"...sempre con gli altri?" lo incalzai. Avevo capito che c'era di più.

"Diciamo di sì" mi rispose alzandosi in piedi, probabilmente per cercare di smorzare la sua agitazione. C'era sicuramente qualcosa di più.

"Comunque Jimin ha chiesto di te sai" mi disse mentre apriva una bottiglietta di acqua per poi bere.

"Oh, Jimin...che gli hai detto? Era solo?"

"Jeon Jungkook, sei proprio un pessimo attore" disse prendendosi gioco di me "Era solo?" continuò facendomi il verso.

"Piantala stronzo" gli lanciai il cuscino addosso.

"Comunque sì, era solo. Il tuo amichetto rosso non si è fatto vivo questo weekend" poi continuò con un tono che trovai estremamente fastidioso, o forse furono le parole che disse ad infastirmi.

"Magari era in compagnia di qualche bella ragazza."

"Mmh, forse."

"Geloso?" assottigliò gli occhi guardandomi come per sfidarmi.

"JianPu ti conviene stare attento alle prossime parole che usciranno dalla tua bocca" ricambiai il suo sguardo. Poi lui scoppiò a ridere e alzò entrambe le mani.

"Va bene, va bene. Comunque io ora vado in biblioteca e poi raggiungo gli altri ragazzi in mensa per pranzo. Ti vuoi unire?"

"No, grazie. Credo che pranzerò al Y...sì ecco...dato che Jimin ha chiesto di me mi sembra scortese non farmi vivo."

"Ceeeerto, solo perché Jimin ha chiesto di te. Che ragazzo beneducato che sei."

"Fottiti."




Passai le ore che separavano il mio risveglio dal pranzo a sistemare la camera e a scegliere i vestiti da mettermi. Mi sentivo un quindicenne alle prese con la prima cotta. Alla fine decisi per un paio di jeans larghi, maglia bianca e giacca di pelle nera. Semplice, non troppo casual.

Mi sistemai i capelli al meglio che, data l'umidità di quelle giornate, non ne volevamo proprio sapere di restare composti, e poi uscii di casa.

Il cielo fuori era grigio scuro. Non mi avevano mai dato fastidio il freddo o la pioggia. Anzi, il brutto tempo quasi mi rilassava. Però quel giorno no, quel giorno la mancanza del sole faceva a pugni con il mio umore. Avrei voluto che le nuvole sparissero, che fosse una splendida giornata per sentire i raggi di sole caldi bruciare sulla mia pelle.

Arrivai al Y e sentii le campanelle suonare e quel suono mi parve perfetto. Sorrisi. Strano come le cose possano cambiare in così poco tempo.

Guardai il suo, il nostro, tavolo vuoto. Corrucciai il volto e cercai con lo sguardo una testa bionda in quel bar pieno di studenti.

"Ehi Jimin"

"Ciao Jungkook" mi rispose rivolgendomi un sorriso veloce per poi tornare a sfrecciare tra i tavoli pieni.

Mi sedetti al bancone continuando a guardarmi intorno, sperando di vedere Taehyung uscire dalla porta del bagno, oppure entrare all'interno della caffetteria.

Dopo cinque minuti Jimin tornò da me.

"Scusami, oggi c'è veramente un sacco di gente e sono da solo. Come va?" disse per poi mettersi a fare dei caffè.

"Tutto bene grazie, posso fare qualcosa per aiutarti?"

Sembrò pensarci un attimo, come se non fosse certo che la sua richiesta fosse appropriata. Poi prese un sacchetto da sotto al bancone e me lo porse.

Cherry tea - TAEKOOKTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon