#28

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Skipe time

T/n pov

Tenevo la testa bassa mentre cercavo di riprendere fiato in quei pochi minuti di pace a disposizione.

Quei bastardi non la smettevano di estrarmi sangue e di divertirsi a torturarmi.

La gola mi bruciava terribilmente a causa delle troppe urla che erano uscite dalle mie labbra in quel tempo che mi era parso infinito mentre il cuore mi batteva all'impazzata.

Il mio corpo era quasi completamente pieno di tagli e lividi...

I miei vestiti ormai erano tutti strappati e pieni di bighi e non trattenevano nemmeno più il sangue che sgorgava dalle miei ferite ancora aperte.

Non facevo altro che guardare con dolore i tagli e le bruciature che mi segnavano la pancia, le gambe e le braccia mentre le ferite continuavano a bruciare ogni minimo di più.

Non avevo neanche più la forza di piangere.

Avevo esaurito le lacrime, la voce, la saliva e la speranza.

Non avevo idea di quanto tempo fosse passato da quando ero stata portata lì dentro; forse un giorno, un'ora oppure un mese, chi lo sapeva...

Ero certa solo del fatto che quel tempo sembrava non finire mai.

Sentivo la mia testa pulsare dal dolore e era difficile pensare lucidamente; l'unica cosa che continuava a rimbombarmi nella testa era quanto mi sentissi umiliata, chiusa in un buco del cazzo e torturata da due maniaci e dai loro compagni furi di testa.

Mi usavano come giocattolo per divertirsi...

Ero la loro marionetta senza più vita con cui divertirsi a loro piacimento.

Durante tutto quel tempo mi ero sentita incredibilmente sola e indifesa.

Il mio quirk non funzionava e ero costantemente legata a una cazzo si sedia come un salame.

Mi mancava Katsuki...

Mi mancava mia madre...

I miei amici.

Mi mancava persino sentire anche le cavolate che uscivano dalle bocche di Mike e Allen.

Mi mancava fumare sul terrazzo dell'azienda con il mio biondo antipatico.

Mi mancava vedere mia madre sorridere.

Mi mancavano le persone che mi acclamavano quando io e Katsuki entravamo in azione.

Mi mancava vedere i volti sollevati delle persone che salvavo.

Dentro a quella cazzo di stanza c'ero solo io e il mio dolore...

Nientr'altro.

....

A un certo punto l'inquietante silenzio che rimbombava all'interno di quella umida stanza venne rotto solo dal suono del cigolio della vecchia porta della stanza e il mio cuore perse un battito prima di ricominciare a pompare più forte, come se stesse cercando di sfondarmi la cassa toracica.

"Ti sei ripresa un po', tesoruccio?" mi chiese Yumeko, entrando insieme a Overhaul all'interno della stanza.

Io abbassai la testa.

Yumeko aveva di nuovo con lei "gli attrezzi del divertimento", come li chiamava lei...

Erano degli strani aggeggi metallici che usava per torturarmi e riaprirmi le ferite già precedentemente aperte.

You Are An Idiot, But You're My Idiot {Bakugou KatsukixReader}Where stories live. Discover now