Indifferenza

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11:30 martedì
Mi svegliai molto felice e già qui mi sembrava strano. Presi il telefono l'uniche notifiche come ogni mattina sono della mia famiglia dopo averci parlato un po' notai che anche massimo mi aveva scritto, per ricordarmi della conferenza.
Decisi di mettermi all'opera per il pranzo avrei fatto dei semplici panino.
All'una vennero da me i miei fratelli e cugini  e mangiammo i panini. Appena finito li lasciai a guardare la televisione e corsi sotto la doccia. Dopo circa 45 minuti uscii dalla doccia e mi iniziai a mettere varie creme per varie parti del corpo, asciugai i capelli e gli diedi una passata con la piastra ma per dargli un effetto mosso. Finito i capelli corsi di la e mi misi il vestito.

Poi mi andai a truccare feci un trucco basato sull'oro le labbra le lascia naturali

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Poi mi andai a truccare feci un trucco basato sull'oro le labbra le lascia naturali.

Erano le 3:45 presi la borsetta abbinata al vestito ci misi dentro tutto e corsi dagli altri.

Io: Come sto?
Tutti:Sei fantastica.
Io: Perfetto, io vado ciao.
Tutti: Ciao.

Per arrivare a destinazione ci sarebbe voluto un bel po ma ero tranquilla giusto a guidare sarebbe stata la guardia del corpo che mi avevano dato.

4:50
Ero arrivata giusto in tempo dato che ora ci saremmo dovuti fare alcune foto.
Appena scesi dalla macchina era pieno di paparazzi vedevo solo luce, gente e transenne. Fatte le foto ci andammo a sedere per rispondere alle domande, c'era un traduttore che eradicava le domande e le risposte.

X: Signor. Massimo, Donna Chanel farà parte della sua sfilata?
Mas: Si sarà la prima modella a sfilare.
X: Signora Rosa anche lei ha collaborato con Donna Chanel?
Ros: Ovviamente, lei truccherà le mie modelle.
X: Donna Chanel cosa pensa di questa collaborazione?
Io: Sono davvero onorata di collaborare con i stilisti al mio fianco.
X: Come fate a collaborare con una criminale?
Mas: Chanel è una persona bravissima.
X: Ha ucciso delle persone.
Ros: Sappiamo tutti che la sua famiglia è mafiosa, ma anche se fosse non ci sono prove dei suoi reati.
X:Chanel non ha niente da dire.
Io: L'indifferenza è l'arma migliore che ci sia e per me questo dibattito può anche finire qui.

Ecco dove era il tranello, mi ero svegliata troppo bene quella mattina. A parte questo dopo aver detto quella frase ce ne andammo a casa.

Alle 18:30 e mezza partimmo da lì e per colpa del traffico arrivammo alle 20:00.

Entrai in camera e mi ritrovai i ragazzi seduti a tavola incazzati neri.

Io: Che avete?
Derek: Abbiamo visto la conferenza...
Ciro: Lo faccio fuori a quella testa di cazzo.
Edu: è morto.
Riccardo: Nessuno si deve permettere di dire così.
Max: Tu dicci quando e noi agiamo.
Io: Non siete gli unici ad essere incazzati mi hanno chiamato tutti: le gang, i nostri genitori, Lollo e Santiago e Lucas perfino i loro amici che manco mi conoscono.
Ciro: Cosa pensi di fare?
Io: Per ora nulla aspettiamo di ritornare in Italia e affiderò questo lavoretto a Santiago.

Annuirono anche se ancora arrabbiati. La sera ci saremo visti con gli amici di Santiago e Lucas ovviamente erano presenti anche loro.
A parte questo corsi sotto la doccia dopo aver mangiato.
Mi preparai e mi vestii comoda, oggi faceva particolarmente caldo.

 Mi preparai e mi vestii comoda, oggi faceva particolarmente caldo

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Appena finito di prepararmi andai dagli altri di sotto.

Ciro: Come stai?
Io: Chiudi la bocca e entra in macchina.
Ciro: Nono tu non guidi da incazzata.

In fondo aveva ragione quindi mi misi al mio solito posto quando non guidavo io ovvero quello vicino al guidatore.
Dopo 5 min arrivammo loro abitavano in uno dei quartieri più pericolosi del Brasile ma che per fortuna era sotto il controllo della mia famiglia. A parte questo la loro casa era piccola infatti non capivo come avevamo fatto ad entrarci in 30 ma vabbè.

Io: SILÊNZIO. (Silenzio)
X: Quem é você? (Tu chi sei?)
Santiago: Ela é a madrinha, ela comanda! ( Lei è la madrina, lei comanda.)
Calò il silenzio.
Io: Eles me desrespeitam em público e eu preciso me vingar. ( mi hanno mancato di rispetto in publico e ho bisogno di vendetta)
X: Conte-not tudo! ( dicci tutto)
Io: Eu quero que você mate ele! ( voglio che lo uccidiate)

Anche se un po' timorosi accettarono tutti. Perciò spiegai il piano lunedì alle 22:00 sarebbero andati tra il vicolo del vecchio ospedale e del supermercato e lo avrebbero accoltellato alla milza con forza, e per non lasciare tracce avrebbero usato guanti e spirito per ripulire il cortellino.
Fatto ciò mi avrebbero chiamato assicurandomi che era tutto apposto.
A parte questo la sera passo tranquilla mi stavo divertendo un sacco soprattutto perché avevo bevuto e fumato troppo, l'ultima cosa che mi ricordo è che ho visto l'ora ed erano le 4:30, poi buio.

14:30
La luce del giorno mi sveglio erano tutti sdraiati sul letto e sul divano ci eravamo appena svegliati anche se sconcertati nel sapere che ore erano. Andai su Instagram e mi ritrovai alcune foto di ieri sera abbastanza sobrie, decisi di alzarmi e di andare a mangiare insieme a gli altri successivamente saremo andati al mare e poi tutti a casa.

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