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21 agosto
Era il giorno del processo. Eravamo tutti vestiti in modo elegante. Io e Jake scendemmo le scale e arrivammo davanti alla porta, dove Andy e Laurie ci aspettavano. Eravamo tutti particolarmente silenziosi. Volevamo solo che tutta quella merda finisse. Fuori casa era pieno di giornalisti. Erano così insistenti. Jake era molto a disagio. Si vedeva lontano un miglio che era ansioso. Gli strinsi la mano per rassicurarlo. Entrammo in aula. Eravamo seduti come l'ultima volta: io in mezzo a Andy e Laurie, mentre Jake era seduto davanti, con Joanna al fianco. Il ragazzo si girò verso di noi. Cercai di sorridergli per fargli capire che sarebbe andato tutto bene. Ci fecero alzare. Il giudice fece il suo ingresso. Il processo era iniziato. -Atto numero 08-44-07, il Commonwealth contro Jacob Owen Barber. L'accusa è omicidio di primo grado. Per l'imputato, Joanna Klein. Per il Commonwealth, il vice procuratore distrettuale Neal Logiudice.- annunciò una donna. -Qualche mozione, prima di iniziare con l'esame preliminare?- chiese il giudice. -Un paio di cose, si, Vostro Onore. Innanzitutto, il padre dell'imputato, Andrew Barber, vorrebbe intervenire attivamente nel procedimento a favore del mio cliente. Con l'autorizzazione della corte mi affiancherà durante il processo.- disse Joanna. -È una decisione saggia, avvocato Klein?- chiese il giudice. -È il volere della famiglia, Vostro Onore.- rispose Joanna. -Va bene, signor Barber, si accomodi. Altro?- Andy prese posto davanti. -Vostro Onore, ho presentato una mozione in limine per escludere qualsiasi menzione al nonno dell'imputato, William Barber, che attualmente sconta un ergastolo per omicidio di primo grado. Crediamo che il Commonwealth possa tentare di introdurre il fatto per condizionare la giuria.- disse la donna. -Vostro Onore, il Commonwealth ritiene che i precedenti della famiglia siano di grande rilevanza.- si intromise Logiudice. -Vostro Onore, il mio cliente non ha nemmeno conosciuto...-  Joanna fu interrotta dal giudice. -Ho capito. Ho letto la mozione. Teniamo conto dell'obiezione dell'imputato. Se il Commonwealth dovesse considerare fondamentali i precedenti penali di William Barber, dovrà prima avvisare la difesa e poi discuteremo la questione. Altrimenti, non una parola al riguardo con la giuria.- -Grazie, Vostro Onore.- -Si, Vostro Onore.- -Infine, la difesa vorrebbe aggiungere alla propria lista due testimoni, Metthew McGrath e Leonard Patz.- disse poi Joanna. -Vice procuratore?- fece il giudice. - Va bene, Vostro Onore.- rispose l'uomo. -Va bene, fate entrare i giurati.- disse il giudice. Ci alzammo e la giuria entrò in aula.
                                  ...
Stavamo discutendo di quello che sarebbe accaduto in una stanzetta appartata. Una donna aveva appena portato una busta di carta con qualcosa da mangiare. -Continuava a fissarmi.- disse Jake. -Oh, ti ci abituerai. Tieni gli occhi sul giudice il più possibile o su tuo padre e me.- rispose Joanna. -Non renderti sgradito in alcun modo. Niente facce strane, ok?- aggiunse Andy. -Sei andato benissimo finora. E anche voi.- concluse Joanna guardando sia me che Laurie.
                                 ...
Eravamo tornati in aula. Logiudice stava sparando tante cazzate sul fatto che l'omicidio fosse un attività di famiglia tra i Barber. Avrei voluto rompergli il naso. Parlò del fatto che Ben prendesse in giro Jake, non sapendo del suo "desiderio di uccidere". Che stronzata. Il giudice accolse l'obiezione di Joanna. Fu il turno di quest'ultima di prendere parola. Disse quello che Jake le aveva confidato durante uno degli incontri.
                                ...
Il primo giorno era andato. Uscimmo dall'edificio e fummo sommersi dai giornalisti. Tenni la mano di Jake per tutto il tragitto. Avevamo entrambi bisogno di quel contatto. -Sei stato bravo oggi.- dissi a Jacob mentre tornavamo alla macchina. -Non ti sei fatto influenzare da quello stronzo di Logiudice.- aggiunsi sottovoce. -Quello mi vuole sbattere dentro.- disse Jake. -Ma non riuscirà a metterti al fresco così facilmente. Proveremo che sei innocente.- dissi. Jacob sorrise dolcemente. Salimmo in auto e ci avviammo verso casa. Arrivati a destinazione mi cambiai immediatamente e mi misi comoda. Stessa cosa Jake. Poi ci sedemmo alla scrivania e guardammo uno dei tanti telegiornali in cui stavano facendo servizi su di noi. C'era addirittura un tizio appostato sotto casa nostra. -Roba da matti. Perché non ci lasciano in pace?- chiesi con la faccia schiacciata sul collo di Jacob. -Non ne ho idea.- disse il ragazzo, che aveva un braccio intorno alle mie spalle. A un certo punto sentimmo la notifica di un messaggio. Era il telefono di Jake. Lo prese per vedere chi fosse. E ovviamente chi poteva essere? Sarah.

Ciao

Un lampo di gelosia mi attraversò. -Che aspetti? Rispondile.- dissi in tono piatto. -No. Non voglio parlarne.- rispose Jacob. -Fallo almeno per non sembrare maleducato.- insistetti. Non mi sembrava il caso di fare scenate. Dopotutto la loro amicizia non mi riguardava. Ma chi voglio prendere in giro? Odiavo il fatto che lei gli avesse scritto e non avrei sopportato che tornassero amici. O meglio, lo avrei fatto se quella puttana non ci avesse provato col mio ragazzo e non avesse cercato di mollarmi un ceffone. Jake sospirò. -D'accordo, non voglio che altri pensino che sia un incivile o roba del genere.-        
   
                                                    Ciao

-Cosa le dico adesso?- chiese il mio ragazzo. -Non lo so. Chiedile come le è andata la giornata.- risposi.     
                                                
                                                  Allora, com'è
                                 andata la tua giornata?

lol. Tu stai bene? Sembra pesante visto dalla TV.

Fai la finta dispiaciuta Sarah, magari vinci un premio per la recitazione. -Da' qua, voglio vedere dove arriva.- Presi il telefono di Jacob e scrissi qualcosa.             
                                  Del gelato gratis aiuterebbe.

Posso portartelo io se vuoi ;)
ovviamente sempre se quell'isterica della tua ragazza lo permette.

Che puttana! -Lo sapevo!- esclamai. -Come può provarci con te in un momento simile? Questa ne la paga.- aggiunsi. -Te l'avevo detto di non risponderle.- disse Jake. -Avevi ragione. Ora basta con le stronzate, cara Sarah.- dissi.
   
                                        Ciao Sarah, sono io, sai l'isterica. Ti pregherei di smetterla di provarci col mio ragazzo poiché non fai altro che infastidirlo, soprattutto in una situazione complicata come questa, e inoltre a lui non interessi. Sa della discussione che abbiamo avuto io e te e non ha assolutamente voglia di riprendere i rapporti con la tua persona. Baci <33 .
         *hai bloccato questo contatto*

-Forse ora la smetterà.- dissi sorridendo e passando il telefono al mio ragazzo. -Mi piaci quando fai la gelosa.- disse Jake ridacchiando. -Solo quando faccio la gelosa?- feci la finta offesa. -Hai ragione, mi piaci sempre.- -Così va meglio.- dissi, dandogli un buffetto sul naso. Jake sorrise e si andò a stendere sul letto, poi spalancò le braccia verso di me e indicò il suo petto. Sorrisi anche io e mi lanciai su di lui a peso morto, giusto per fargli uno scherzo. -Ai.- si lamentò Jake. -Sta zitto e abbracciami.- dissi stringendomi al suo petto. Il ragazzo fece come detto, alzando gli occhi al cielo. -Buonanotte, scimmietta.- disse Jake. -Ti prego, non un altro soprannome sdolcinato.- mi lamentai. -Shhhh. Dormi.- disse Jacob accarezzandomi i capelli e causandomi dei brividi lungo la schiena. Sollevai leggermente il capo, all'altezza giusta per baciarlo. -Buonanotte, stupido.- e mi addormentai, cullata dalle carezze del ragazzo che amo.

Dalla tua parte (Jacob Barber)Where stories live. Discover now