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Quello, per i nostri compagni, era l'ultimo giorno di scuola. Avrebbero fatto una cerimonia e tutto il resto. A me e Jake invece toccarono altre ore di lezione con l'insegnante che avevano assunto Andy e Laurie. Fu noioso come al solito. Andy era andato a trovare suo padre, per la prima volta dopo anni, in carcere. Laurie invece rimase a casa. Finita l'ultima lezione pranzammo. Poi, io e Jake, tornammo in camera. Quel giorno ero particolarmente affettuosa. Lo abbracciai e gli stampai un bacio sulle labbra. -E questo per cosa?- chiese Jacob, con un sorrisetto idiota. -Non lo so, oggi mi sento più buona.- -Mi piace la te dolce.- disse sempre con quel sorriso. -Hey, io sono sempre dolce.- -Si, come un limone.- -Che hai contro i limoni?- -Sono aspri.- -Wow, non lo avrei mai detto.- dissi ironicamente. Scoppiammo a ridere. Suonarono al campanello. Il sorriso mi si spense. -Ne sai qualcosa?- chiesi, sapendo già la risposta. -Ho chiesto a Sarah di portare del gelato.- -Potevi chiedere anche a qualcun altro.- dissi staccandomi dall'abbraccio. -Hey.- mi prese il viso fra le mani. -Ricordi cosa ti ho detto? Dobbiamo fare amicizia anche con altre persone e Sarah è l'unica che per ora ha voglia di passare del tempo con noi.- -E va bene. Vai, non vorrai fare aspettare l'ospite.- -Torno subito.- Mi diede un piccolo e dolce bacio e poi scese al piano di sotto. Mi sedetti sul letto, sbuffando, misi le cuffie e presi il computer, convinta che Sarah lo avrebbe trattenuto al piano di sotto. Odiavo quella ragazza. Sentì rumore di passi e risate. La porta si aprì e misi in pausa il video che avevo iniziato. -Oh, ci sei anche tu.- disse la ragazza, delusa. -Sono la sua ragazza e abito praticamente qui, era chiaro che ci sarei stata anche io.- risposi. Vidi Jake iniziare ad innervosirsi. -Mangiamo il gelato, ok?- disse il ragazzo, sedendosi accanto a me. Mentre mangiavamo il gelato, che, mi duole ammetterlo, era buono, Sarah iniziò a fare delle domande. -Da quando state insieme?- -Ufficialmente, dal giorno in cui hanno letto la cauzione e hanno stabilito quando sarà il processo, anche se ci siamo baciati la sera prima.- rispose Jake, guardandomi e sorridendo. -E i tuoi hanno visto tutto.- aggiunsi. -Si saranno goduti lo spettacolo.- -Sei un idiota, Jake.- dissi ridendo. -Oh, non lo sapevo.- disse Sarah a disagio. Finito di mangiare il campanello suonò di nuovo. -È mia madre.- disse la bruna. -Oh, d'accordo. Ti accompagno.- si offrì Jake. -Riley, potresti accompagnarmi tu? Devo parlarti.- Onestamente non mi entusiasmava il fatto di dover andare con lei al piano di sotto. Avrei potuto insultarla da un momento all'altro. Ma d'altro canto, non volevo lasciarla sola con Jake di nuovo. -Ehm...si, certo. Torno subito.- Mi alzai dal letto e Jacob mi lanciò uno sguardo che diceva chiaramente "Ti prego, non fare cazzate", mentre io glie ne mandai uno in risposta che diceva "Non so se la rivedremo". -Ciao, Jake.- disse Sarah sorridendo. Scesi le scale dietro la ragazza. Arrivate davanti alla porta, lei si fermò. -Ok, basta con questa stronzata.- disse. -Che vuoi dire?- -A me piace Jacob, ok?- -Credi che non lo sappia? Credi che non abbia visto come lo guardi?- -L'unica cosa che credo è che tu debba farti da parte.- Oh no. -Scusami?- -Hai sentito bene.- disse incrociando le braccia. -Pensi davvero che lascerò il mio ragazzo solo perché hai una cotta per lui? Ti sbagli di grosso. Da quanto ti piace? Non avete mai parlato prima di tutto il casino con Ben.- -A me Jake piace davvero, a differenza tua che stai con lui solo perché ora sei "famosa".- -Tu sei matta. Come puoi dire una cosa del genere?- -Io sarei quella matta? Tu non hai mai avuto amici per il tuo stupido atteggiamento da asociale. Hai sempre fatto finta di avere attacchi di panico per attirare l'attenzione.- -Fingere? Credi che io possa fingere di avere un problema del genere? Sai cosa vuol dire cercare di nascondere tutta quell'ansia? Sai cosa si prova ad avere un attacco di panico davanti a tutta la scuola? Non credo proprio.- -Smettila di fare la vittima.- -E tu smettila di fare l'oca.- Iniziai ad arrabbiarmi sul serio. -Come ti permetti, troietta?- Scoppiai a ridere. -Troietta? Cavolo mi hai ferita nel profondo.- Continuai a ridere. Sarah fece per tirarmi uno schiaffo, ma quando la sua mano stava per urtare la mia guancia, la afferrai. Cambiai del tutto espressione. Le lanciai lo sguardo più gelido che riuscissi a fare. -Fuori.- -N-non volevo. Mi dispiace, non so cosa mi sia preso. Io...- Strinsi ancora di più la presa sul suo polso. -Ho detto, fuori.- scandì bene l'ultima parola. Le diedi un ultimo strattone e la ragazza uscì di corsa. Tornai in camera, scura in viso. -Hey, ci hai messo tanto. Cosa è successo?- disse Jake avvicinandosi e vedendomi con quell'espressione. -Non la voglio più vedere qui dentro.- -Ti ha detto qualcosa di male?- chiese preoccupato. Annuii. -E indovina? Ha anche provato a darmi uno schiaffo.- -Non posso crederci. Ma perché? L'hai offesa?- -Non proprio.- -Che vuol dire non proprio?- Sospirai. -Ha detto che tu le piaci e che devo farmi da parte, io le ho detto che non ti lascerei mai perché sei troppo importante, poi lei ha detto che sto con te solo per la fama, le ho chiesto come possa esserle saltata in mente una stronzata del genere. Io sto con te perché ti amo, dell'essere famosa non me ne faccio niente...- vidi Jake sorridere leggermente. -...Poi la signorina ha detto che sono matta ed è per questo che non ho amici, e infine ha detto che fingo di avere attacchi di panico per attirare l'attenzione e che devo smettere di fare la vittima, così le ho detto di smettere di fare l'oca, lei mi ha chiamata troietta, sono scoppiata a ridere e ha tentato di farmi uno schiaffo.- -E tu che hai fatto?- -L'ho bloccata in tempo e l'ho sbattuta fuori.- dissi incrociando le braccia al petto. -Cazzo. Vieni qui.- disse Jake allargando le braccia. Mi rifugiai subito sul suo petto. Jacob iniziò ad accarezzarmi delicatamente la schiena. -Ti amo.- sussurrai. -Io di più.- rispose il ragazzo. Sospirai. Rimanemmo così per un po'. -Vieni, sdraiamoci.- disse Jake. Ci staccammo per un momento e ci sdraiammo sul letto. Misi la testa sul suo petto. Mi concentrai sul dolce suono del battito del suo cuore. Era rassicurante. Ci addormentammo in quella posizione. Dopo un po' sentì qualcuno scuotermi leggermente. -Jake, cosa c'è?- -È pronta la cena.- -Cosa? I tuoi sono tornati? Ma non erano usciti poco dopo l'arrivo di Sarah?- -Si, ma sono tornati almeno un'ora fa.- -Cosa?!- Sgranai gli occhi. -Prima che tu me lo chieda, si, hai dormito così tanto. Non volevo svegliarti.- Sorrisi. -Ma ora ho fame, quindi forza, alza il culo.- aggiunse il ragazzo, sorridendo. -Però, che poeta.- dissi ironicamente. Ci alzammo dal letto e andammo a cena. Tornati in camera chiamai mia madre. Mi disse che Noah continuava a migliore di giorno in giorno e che papà stava meglio. Fui molto felice di ciò. Andai a dormire.
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Ed ecco un altro giorno di lezione. Si, Andy e Laurie volevano farci studiare per il liceo. Finita l'ultima lezione decidemmo di guardare un film. Era uno di quei classici film strappalacrime. Ovviamente scelto da me. -Ti piace sul serio questa robaccia?- mi chiese Jacob. -Che ha di male?- -È così deprimente.- -Sta zitto. Lui sta rischiando la vita per lei.- dissi tra le lacrime. -Forse sei un po' emotiva oggi. Hai il ciclo?- -E anche se fosse? Non posso essere emotiva anche se non sono in quel periodo?- -Lo prendo come un si.- disse Jake ridendo leggermente. Il film finì. Presi la ciotola vuota che prima conteneva i popcorn e la misi nel lavandino della cucina. Poi aspettammo che il pranzo fosse pronto e andammo a mangiare. Dopo ciò, iniziammo i compiti. -Io ho finito. Jake, tu a che punto sei?- -Devo finire questo esercizio e ho finito.- -D'accordo. Ti aspetto di sopra.- Gli stampai un bacio sulla guancia e salì in camera. Mi sedetti sul letto e aprì Instagram. Vidi una nuova richiesta. Jaykobbs. Sapevo già di chi si trattasse, ma volevo comunque esserne sicura. Quando vidi Jake entrare dalla porta e sedersi accanto a me sul letto chiesi, mostrandogli il telefono -Ne sai qualcosa?- -Oh, ehm, si. Sono io...- disse il ragazzo, abbassando lo sguardo. -Jake, tuo padre è stato chiaro su questo. Niente social. Cancella il profilo.- -Hey, sta tranquilla. Starò attento, te lo prometto.- -Sarà meglio per te.- -Solo una cosa. Non dirlo a mio padre.- -Non lo farò, ma tu non fare niente con quell'account. Niente post, niente storie. Chiaro?- -Chiarissimo.- disse Jake con un sorrisone, stampandomi un bacio sulle labbra. Sorrisi anche io e scossi la testa. -Che facciamo ora?- chiesi. -Cadute dallo skate?- -Cadute dallo skate siano.- Guardammo quei video per tutto il pomeriggio. Poi ci chiamarono per cenare e parlare di alcune cose. Quella sera c'era anche Joanna. A quanto pare era successo un casino con Sarah. In pratica la stronza aveva mandato una foto mezza nuda a Ben, che l'ha minacciata di pubblicarla se non gli avesse fatto un pompino. Derek si è incazzato quando lo è venuto a sapere e ha fottuto il telefono a Ben, poi lo ha portato a Sarah, che si è arrabbiata e hanno litigato. -"Me ne occupo io." Derek poteva riferirsi solo al furto del telefono.- disse Joanna, citando le parole di Derek. -Ma forse no.- disse Laurie. -Forse Ben ha scoperto il furto e forse poi hanno litigato. Forse Derek si è sentito rifiutato da Sarah e ha voluto dimostrarle il suo amore.- ipotizzò Andy. -Sono d'accordo. È plausibile. È un movente. Ma purtroppo non è scagionatorio.- disse Joanna. -Non ancora, ma ho parlato con Sarah del telefono. Crede che se Derek l'avesse distrutto, gliel'avrebbe detto. C'è una possibilità che Derek l'abbia dato alla polizia.- -Quindi ce l'ha Duffy?- chiese Laurie. -Se è stato messo tra le prove, abbiamo il diritto di esaminarlo.- disse Joanna. -Chissà cosa c'è in quel telefono.- si chiese Andy. -Domani mattina chiamerò là detective Duffy e glielo chiederò personalmente. Sei stato bravo, Andrew. Ragazzi, siete molto silenziosi.- -Che cosa vuol dire "scagionatorio"?- chiese Jake. -È una prova che dimostra l'innocenza di una persona.- spiegò Andy. -Beh, devo tornare a casa.- disse Joanna. -Ti accompagno.- si offrì Andy. -Grazie, Joanna.- disse Laurie. Joanna ci diede la buonanotte e si diresse verso la porta con Andy. -Hey, state bene? Non deve essere stato facile per voi due.- disse Laurie. -Non importa. È una bugiarda, tutto qua.- disse Jake. -A me non è mai piaciuta come persona.- dissi io. -Siete ingiusti, ora. Ha mantenuto il segreto per paura. È vostra amica.- -Non è nostra amica.- sbottammo all'unisono. -Come fai a non capire? Passava del tempo con noi solo perché si sentiva in colpa.- aggiunse Jacob. -No, Jake. Lei passava del tempo con noi perché ha una cotta per te, te l'ho già detto.- dissi. -Non potete saperlo.- disse Laurie. -Come vuoi. Andiamo, Riley.- Annuì, lui mi prese per mano e andammo di sopra. Mentre mi legavo i capelli per stare più comoda, a Jake arrivò un messaggio. Mi sedetti accanto a lui. -Chi è?- chiesi, indicando il telefono. -È Sarah.- disse Jacob, alzando gli occhi al cielo. -Che vuole?- -Ha voglia di parlare.- -Ma tu non parlerai con lei, vero?- -Non lo farei neanche se mi pagassero.- Risi leggermente. -Cosa le dirai?- -Quello che è. Una puttana.- Jake rispose al messaggio. Poi posò il telefono e mi fece sdraiare accanto a lui. Mi strinse la vita e mise la testa nell'incavo del mio collo, come al solito. Iniziai ad accarezzargli i capelli e ci addormentammo.
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Il giorno dopo andai a pesca insieme a Andy e Jacob. Eravamo in macchina e stavamo ascoltando la musica. Io guardavo fuori dal finestrino, troppi impegnata a immaginare di essere in un videoclip per prestare attenzione alla convenzione tra i due davanti a me. Arrivati alla nostra meta, Andy prese il necessario per pescare. Ci sistemammo in un posticino tranquillo e iniziammo la nostra battuta di pesca. Dopo un po' decisi che quell'attività mi annoiava, così indossai le cuffie e misi un po' di musica. Inutile dire che crollai dopo dieci minuti sulla spalla di Jake. Dopo un po' quest'ultimo mi svegliò. -Quanto ho dormito?- -Ehm, praticamente tutto il tempo. Dobbiamo andare.- -Non ci posso credere.- dissi scuotendo la testa. -Sei peggio di un bradipo. Su, andiamo.- Mi alzai dalla sedia e mi poggiai a lui. -Dormi anche in piedi ora?- chiese il ragazzo, ridendo. -Molto divertente, davvero.- Mettemmo a posto tutto e decidemmo che una volta tornati a casa avremmo guardato un film. Poi a Andy arrivò una chiamata. Quando l'uomo tornò da noi era strano. -Che succede?- chiese Jake. -Niente. In realtà sono buone notizie.- rispose Andy. -Hai una faccia.- -Ha-ha-ha- Tornati a casa, guardammo un film tutti insieme. Era molto divertente. -È già finito?- chiesi, lamentandomi. -Purtroppo si.- rispose Andy, alzandosi dal divano per mettere a posto. -Dai, andiamo.- disse Jake. Annuii. Diedi la buonanotte a Andy e Laurie, cosa che fece anche Jacob, e mi trascinai su per le scale. Mi buttai a pancia in su sul letto e chiusi gli occhi. Poco dopo sentì un peso sul mio corpo. -Jake, non respiro.- Ottenni solo un mugolio come risposta. Sospirai. -D'accordo, ho capito. So che non ti sposterai da qui fino a domattina, quindi fai con comodo. Buonanotte, koala.- -Buonanotte, raggio di sole.- disse Jake con voce assonnata. -Ti ho detto di non...- Venni interrotta da Jacob che aveva iniziato a russare. Alzai gli occhi al cielo sorridendo e mi addormentai anch'io.

Dalla tua parte (Jacob Barber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora