Capitolo 23 - I need to tell you something

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Sento il mio corpo scivolare lentamente sul cuscino fino ad appoggiarsi ad esso. D'istinto apro gli occhi e vedo Luke che si sta alzando dal letto.

«Dove stai andando?» gli chiedo quasi sussurrando.
«Scusami tesoro, non volevo svegliarti.. Ma a quanto pare la mia poca grazia ha avuto la meglio.. »
«Tranquillo Luke»
«Maggy vado a farmi una doccia, torno presto »
«A dopo tesoro»

Lo vedo uscire dalla camera.

Sto per rimettermi a dormire, ma mi ricordo dell'e-mail di mia mamma.
Ma soprattutto mi ricordo l'ultima volta che non le ho risposto subito, in quanto ha sconvolto mezzo mondo perché era preoccupata che mi fosse successo qualcosa.

La situazione nella mia famiglia è abbastanza strana, in quanto mio papà è completamente ossessionato dal lavoro, e mia mamma totalmente dipendente da mio padre.

Ultimamente litigano spesso, è uno dei motivi per cui quella sera dello stupro mi trovavo nel parco da sola in piena notte.

Ed è uno dei motivi per cui ho voluto allontanarmi da loro e frequentare quest'istituto. Almeno sarei stata lontana da tutto quel caos familiare.

Prendo il computer e apro l'e-mail. La stampo, in modo da poter leggerla più comodamente.
Quando la stampante si decide a stamparla, dopo qualche minuto, inizio a leggerla.

"Amore spero che tu legga questa e-mail il più presto possibile.
Quello che ti devo dire sicuramente ti sconvolgerà ed odierai i tuoi genitori per tutta la vita.
Tuo padre ha accettato una proposta di lavoro per l'Italia.
E tu, in quanto minorenne, sei obbligata a venire con noi.
Hai ancora 2 giorni per poter stare con i tuoi amici, sabato prenderai l'aereo, i biglietti ti arriveranno per posta in tempo.
So che questa notizia ti distruggerà, ma non possiamo fare in altro modo.
Mi spiace soprattutto perché so quanto tu ci tenessi a festeggiare i tuoi 18 anni con i tuoi amici..
Amore mi spiace tanto.

Tua, mamma"

Non riesco a non piangere leggendo quelle parole che segnano per me la fine di tutta la felicità.

La fine di tutto.

La fine del mio rapporto con Luke.

La fine dei miei risvegli sentendo le risate dei miei migliori amici.

La fine dell'addormentarsi coccolata dai miei migliori amici.

L'unica cosa che riesco a fare è quella che ho sempre fatto per il resto della vita, prima di incontrare i miei angeli custodi.

Scappare da tutto e da tutti.

Prendo tra le mani il foglio di carta ormai macchiato dalle mie lacrime e mi dirigo nell'unico posto che riesce a calmarmi.

Inizio a correre, fregandomene di tutto e di tutti.
Corro più veloce possibile, sentendo l'aria asciugare le lacrime che bagnano i miei occhi.
Arrivo nel parco dell'istituto, quello da dove si vede in lontananza la spiaggia.

Mi siedo su quella panchina ormai troppo familiare.

Le lacrime iniziano a scendere incontrollate sulle mia guance, bagnando la mia pelle.
Con una mano inizio a vagare sulla superficie ruvida della panchina. Non mi serve tenere gli occhi aperti perché so benissimo dov'è quella scritta.

Il ricordo del giorno in cui io e gli altri abbiamo scritto quel " I wish I was Beside you" è indelebile, proprio nel modo in cui l'abbiamo scritto.
Indelebile nero sulla panchina.

Quella frase significa tutto per noi. Rappresenta il desiderio che avevamo nell'essere sempre accanto all'altro.
Stringo forte al petto quel pezzo di carta, sperando sia tutto un sogno.

LUKE'S POV
Torno in camera di Maggy, sapendo di certo che starà dormendo beatamente sotto le coperte, più o meno com'era prima che andassi in doccia.

Quando torno in camera, lei non c'è.

A terra vedo un fazzoletto sporco di mascara.

Il computer e la stampante sono accesi.

Lei non c'è.

È sicuramente successo qualcosa che non va e c'è solo un posto dove lei va quando c'è un problema.

Il parco dell'istituto.

Inizio a correre. Sono molto preoccupato.
Nel correre verso di lei vedo gli altri e gli ordino di seguirmi. Loro mi ascoltano ed iniziano a preoccuparsi, proprio come me.

Arriviamo al parco e la vedo, seduta su quella nostra panchina.

Ha la testa china e sento dei singhiozzi.

Mi avvicino a lei correndo.

(Fine luke's pov)

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«Maggy, amore che c'è?» quella voce. Quella voce terribilmente inconfondibile.
Luke.
Come posso rivelargli della lettera?
Della partenza?

Reagisco d'istinto e gli porgo il pezzo di carta ancora piegato.

«Cos'è Maggy?» mi chiede preoccupato.
«Aprila» riesco a dire tra un singhiozzo ed un altro.
«Hei stai tranquilla Maggy, non può essere nulla di grave» tenta di tranquillizzarmi Ash, che era arrivato assieme a Luke e gli altri.

Luke inizia a leggere la lettera e pochi istanti dopo vedo i suoi occhi iniziare a luccicare, segno che le lacrime si stanno impossessando anche dei suoi occhi.

«No cazzo!» dice all'improvviso, con le lacrime agli occhi.
«Luke che cazzo stai dicendo? » chiede preoccupato Ash. L'unica cosa che riesce a fare Luke è passargli il foglio di carta.

Anche Ash e gli altri lo leggono.
«Porca puttana no!»
«Maggy tu non puoi andartene. Io non posso vivere senza di te!» mi abbraccia Luke piangendo.

Non l'ho mai visto in queste condizioni.

«Maggy tu non puoi andartene. Tu devi rimanere qui con noi.» dice Cal, anche lui con gli occhi lucidi.
«Ragazzi i- io devo partire. N-non posso restare qui.»

Il pensiero di avere solo due giorni da passare con i miei amici mi distrugge.

2 giorni

48 ore

2880 minuti

172800 secondi potuto

Pochissimo, considerando la possibilità che avevo di passare il resto del mio tempo con quelle 5 persone che sono diventati la mia vita...

Beside you || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora