Epilogo - Se è destino

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KYLE
Mio padre mi bandì ufficialmente dal suo regno, mi risparmiò la vita e disse che non mi avrebbe dato la caccia, non ne valevo la pena. Non sapeva che per me era una liberazione. Prima di sparire e lasciare il regno degli Inferi per sempre, riuscì a teletrasportare con me Michael, che continuavo ad odiare, e il corpo ormai esamine di Jade. Michael mi disse di portarla in un posto, che forse avrebbero potuto ancora salvarla, io non ci credevo, ma tentai lo stesso. Il posto di cui mi parlava Michael era un villaggio situato in una piccola zona del Maine, abitato da una antica stirpe di streghe e stregoni, che si rifugiavano da voi sapete chi. Quando arrivammo lì con Jade, loro mi dissero chiaramente che non c'era molto da fare, ormai era morta, ma era morta compiendo il suo destino, aveva lottato con coraggio, fino a che aveva potuto.

"Tu la ami." Il capo della tribù pronunciò queste parole con uno strano linguaggio, ma mi fecero male lo stesso. "C'è un modo, per farla tornare." disse una donna. Spalancai gli occhi e chiesi subito spiegazioni.
"Noi possiamo farla tornare ma, come se fosse una persona nuova. Non avrà più i suoi poteri, in questo modo non sarà più una minaccia per Lucifero."
Spiegò. "Ma è fantastico!" Esultai, Michael mi guardò, quasi a dirmi di calmare il mio entusiasmo.
"Però" continuò la donna "Si dimenticherà di te, la sua vita riprenderà a com'era prima del tuo arrivo, e tu non potrai avvicinarti a lei, o potrebbero esserci dei problemi." Concluse, con uno sguardo affranto.

Sentì un dolore allo stomaco. Lei sarebbe tornata in vita, ma avrei dovuto guardarla vivere da lontano, mentre raggiungeva i suoi obiettivi e si innamorava di qualcun altro.
Ma non potevo essere egoista, non per lei. Un uomo anziano, guardando i miei occhi, posò una mano sulla mia spalla e disse: "Ragazzo, se è destino, sarà destino. Tutto ciò che ci appartiene troverà sempre il modo di tornare da noi, e se torna, resterà con te per l'eternità, ricorda che nemmeno il diavolo può nulla contro il vero amore. È una cosa troppo potente, anche per lui. "
Alzai lo sguardo e sospirai.
"Facciamolo."

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3 ANNI DOPO

Esco di casa velocemente, non posso assolutamente perdere l'aereo per Parigi, ho un colloquio per uno stage presso una casa editrice. Sono emozionato, dopo essermi laureato lo scorso semestre ho passato il resto dell'anno a capire cosa volessi fare. E poi ho trovato la mia strada, o forse è stata lei a trovare me. Mentre sono in taxi ricevo un messaggio da Michael, che si trova ad Honk Kong con un gruppo di persone per un viaggio spirituale alla ricerca del senso della vita, o almeno queste sono state le sue parole.
"Buona fortuna per il colloquio amico, so che lo affronterai alla grande perché credimi, hai affrontato di peggio. Ti voglio bene."
In allegato trovo un suo selfie mentre addenta un pezzo di sushi.
Sorrido e ripeto le sue parole nella mia testa.

Si, ho decisamente affrontato di peggio. Dopo essere stati banditi entrambi dal regno di mio padre, io e Michael siamo tornati sulla terra con l'intento di cercare di vivere la vita che non avevamo mai vissuto. Ci siamo laureati insieme, - in un altro college, ovviamente- e abbiamo intenzione di affittare una casa insieme. Lui è la mia famiglia.
Mi ha aiutato a superare tutti i momenti difficili in cui avrei voluto vedere Jade e stare con lei, ma la vita ha deciso di tenerci separati e devo rispettare la promessa di non intralciare la sua vita.
A volte -in realtà sempre- spio i suoi profili social e vedo che è felice. È esattamente la ragazza che ho incontrato la prima volta, si è laureata con pieni voti e sta inseguendo i suoi sogni, proprio quello che volevo per lei.

Arrivo in aeroporto con un'ora di ritardo e sono costretto ad eseguire tutti i controlli in fretta e furia. Quando finalmente prendo posto mi sento sollevato, e inizio a sistemarmi per passare le prossime ore a dormire. Nel frattempo mi accorgo del passeggero che si trova alla mia sinistra, vicino al finestrino. Non riesco a vedere il suo volto perché ha un enorme libro davanti, e mi scappa un sorriso quando noto che il libro è
"Il paradiso perduto" di John Milton, quel libro rappresenta tutto per me.
Decido di non disturbare la sua lettura e mi addormento con le cuffiette nelle orecchie.

Un'ora dopo mi sveglio, con un gran dolore alla schiena e la luce che filtra dal finestrino negli occhi. Inizio a stiracchiarmi e cerco di mettere a fuoco la vista, ma è più difficile del previsto. Una hostess si avvicina e mi chiede se ho bisogno di qualcosa.
"No, grazie." commento con voce assonnata.
"Io vorrei un tè, perfavore."
La domanda proviene dalla persona seduta al mio fianco, e quando mi volto per guardarla, il mio cuore collassa.

"Jade" sussurro.
Lei mi sorride confusa, è esattamente come la ricordavo, bellissima. I capelli biondi sono più corti, gli abiti che indossa la fanno sembrare più matura, ma gli occhi sono ancora come li ricordavo nella mia mente. Non posso credere che lei sia qui, accanto a me.
"Ci conosciamo?" Chiede lei in modo gentile. Le faccio cenno di no, mentre le mani mi tremano.
"No, mi ricordavi qualcuno, scusami."
Lei annuisce.
"È tutto okay." Sorride.
Non riesco a capire se sto sognando o meno. Ho desiderato per tutto questo tempo di rivederla, e ora è qui accanto a me.

Se non è destino questo, io sono il figlio del diavolo.
"Mi sembra di averti già visto da qualche parte." dice e io sorrido.
"Può darsi." farfuglio.
"Prima ho visto che leggevi Milton, non volevo disturbarti, amo quel libro."
"È la terza volta che lo leggo, non mi stanca mai." Sorride.
"Cosa pensi della rappresentazione di Satana?" mi chiede. Penso tante cose brutte, ma le tengo per me.
"Milton in qualche modo lo celebra, lo osanna perché è astuto e con un piccolo inganno corrompe tutta la specie umana, la condanna per sempre al peccato. Ma io credo che questa non sia l'unica prospettiva da cui guardare la storia." Confesso.
"E quale sarebbe l'altra?" Chiede incrociando le braccia.

"Credo che dovremmo concentrarci su Eva, rappresenta chiaramente la fragilità umana che si lascia corrompere al primo tentativo. Ma lei è prima di tutto una donna, che ama Adamo così tanto da decidere di seguirlo anche se sa che quello che fa è sbagliato. E l'amore dovrebbe essere questo, non credi? Avere piena fiducia l'uno nell'altro, rischiare tutto e, a volte, accettare di vivere nella sofferenza per sempre pur di rendere felice chi ami, senza mai avere rimpianti. Perché se hai amato davvero non ti pentirai mai delle scelte che hai fatto, perché sai che lei è la persona più importante della tua vita, e non ci sarà un attimo in cui smetterai di amarla."

I suoi occhi diventano lucidi e non riescono a staccarsi dai miei. Dopo un attimo cerca di ricomporsi, e ride imbarazzata.
"Io sono Jade" Mi porge la mano e io abbozzo un sorriso.
"Kyle"

Perché se è destino, sarà destino.
Tutto ciò che ci appartiene troverà sempre il modo di tornare da noi, e se torna, resterà con noi per l'eternità.

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