e lui si mise seduto. <<Scusa, non volevo svegliarti>> gli dissi. Lui mi guardò, mi prese per i fianchi e mi baciò, gli presi le mani e gliele misi nel mio fondoschiena e continuiamo a baciarci. Si tolse la maglia e io mi tolsi la mia, mi fece sdraiare e dalle mie labbra scese dal collo per poi arrivare al seno. Mi slacciò il reggiseno e incominciò a succhiarmi il seno e a palparle, ora io mi misi sopra di lui, lo feci sdraiare e lo baciai sui suoi muscoli scolpiti, era una specie di divinità per me. Gli slacciai i pantaloni e glielo massaggiai al di sopra delle mutande guardando negli occhi come per dire che mi devi pregare se vuoi che lo faccia, mi prese per i capelli e nel frattempo si tolse le mutande e mi guardò negli occhi e mi disse che con lui non si doveva scherzare e che lui non prega nessuno, ma le altre pregano lui e aggiunse che alla fine lo avrei scongiurato ma non perché dovesse andare più veloce, ma perché andava così forte che non ce la facessi più. Mi fece sdraiare a pancia in giù, con un colpo entrò in me e iniziò lentamente per poi andare sempre più forte, sentiamo un rumore ma non ci decido caso e continuò ad andare molto forte, si tolse, mi prese e mi mise sopra di lui e mi per farmi stare zitta mi baciò e mi tirò degli schiaffi sul culo. <<C'è qualcuno a casa>> disse Logan. <<Cazzo, è Logan>> dissi staccandomi da Michael. Ci rivestiamo in fretta e vidi Michael che uscì dalla mia stanza e io lo seguì e andiamo a salutare Logan, per lo meno io l'ho salutato. <<Ei, sai siccome il nostro appuntamento era saltato, ti andrebbe questa sera di ritentare>> mi chiese Logan. <<No mi dispiace, ho robe urgenti da sbrigare e non posso rimandarle, quindi rimanderemo a quando ritornerò>> risposi. Lui disse che gli andava bene e se ne andò, si vedeva che era rimasto deluso ma cercava di nasconderlo. <<Vogliamo riprendere da dove siamo rimasti?>> mi chiese baciandomi il collo per poi scendere sempre di più con la mano. <<Per quanto mi piacerebbe, mi tocca dirti di no, devo fare le valige e poi partirò questa sera, ma se vuoi puoi aiutarmi a fare le valigie>> risposi per poi dargli un bacio sulle sue morbide labbra. Nel frattempo che faccio le valigie ci mettiamo anche a ballare, mi sarebbe mancato ma so che mi tartasserà di messaggi e chiamate. Chiamai mio padre per dirgli che ero pronta, io e lui ci eravamo messi d'accordo che lui avrebbe chiamato e io sarei andata lì. Sono uscita di casa e vidi mio padre che era fuori dalla macchina e mi disse che ha chiamato e che si, faranno la cremazione e abbiamo il permesso per lo spargimento delle ceneri. Ero felice perché non mi sarei data pace finché i voleri di mia madre non sarebbero stati  esauditi. Andammo a prendere l'aereo e dopo un bel paio d'ore di viaggio siamo finalmente tornati a casa. Faceva male non vederla più, anche dopo quello che aveva fatto io l'ho totalmente rimosso perché ognuno fa degli errori e io l'ho giudicata anche fin troppo. Presi un lenzuolo e andai da mio padre, lui si mise a ridere e mi fece spazio nel letto e ci addormentiamo. Mi svegliai e mi alzai lentamente per non svegliare mio padre, nel mentre che stavo facendo colazione sento qualcuno suonare al citofono, andai ad aprire la porta e rimasi sorpresa da chi c'era dietro di essa.

*Angolo autrice*
Secondo voi chi potrebbe essere?

3 fratelli e una ragazzaOnde as histórias ganham vida. Descobre agora