Capitolo 82

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Dylan

Tornando nella mia proprietà, entro dentro casa e subito mi tolgo le scarpe lasciandole poi fuori in giardino.
<<Chloe sono tornat..>>, non continuo la frase quando vedo James giocare con Marylin.
<<Ciao Dylan, Chloe è sopra a fare il bagnetto a Hope. Tobìa è con loro>> confessa lui.
È seduto a terra e sta giocando con mia figlia.
Lui ha in mano ha Ken, lei Barbie. La bambina pettina la bambola e lui si limita a guardarla.
Quando quest'ultima si gira, mi fissa e poi dice: <<Papà!>>. Sentirmi chiamare così, dopo una mattinata iniziata di merda, è un benessere per me. Anche se credo che lo sia per tutti i padri.
Tutti tranne per il mio.
<<Ciao amore>>, mi inginocchio a lei e le lascio un bacio quando la vedo difronte a me.
La prendo in braccio e guardo male James.
<<Perché sei qui?>> chiedo.
<<Mi ha invitato Chloe>> risponde.
<<E perché?>>. Solo perché l'ho ringraziato di esserci stato per lei e di essersi comportato da... buon amico diciamo, non significa che mi stia simpatico. E dubito che lo diventerà.
<<Non lo so>> ammette.
<<Be' ora te ne puoi andare>> annuncio indicandogli la porta principale.
<<Ho afferrato il concetto>>, si alza dal tappeto e viene a salutare la mia piccola donna.
<<Ci vediamo stasera tesoro>> afferma accarezzandogli una guancia.
Scosto la bambina e dico: <<Non toccarla!>>.
Lui torna serio e mi guarda male.
<<Vedo che sei di nuovo acido>> mi fa notare.
<<Non sono mai stato diversamente, non con te perlomeno>> gli ricordo.
<<Al matrimonio sembravi un'altra persona>>. Non ditemi che ha davvero creduto in un ipotetica amicizia tra noi due solo per quello stupido ringraziamento.
Noi non saremo mai amici. Io e Chloe non condivideremo mai gli stessi amici.
Richard e Rachel allora?
Mi domanda la mia vocina.
Be' loro non sono amici. Cioè si.
Lei con Rachel lo è, ma io no. Richard invece è il mio migliore amico, nonché suo capo, non suo amico. Fine della storia.
Non è vero. Lo sai pure tu che anche lui è un suo amico, solo che non sei pronto ad ammetterlo a te stesso. Tutti sanno che hai paura di avere amici in comune con lei, proprio perché sei convinto che non sai tenerti nessuno al tuo fianco mentre lei sì.
Mi rimprovera quella stupida.
Scaccio via ogni pensiero e torno alla realtà.
<<Mi dispiace illuderti ma non è così, non sono mai stato un'altro>> ripeto.
<<Va bene, a me poco interesa sai. Dopo un po' uno si stanca. Ho provato a venirti incontro, solo perché sapevo che avrebbe tranquillizzato Chloe, e pensavo di esserci riuscito l'ultima volta in realtà, ma hai finto davvero bene Dylan. Complimenti, mi hai fregato>> dice applaudendomi. Perché mi sto sentendo improvvisamente una merda?
<<Io esco, ci becchiamo stasera>> dice sorpassandomi. Mi giro verso di lui e prima che esca gli chiedo: <<Quanto tempo rimarrai in città?>>. Spero poco e tanto allo stesso tempo.
Poco perché non mi sta a genio, e tanto perché so che rende felice Chloe. Molto probabilmente è l'unico amico vero che ha.
Con Richard ci parla, ma non ha lo stesso rapporto che ha con lui.
<<Rimango qui per altre 3 settimane, poi partirò di nuovo per New York insieme a Rachel e Richard>> risponde.
<<Ho capito>>.
<<Perché me lo chiedi?>> domanda lui.
<<Così, non c'è un secondo fine tranquillo>>.
<<Okay, a stasera allora>>, apre la porta e mette un piede fuori da quest'ultima.
<<Alle sei puntuale, mi raccomando non fare tardi>> urlo prima ancora che possa chiudere la porta. Sospiro e mi rigiro verso la stanza.
È piena di giocattoli. Sarà meglio mettere un po' in ordine o Chloe impazzirà.
È abitata al caos più di quanto sia abituato io. In un certo senso adesso i ruoli si sono invertiti. A me da noia vedere le cose in disordine, nonostante sia il primo a farlo, mentre Chloe ci si è talmente abituata che non ci fa più caso ormai, malgrado lei non lo faccia mai. Anni fa invece succedeva il contrario ed è buffo pensare a quanto siamo cambiati.
Anche se... Non sarà mai buffo tanto quanto lo è il fatto che mi metto, vogliosamente ci terrei a precisare, a sedere sul divano per guardare la Tv. Prima odiavo farlo, ora è quasi diventata un'abitudine. Sto diventando vecchio e sopra quel divano di pelle c'ho fatto la buca ormai.
<<Papà io ho fame>> dice la bambina.
<<Facciamo così, aiutami a mettere apposto e poi prepariamo da mangiare ok?>> chiedo.
Lei annuisce e inizia ad aiutarmi.
Una volta finito vedo arrivare Chloe nel bel mezzo della stanza.
<<Oh, ciao Dylan. Non ti ho sentito arrivare>>. La guardo e dico: <<Lo immagino>>.
<<Che hai?>> mi chiede.
<<Nulla, riposati. Io vado a preparare il pranzo>> rispondo sviando l'argomento.
<<Non credi che sia meglio andare sotto la doccia?>> mi consiglia.
Cazzo è vero. Per un momento mi ero dimenticato di essere appena tornato da fuori.
<<Hai ragione>>.
<<Vai su, il pranzo la preparo io tranquillo>>.
<<I bambini dove sono?>> chiedo.
<<In camera a giocare>> risponde.
<<Va bene, dopo mi fermo da loro allora>>.
<<Marylin tu vieni con me o vai con papà?>> chiede Chloe alla bambina.
<<Con te mamma>> risponde quest'ultima afferrando la sua mano. 
<<Ci vediamo dopo>>, salgo diretto al piano superiore e mi chiudo nel bagno.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora