Chi sei il Grinch?

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Jade
"Questo non dovresti portarlo, è orrendo."
Esultò Rosie, mostrandomi un maglione natalizio con sopra una renna. "Me lo ha regalato mia zia, se non lo metto se la prenderà a morte."
Risi e lo infilai nella valigia.
Il giorno seguente sarei partita e avrei finalmente rivisto la mia famiglia, oltre al fatto che avrei potuto far finta di essere una ragazza normale almeno per un po'.

"Ti rendi conto che lo eviti da giorni, vero?" Disse e io alzai lo sguardo confusa. "Kyle." Aggiunse ovvia.
"Avresti dovuto sentirlo quando mi ha detto quella cosa, ormai è tutto passato quindi..." Alzai le spalle.
"Beh, ma oggi ci incontreremo lo stesso per scambiarci i regali, non voglio sentire ragioni!"
Dal momento che avevamo deciso di giocare al "babbo natale segreto", forse lo scambio dei regali non sarebbe stato troppo imbarazzante.

Nel pomeriggio mi recai dai ragazzi prima che Rosie ci raggiungesse per
parlare di quella cosa.
Entrai nella loro stanza e vidi Michael con un capello di babbo natale cantare Let it snow, mentre Kyle era seduto sul letto ed aveva dei tappi nelle orecchie mentre guardava il suo amico con tanto odio.

Quando Michael mi vide mi prese le mani per farmi ballare con lui e non riuscì a resistere al suo entusiasmo.
Quando la canzone finì Michael si gettò sul letto esclamando: "Adoro il natale!".
"Ti rendi conto di cosa si celebra a natale?" Chiese Kyle con la solita felicità sul viso.
"Lo so, ma non è la nascita del figlio del falso Dio ad interessarmi, ma tutto quello che accompagna questa festività!" Sorrise.
"Beh io lo odio." Sbuffò.
"Chi sei, il Grinch? Elimina la negatività, abbraccia la positività!" Disse Michael puntandogli un dito contro.
"Ti vorrei ricordare che sono cresciuto con Lucifero." Disse Kyle spostando il dito di Michael dalla sua faccia.

"Okay ora basta." Dissi.
"Domani parto, e sono un po' preoccupata al pensiero di rivedere la
mia famiglia... con quello che so adesso." Kyle mi guardò.
"La tua famiglia non centra nulla con tutto questo, cerca di non pensarci e di riposarti, quando tornerai riprenderemo con i test." Spiegò.
Mi guardò per qualche secondo e poi distolse lo sguardo.

"Buon natale!" Rosie entrò nella stanza con diversi pacchetti tra le mani e si precipitò al centro.
Negli ultimi tempi eravamo diventati molto amici, e la presenza di Rosie sembrava regalare un po' di normalità a tutti noi.
Ci sedemmo al centro della stanza e ognuno di noi teneva tra le mani un pacchetto.

"Questo è per Kyle." Disse Michael, leggendo l'etichetta sul pacchetto.
Kyle sembrava molto perplesso mentre scartava il suo regalo dal mittente anonimo, e restammo tutti spiazzati dal contenuto. Si trattava di di una felpa nera che al centro portava una scritta bianca che diceva:
"Don't worry, I'm not a psycho."
Kyle fece un ghigno divertito e lanciò un'occhiata a Rosie.
"Non saprei proprio dire chi è stato tra voi, proprio no." Disse ironicamente. "Non so cosa tu stia insinuando, ma questa felpa è più che perfetta per te." Sorrise e Kyle annuì, indossandola.

"Questo è per Michael." Lesse Rosie sul suo pacchetto. Michael scartò velocemente e sorrise come un matto.
"Calze luminose con delle banane sopra!? Il mondo è un posto magnifico, grazie ragazzi." Disse facendoci ridere, gli avevo fatto un regalo perfetto in fin dei conti.
In seguito fu il turno di Rosie, che trovò un ciondolo a forma di rosa.
Un simbolo elegante e romantico, che capì essere da parte di Michael, dal momento che l'aveva sempre guardata con occhi sognanti.
"È bellissimo." Commentò e vidi Michael sorridere.

"Ultima ma non meno importante."
Disse Rosie, passandomi il regalo che avevo già capito essere di Kyle.
Lo scartai con un nodo alla gola, consapevole che lui mi stesse guardando e io invece avevo il terrore di incontrare i suoi occhi.
Rimasi sorpresa.
Ciò che trovai fu un piccolo quadro che ritraeva una copia del celebre Bacio di Klimt.

Alzai subito lo sguardo su di lui, mentre Kyle decise di abbassarlo.
Sorrisi al ricordo di come le nostre mani si sfiorarono forse per la prima volta, mentre osservavamo quello che era uno dei miei quadri preferiti, durante una delle nostre prime conversazioni, quando ancora non sapevo niente e quando il suo nome non aveva ancora iniziato a tormentarmi la mente ogni notte.

"Che bello!" Commentò Rosie.
"Lo è." Sorrisi.

🎄🎄🎄

La mattina dopo mi svegliai molto presto, il taxi che mi avrebbe portato all'aeroporto mi aspettava alle otto in punto vicino all'entrata del college, e io mi trovai lì dieci minuti in anticipo.
"Jade." Mi girai verso quella voce e vidi Kyle. "Che ci fai qui?" Chiesi sorpresa. Sembrava insicuro, diverso dal solito. Prese un lungo respiro prima di parlare.
"Volevo solo dirti che io non ho mai provato l'amore. Non so cosa sia, nessuno me lo ha mai mostrato e sono cresciuto con la storia che esso fosse una debolezza. Ma quando ti ho conosciuta ho provato qualcosa qui dentro" disse toccandosi il cuore.
"Non lo so, forse sono pazzo ma non avevo mai pensato che potesse essere un sentimento così forte e non so gestirlo ma so che voglio provarlo ancora, per tutta la mia vita."

Senza un vero motivo sentì una lacrima rigarmi il viso.
"Ti aiuterò a provarlo se vorrai." Sorrisi.
"Fino ad ora mi è sempre bastato semplicemente guardarti." Ammise e io arrossì. Lasciai il manico della valigia per gettargli le braccia al collo e lo abbracciai più forte che potevo.
Non mi ero mai sentita tanto sicura nella mia vita ma nelle sue braccia sentivo davvero la sensazione di essere a casa.

Mi staccai quando sentì le ruote del taxi avvicinarsi a noi, gli sorrisi un'ultima volta ed entrai nel taxi, inconsapevole che al mio rientro sarebbe cambiato tutto, ancora una volta.

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