Capitolo 84

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Dylan

Arrivo a Seattle.

<<Mamma ma è fantastica questa casa!!>>
urla il piccolo di 3 anni e mezzo.
<<Hai visto Dylan? Gli piace>> dice Chloe guardandomi con un sorriso ampio.
<<Se non gli fosse piaciuta sarebbe stato un bel problema. Con tutti i soldi spesi è il minimo guarda>> dico lamentandomi.
<<Tobìa, sai che cosa bisogna fare ora?>> chiede James sorpassando tutti noi per andare verso mio figlio.
<<No, cosa?>> domanda innocentemente lui. James lo prende in braccio e gli fa fare l'aeroplano. Il bambino ride e si diverte.
<<Stai tranquillo, stanno solo giocando>> mi sussurra Chloe per tranquillizzarmi.
<<Lo vedo>> rispondo rapidamente.
<<Dylan>>, ci giriamo tutti quanti verso la porta, situata alle nostre spalle.
<<Possiamo parlare un attimo?>> mi chiede Rachel. Non so di cosa vuole parlare ma sembra qualcosa di importante.
<<Va bene>> rispondo.
Mi giro verso la mia ragazza e le dico: <<Fatti aiutare da Richard con le valigie. Non alzare pesi da sola>>.
<<Ce la posso fare anche da sola Dylan>>.
<<Non preoccuparti, ci penso io>> dice Richard intromettendosi nella conversazione.
<<Bene, grazie>>.
Esco fuori in giardino e seguito da Rachel ci sediamo su una panchina di marmo.
<<Dimmi>>.
<<Mi dispiace tanto per le cose che ti ho detto stamani. Non le penso davvero>> confessa.
Giusto. Come ho fatto a non pensarci prima?
Era di questo che voleva parlare!
<<A me sembrava di sì, ma non fa nulla>>.
<<No Dylan ascoltami ti prego. So che sembravo seria ma non le penso davvero. Ero arrabbiata per come ti stavi comportando in assenza di Chloe e non ho ragionato, ho solo parlato a vanvera e mi dispiace. Dico davvero, mi dispiace tanto>> afferma seria.
<<Ti ripeto, non fa nulla>> replico.
<<Ti hanno fatto male le mie parole, lo so Dylan e parlandone con Richard me lo ha confermato. Forse io non ti conosco ancora bene ma lui si>> mi ricorda lei.
<<Nessuno mi conosce meglio di Chloe>>.
<<Lo sappiamo ma Richard è pur sempre
il tuo migliore amico, è come un fratello per te. Ti conoscerà non trovi?>> mi chiede.
<<Suppongo di sì>> rispondo.
<<Esatto, ed è proprio per questo che sono arrivata alla conclusione di aver sbagliato nel dirti quelle cose>> replica.
<<So che adesso mi dirai che non importa, magari per te è davvero così ma a me importa, importa eccome. Ci tengo davvero a porgerti le mie scuse>> aggiunge subito dopo.
<<Ed io le accetto>> confesso.
<<Davvero?>> chiede sorpresa.
<<Sì, infondo sono solo parole>>, faccio spallucce e abbasso lo sguardo.
<<Parole che a te hanno fatto stare male>>.
<<Hai ragione ma ormai è acqua passata>>.
<<Io ti giuro Dylan che non sapevo quello che avevi in mente, me lo ha detto dopo Richard>> confessa dispiaciuta. Scatto in piedi e la guardo con gli occhi spalancati.
<<Che cosa ti ha detto?>> chiedo.
Non può avergli detto tutto, non doveva.
Questa è di gran lunga una spifferona, so che ci metterebbe due secondi a raccontare tutto a Chloe e se solo lo facesse rovinerebbe tutto.
<<Calmati Dylan, non dirò nulla>> mi rassicura lei. Devo credergli? Assolutamente no. La conosco troppo bene.
<<Rachel dimmi che cosa ti ha detto>> le ordino a denti stretti.
<<Il tuo segreto, anzi il vostro. Perché per quello che ho capito è tuo e di Wendy>>.
Merda. Ci ho sperato fino all'ultimo, ma glielo ha detto davvero porca puttana.
<<Non doveva dirtelo. Gliel'ho detto giusto ieri sera, quando ero da solo in camera da letto, per informarlo di cosa avevo intenzione di fare e guarda un po'.. ti ha già detto tutto. Non c'è proprio da fidarsi di voi due>> rivelo iniziando a fare avanti e indietro.
<<Non dire così Dylan, è stato costretto a dirmelo. Quando siamo tornati a casa mi ha chiesto che cosa fosse successo tra di noi, io gli ho spiegato quello che ti ho detto e lui è stato costretto a dirmelo. Non pensavo che dietro a tutto questo contatto ci fosse una cosa così grande, non potevo immaginarmelo ed è lì che ho capito di aver fatto una cazzata>> ammette.
<<Rimane sempre il fatto che te l'ha detto>>.
<<Sì me l'ha detto ma non capisco dove sia il problema>> replica alzando le spalle e guardandomi con aria confusa.
Mi siedo di nuovo affianco a lei e la guardo.
<<Vedi Rachel... come te lo posso spiegare... Non sai tenere un segreto>> ammetto.
<<Cosa?!! Ma non è vero!!>> esclama lei.
<<Si che è vero>> ribatto.
<<Ok è vero, ma questa volta me ne resto in silenzio Dylan. Te lo giuro. Il tuo segreto è al sicuro con me>> afferma sicura di se.
<<Sicuro non è il termine corretto secondo me>>, le rivolgo uno sguardo titubante e lei dice: <<Mettimi alla prova>>.
<<Oh no no, qui non si scherza Rachel. L'ho fatto per più di due anni di fila ed è sempre andata a finire male con te>> le ricordo.
<<E quando sentiamo?>>. 
<<Due anni fa, precisamente qualche mese dopo la rottura con Chloe, venni da te per chiederti cosa mancasse a Richard. Tu mi dicesti che per il compleanno desiderava un orologio nuovo e subito ti dissi che ci avrei
pensato io. Morale della favola? Al compleanno mi rispose ringraziandomi e dicendomi che già sapeva che sarei stato io a regalarglielo. Altro esempio. Sapevi che avrei portato, all'incirca un anno e mezzo fa, i miei figli a Disneyland París e alla prima occasione l'hai detto a Tobìa.
Magari involontariamente ma l'hai fatto.
Per non parlare di quando per il mio compleanno, avvenuto sei mesi fa, Richard voleva portarmi a cena fuori tutti insieme e tu, giusto 3 giorni prima, hai rovinato tutto dicendomelo>> dico rinfrescandole la memoria. Si agita ma sembra riconoscere il suo piccolo problema.
<<Ok Dylan hai ragione. Non dovevo sapere nulla ma ormai è fatta. Ti dimostrerò che posso cambiare, davvero>> dice seria.
<<Ragazzi venite o no? Noi pensavamo di andare a fare una passeggiata fuori>> urla Richard affacciandosi alla finestra.
<<Si arriviamo>> replica la ragazza difronte a me. Non mi fido, non posso fidarmi.
<<Fidati Dylan, non dirò nulla>> ripete.
<<Non mi fido>> ammetto.
<<Lo so ma te lo giuro. Sarò una tomba>>.
<<Oh be' lo spero per te>> dico alzandomi.
Lei fa lo stesso e poi dice: <<Non te ne pentirai vedrai. Te lo assicuro>>.
<<Lo spero>>.
Non mi fido e mai mi fiderò, ma cosa posso farci? D'altronde lei ora sa tutto.
Rientrando in casa trovo già tutti pronti. Io e Rachel lo eravamo di già visto che non mi ha dato nemmeno il tempo di spogliarmi che già sono tornato fuori per parlare con lei.
<<Siamo tutti pronti?>> chiede Richard.
<<Sì capitano>> risponde Tobìa.
<<Bene andiamo>> replica il mio amico.
Tutti usciamo dalla nostra abitazione e ci avviamo in auto.
Per questi giorni abbiamo affittato una macchina che ci permette di visitare ogni luogo di questa città, senza fare il minimo sforzo.
<<Allora ragazzi. Che cosa vogliamo andare a visitare per primo?>> chiede Richard alla guida prima ancora di partire.
<<Il Pike Place Market>> risponde Chloe.
<<Bene perfetto>>.
Richard parte e poco dopo arriviamo a destinazione.
Tobìa, una volta scesi, prende per mano la madre mentre le bambine restano dietro insieme a me. Marylin mi sta appiccicata invece l'altra mi afferra solo un dito con la sua piccola manina. Mi fa un sacco di tenerezza Hope. È così timida e innocente.
Sembra spaesata.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora