Più complicato di Dark

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Jade
"Rosie!" Urlai nel panico e cercai subito di raggiungerla, ma lei aveva già iniziato a scappare via.
Non mi avrebbe mai perdonato una cosa simile, e non perché Kyle le piacesse, ma perché non le avevo detto la verità.
Avevo capito che l'amicizia si fondava su questo, sul dire la verità sempre e comunque, e restare unite nonostante tutto. E io... l'avevo tradita, e mi odiavo perché avrei perso l'unica persona a cui io tenessi davvero in quel posto.

Inziai a sentire le lacrime scendere sul mio viso e non riuscivo più a capire dove stessi andando. C'era troppa gente, troppa confusione e stavo rincorrendo qualcuno che in quel momento mi odiava.
Senza contare che Kyle mi aveva abbandonato come una stupida solo pochi minuti prima, e non sapevo se provare rabbia per lui o paura per Rosie.

Non appena misi piede fuori da quella villa enorme, vidi Rosie immobile che se ne stava in piedi vicino all'entrata.
"Rosie..." Ebbi a malapena il coraggio di parlare. Lei si voltò lentamente a guardarmi. "Cosa vuoi?" chiusi gli occhi. "Mi dispiace." Riuscì solo a dire.
"Perché non me lo hai detto?"
"Perché neanche io so cosa succede."
E infondo era la verità, con Kyle le cose erano sempre state ambigue.
"Che intendi?" Era più calma del previsto. "Non ho mai pensato al fatto che potesse piacermi sul serio, e stasera... Non so cosa sia successo davvero." Lei alzò le sopracciglia.

"A lui piaci." Disse.
"Era palese, non so perché io non l'abbia capito prima." Fece un sorriso amaro e poi tornò a guardarmi.
"Sai che avresti potuto dirmelo." Concluse.
"Hai ragione, ma parlavi sempre di lui e mi sentivo già in colpa solo a pensarci." Dissi.
"Eppure quello che mi fa arrabbiare è proprio questo, non mi importa se ti piace Kyle ma mi sento come se mi avessi presa in giro per tutto questo tempo." Scossi la testa e le lacrime mi tornarono.
"Non lo farei mai, avevo solo paura di perderti." Ammisi.

"Beh... Adesso vorrei stare un po' da sola. Meglio che stiamo lontane per un po'." Disse e sentì il mio cuore spezzarsi, ma annuì perché se questo l'avrebbe aiutata a perdonarmi andava bene.
"Ciao." Disse e rientrò in casa.
E io rimasi sola, ancora una volta.

✨✨✨

Dopo circa un'ora riuscì a trovare Chandler e a chiedergli di portarmi a casa, e lo fece senza esitare. Sembrava turbato, come se fosse successo qualcosa durante quella sera, ma non era il momento adatto per chiederlo.
"Non so cosa sia successo, ma puoi contare su di me." Mi disse.
"Anche tu." Dissi.

"Che intendi?" Chiese. Io risi.
"Riesco a dedurre dalla tua faccia che sia successo qualcosa di interessante alla festa." Lui diventò viola.
"Te la faccio breve." Sospirò.
"Credo di essere bisessuale." Confessò e io aprì gli occhi. "Stavamo giocando a uno di quei stupidi giochi da ragazzini, e mi hanno costretto a baciare uno dei ragazzi della squadra di lacrosse. Mi è piaciuto da morire ma adesso sono spaventato."
Sorrisi.

"E da quando un bacio con un bel ragazzo è motivo di spavento?" Risi. Lui scosse la testa e si mise le mani tra i capelli. "Inizio a capire tante cose adesso." Sospirò. "Sono felice che tu me l'abbia detto." Sorrisi e lo abbracciai.
"Ora se non ti dispiace vado in camera mia a vomitare l'anima." Disse e lo salutai con un sorriso.

Sospirai e iniziai a camminare verso il dormitorio femminile per poi fermarmi subito. Il mio pensiero andò a Kyle. Io odiavo le questioni in sospeso. E se la mia migliore amica si era presa una pausa da me, sentivo il bisogno di dover arrivare a una conclusione anche con Kyle. In qualche modo mi aveva rifiutata quella sera, ma ero davvero stanca di tutti quegli atteggiamenti vaghi, volevo delle risposte.

Così cambiai direzione e camminai spedita verso la sua stanza, dalla quale lo sentì discutere ad alta voce con Michael.
"Non poteva succedere, non così."
"Sta diventando troppo rischioso restare qui, devi sbrigarti a dirle la verità."
"Sai che sto prendendo tempo perché non voglio tornare da mio padre!
Stare qui mi sta facendo sentire vivo per la prima volta, ed è lei il motivo!
Sarò egoista proprio come lui mi ha insegnato."
Cercare di capire la loro conversazione mi sembrò più complicato della trama di Dark.
Presa dall'ira, aprì la porta e avanzai nella stanza.

Loro si voltarono a guardarmi e Kyle si immobilizzò.
"Che ci fai qui?" Chiese Michael facendo finta di niente.
"Voi mi dovete delle spiegazioni." Dissi, e lui spalancò gli occhi.
Ma in un attimo la mia attenzione fu catturata da qualcosa che fluttuava nella stanza, letteralmente.
Misi a fuoco lo sguardo e notai che attorno a Kyle, che era completamente paralizzato, c'erano diversi fogli, matite e altri oggetti della loro camera che gli fluttuavano attorno.
E in un attimo, svenni sul pavimento.

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