Cinquantotto

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Dopo ore di aereo, una buona colazione e qualche chiaccherata informale, i due scesero all'aeroporto, dove ad aspettarli vi erano paparazzi, ammiratori e i loro due amici fidati, Yoongi e Taehyung. Un piccolo sorriso si poggiò sul viso di tutti e quattro prima che finalmente decisero di dividersi, Jimin con il corvino e Jungkook con il ragazzo dai capelli appena tinti di scuro.

<<Sei andato dal parrucchiere?>> chiese Jungkook con un mezzo sorriso ironico.

<<Volevo dei cambiamenti>> si giustificò Taehyung salendo in macchina sul posto di guida. <<Allora com'è andato il viaggio di lavoro e la vacanza>>

Jungkook rise <<Potrei aver rischiato di morire ma tutto sommato bene>>

<<È una battuta vero?>> chiese lasciandogli per un momento uno sguardo preoccupato.

<<No, vorrei lo fosse, quel pazzo voleva farmi volare dal tetto della sua azienda per poi rendere suo ogni capo della Rather e ritrovarsi ricco come me>> spiegò semplicemente Jungkook.

<<Tu scherzi>>

<<No è successo davvero>>

<<Sono scioccato, tu non ti muovi più da questo paese>>

<<Non sei mia madre>>

<<Sono comunque più grande di te>>

Jungkook sospirò, discutere con Taehyung era una causa persa lo sapeva già da tempo, ma lui era l'unica persona che dava l'impressione di preoccuparsi di lui.

Nell'altra auto invece il silenzio regnava sovrano, Jimin e Yoongi sembravano non avere niente di cui parlare, anche perché sapevano che sarebbero finiti solo a parlare di lui.

<<Gli altri come l'hanno presa?>> chiese Jimin osservando il cielo azzurro di Seoul.

<<Male, Soobin non è più uscito dalla sua camera, ha saltato pranzo e cena, gli ho portato su qualcosa ma non credo abbia mangiato. Taemin è rimasto in silenzio tutto il tempo, non sono riuscito a parlargli nemmeno per sbaglio, per fortuna sono venuti a casa Taehyung e Hoseok, ho passato tutto il tempo con loro e sono riusciti quasi a farmi passare i sensi di colpa>> solo a nominarli il suo cuore aveva fatto due capriole, forse avrebbe fatto meglio a spiegare a Jimin la sua situazione come lui aveva fatto una settimana prima.

<<Mi dispiace, non sarei dovuto andare, avrei dovuto proteggervi, tutti quanti>> sussurrò Jimin.

<<Non è colpa tua, stavi semplicemente lavorando, noi dobbiamo trovare anche una certa indipendenza, tu già ti occupi del mantenimento di tutti Jimin>>

In realtà Jimin stava giocando e si stava divertendo con Jungkook mentre uno di loro veniva portato via. 

<<Posso parlarti di una cosa?>> chiese Yoongi una volta parcheggiata la macchina nel loro giardino.

<<Dimmi>> rispose Jimin presentandogli attenzione mentre entrava in casa.

<<È da un po' che ci penso>> iniziò sedendosi sul divano.

Il biondo lo ascoltò sedendosi accanto a lui.

<<Sento qualcosa quando sono con Taehyung e Hoseok, sento che sicuramente tra di loro c'è il mio compagno, sento una forte connessione fisica ed emotiva, mi sento in un certo senso protetto, entrambi hanno un profumo che mi manda fuori di testa, sono tanto diversi ma mi fanno provare emozioni così simili che non so chi scegliere>> sospirò.

<<Perché devi scegliere?>> rispose Jimin quasi ovvio.

<<Che stai dicendo? Ovvio che devo scegliere>>

<<Per quanto l'amichetto di Jungkook non mi ispiri fiducia, se fa stare bene te vuol dire che ha qualcosa e lo stesso vale per Hoseok, parlane, magari riuscite a capire insieme perché senti attrazione verso entrambi, basta che non me li porti via da lavoro per fare cose qui>> sorrise infine

<<Jimin!>> arrossì Yoongi

<<Che ho detto?>> iniziò a ridere con finta innocenza.

<<Il fatto che te e Jungkook condividiate certe cose non vuol dire che debba farlo subito anche io>>

<<Cosa stai insinuando?>> rispose serio convinto di mantenere un profilo basso, delle volte che si era concesso.

<<Bhe, ieri Hoseok mi ha raccontato che quando è venuto in ufficio da voi per farvi firmare delle carte ha visto le tue scarpe sotto il tavolo e Jungkook aveva "certi comportamenti" che potrebbe avere uno a cui si sta facendo un pom->>

<<Va bene silenzio ho capito>> arrossì violentemente rendendosi conto di essere stato scoperto alla grande dal suo collega.

<<Ad ogni modo, non vorrei sembrare strano e illudere loro>> sospirò di nuovo.

<<Per questo esiste il dialogo, comunicando puoi scoprire tante cose>> sorrise.

<<Mi sembra di vedervi, te e Jungkook "comunicare">> rise Yoongi

Quella battuta fece riflettere Jimin su come aveva preso l'abitudine di predicare bene e razzolare male, mentre consigliava a Yoongi di spiegarsi, di comunicare, di scoprire a parole cosa poteva fare della sua vita perché era troppo pensieroso, lui continuava a pensare troppo, a farsi carico anche dei pensieri degli altri come se i suoi non gli bastassero già. Aveva passato giorni in compagnia di Jungkook, gli era rimasto tra le braccia, gli aveva mostrato la sua parte più primitiva, l'aveva baciato come se da quello ne dipendesse la sua vita, si era spogliato davanti a lui fidandosi quasi ciecamente.

E? Non era riuscito a parlare di quello che effettivamente stava succedendo tra loro, Jimin aveva liberato tutte le sue emozioni quella notte, sulla terrazza parlando a Jungkook della luna, sperando che quel ragazzo conoscesse quel famosissimo detto giapponese, ma a quanto pare l'aveva preso solo per un ubriaco senza alcol, ma la stessa sera si era dichiarato, l'aveva sentito chiaramente nonostante quel dormiveglia che stava per portarlo nel mondo dei sogni, quel "credo di amarti" gli bruciava nella testa da quella sera ma non aveva mai avuto il coraggio di parlarne a voce alta.

Perché in realtà era un codardo, impaurito di tutto quello che non aveva mai provato nella vita, lo era ancora prima di aprire la sua azienda, convinto di finire male, lo era durante il suo calore quando voleva toccarsi e ora lo era nei confronti dell'amore che sapeva di provare, era confuso e sicuro di sé allo stesso tempo.

Amava Jungkook? Si.

Era pronto a dirglielo? No.

Avrebbe trovato il modo di parlargli per cercare almeno di dirglielo tra le righe? Forse.

<<Mi stai ascoltando?>> lo risvegliò Yoongi.

<<Hyung sono un idiota>> sospirò Jimin.

𝐌𝐲 𝐒𝐭𝐲𝐥𝐞 • 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz