2.

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jungkook

era immerso tra i suoi pensieri. la parte razionale del suo cervello gli diceva di non farlo, di non saltare perché forse -in un'altra realtà parallela- avrebbe potuto vivere una vita migliore. la vita di una persona normale, che era spensierata e felice.
da quanto non sorrideva? forse erano passati anni, era una cosa che aveva imparato da piccolo, ma crescendo quel sorriso andò a sparire..
l'altra parte di sé stesso -e anche il suo cuore- gli dicevano di buttarsi. mettere fine a tutto sarebbe stata la soluzione migliore.
perchè anche quel ragazzo l'aveva lasciato solo come una bestia di punto in bianco? faceva davvero così schifo? perché si meritava tutto quello strazio..non aveva mai fatto nulla di male. perché la vita lo stava ripagando in quel modo così crudele?
lui avrebbe solo voluto una vita felice..
si rese conto che avrebbe dovuto muoversi se voleva farlo, il sangue scorreva più velocemente dalle ferite e di lì a poco avrebbe perso i sensi.
con le ultime forze rimaste avanzò verso il bordo,fin quando una voce non lo fece sussultare.
si voltò in preda al panico e al pianto, era la voce di una persona che non conosceva..
aveva la vista appannata quindi non riusciva a capirci un granché, ma osservò la sua figura alta davanti a lui.
sembrava fosse un ragazzo, riuscì a scrutare qualche dettaglio del suo viso ma non era abbastanza, chi era la persona che in piena notte girava con la pioggia e col gelo?
forse una persona triste come lui..
cercò di calmarsi ma la presenza di quella persona gli faceva venire ancora di più le lacrime, ed il suo corpo tremava come una foglia

"t-ti scongiuro vai via.. n-non chiamare l'ambulanza, ti prego, lasciami da solo"

solo queste parole riuscirono ad uscire dalla sua bocca, con la voce spezzata dal pianto

taehyung

il suo sguardo si posò sul sangue che cadeva dalle maniche e quando il ragazzo si girò poté notare che il sangue scorreva anche dal suo viso, spalancò gli occhi vedendolo così, sembrava o meglio dire era distrutto, chissà cosa aveva passato questo ragazzo, domandò a sé stesso.
fece un passo avanti con quasi le gambe che tremavano, voleva aiutarlo, doveva per forza..
gli venne quasi da ridere quando la figura di se stesso si fece di nuovo presente nella sua mente, sembrava così ridicolo con quella corda in mano pronto a soffocarsi, ma non era arrivato il momento né per lui che né per quel ragazzo moro sopra al muretto di quel fottuto ponte.
non potevi essere tu l'assassino della tua stessa vita, non era il tuo momento.
ignorò le sue parole e fece un secondo passo avanti porgendogli la mano

"che cosa succede? scendi da lì, muoviti"

jungkook

non potè fare a meno che piangere ancora di più, non che gli piacesse farlo davanti ad uno sconosciuto, non voleva sentirsi una vittima. ma le sue condizioni fisiche e soprattutto mentali adesso erano quelle, come poteva sfogarsi se non col piangere e morire subito dopo?
osservò ancora una volta la figura di quel ragazzo difronte a lui, sembrava che stesse tremando -lo stava facendo- e di sicuro non era una casualità..
perché aveva perfino allungato la mano? non poteva salvarlo, di lì a qualche istante di lui non sarebbe rimasto più nulla.
solo un ammasso di organi senza più vita, non valeva nulla. e negli anni quel pensiero era diventato sempre più costante.
con i brividi per tutto il corpo e l'acqua che lo bagnava si sporse un altro po' verso il basso, poteva già sentire la sensazione di finire nel vuoto.. non era una delle migliori, ma se lo meritava.

"t-ti supplico di nuovo, lasciami morire..se vuoi guardarmi v-va bene-"

le sue parole furono interrotte dai singhiozzi, per poco non sputava sangue

"m-ma non provare a salvarmi.."

taehyung

era così strano vedere una persona in queste condizioni, sembravano avere gli stessi problemi ma in condizioni diverse.
lo avrebbe salvato facendogli capire che stava facendo una cazzata proprio come lui anni fa, però gli occhi di quel ragazzo mostravano paura e terrore verso taehyung, e taehyung lo capiva, come poteva fidarsi di uno sconosciuto? e oltre tutto i suoi occhi mostravano anche altro, non voleva essere ferito ancora e deluso.
quanto poteva capirlo, quella paura che nasce dopo aver ricevuto delusioni su delusioni facendoti capire che forse la cosa sbagliata sei tu

"almeno.. mi puoi dire perché? sfogati con me prima di morire"

voleva guadagnare tempo per fargli capire che non me valeva la pena buttarsi e morire

jungkook

come avrebbe potuto raccontargli perché stava così?
c'era così tante cose da dire che avrebbe finito il giorno dopo di raccontare, e lui non voleva perdere tempo, doveva buttarsi prima dell'alba, semplice.
sentiva le forze diminuire e gli occhi socchiudersi, un altro po' e invece di morire a causa del salto sarebbe morto così, semplicemente essendo distrutto, dentro e fuori.

"s-scusa.. io non riesco più a fidarmi delle persone"

lo guardò con gli occhi iniettati di sangue e le lacrime che scorrevano, non voleva essere così debole è vulnerabile davanti a qualcuno

"perché dovrei fidarmi di uno sconosciuto.. lasciami finire la mia vita, non ce la faccio più.. per favore.."

𝑾𝒉𝒆𝒏 𝑰 𝑺𝒂𝒗𝒆𝒅 𝒀𝒐𝒖 |taekook|Where stories live. Discover now