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È il 9 Giugno 1991, quando a casa di Harry arriva una strana lettera in mezzo al resto della posta, è in una busta giallastra con uno stemma rosso che rappresenta una H sulla facciata principale, mentre sul retro c'è scritto il suo nome con indirizzo di casa e anche il nome della sua camera con un inchiostro verde scuro e una scrittura che sembra fatta a mano. Porta il resto della posta ai suoi zii, con cui abita da 10 anni dopo che il padre e la madre morirono in un incidente, o almeno è cosi che gli dissero; appena suo cugino, Dudley Dursley, si accorse che c'era una lettera per lui gliela strappò dalle mani e la consegnò allo zio: "Papà guarda! È arrivata una lettera per Harry!" disse urlando; non era mai arrivata della posta per lui, anche perché da quando stava con i Dursley, lui non aveva amici e non gli permettevano di uscire per farseli, quindi era strano che qualcuno gli avesse scritto. "Una lettera per Harry? Ma chi gli scriverebbe mai?" disse zio Vernon guardando la moglie Petunia, prese la lettera e, dopo averla letta, la sua espressione cambiò, da una divertita a una preoccupata, guardò nuovamente la moglie e ordinò ai due ragazzi di uscire dalla stanza, Harry ubbidì subito mentre Dudley fece i capricci, com'era suo solito fare, ricevendo una sgridata dal padre. Quando anche Dudley uscì dalla stanza, i due chiusero la porta e dal corridoio di fronte si potevano sentire le urla preoccupate dello zio e le parole rabbiose dette della zia: "Non può essere un mostro come lei, no!" "Ah quel ragazzo ne combina sempre una più stramba dell'altra!" "Lui non andrà lì! In quel posto di pazzi!" "Ah se ci rimette la pelle io non mi assumo responsabilità" "Ah, ma non mi importa di lui! Non spenderò soldi per quello svitato di mio nipote!" ,Harry non aveva capito niente, perché gli zii si sono arrabbiati così tanto leggendo quella lettera? E soprattutto chi gliel'aveva mandata e cosa c'era scritto dentro? Che intendevano per "quel posto di pazzi"? Non lo sapeva ma giurò a se stesso di scoprirlo.

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Nel mentre, anche a casa McGonagall era arrivata una lettera, legata alla zampa di una civetta bianca che si era posata sul davanzale di una finestra della stanza di Dalia, al piano di sopra, lei aprì la finestra e fece entrare il pennuto, prese la lettera e lasciò volare via la civetta. Si sedette sul suo letto a gambe incrociate osservando la strana lettera, anche lei aveva una busta giallastra con uno stemma rosso che la teneva ben chiusa e una scritta verde scuro sul retro, presa dalla curiosità l'aprì e iniziò a leggerla ad alta voce:" Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, direttore Albus Silente. Cara Signorina Black, siamo lieti di informarla che lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie. I corsi avranno inizio il 1° Settembre, restiamo in attesa della sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio. Con ossequi Minerva McGranitt, Vicedirettrice." Dalia lesse e rilesse quella lettera per più di mezz'ora, non riusciva a credere di essere una strega e questa era la prova che quella lettera che trovò qualche settimana fa in soffitta, mentre la puliva, in una scatola piena di foto e altre lettere, non diceva sciocchezze. Era identica a questa, solo che diceva "Cara Signorina McGonagall" sua madre. Ma perché i suoi nonni, con cui viveva da 10 anni dopo l'omicidio della madre e l'arresto del padre, non gli avevano mai detto che sua madre era una strega? Magari i suoi nonni non era contenti di quello che era? Dalia aveva un sacco di domande e giurò a se stessa di trovare le risposte, ma di una cosa era sicura al cento per cento, i nonni non l'avrebbero mai lasciata andare ad Hogwarts, così decise di pensare ad un piano, ma non prima di aver risposto alla lettera della scuola.

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Sempre lo stesso giorno, a casa di Teddy Lupin arrivo un gufo marrone con una lettera uguale a quella degli altri due, il gufo si posò sul davanzale della cucina dove Remus leggeva un giornale sorseggiando un buon thè al limone, mentre sua moglie, Ninfadora Tonks, stava preparando dei toast al cioccolato. Il gufo picchiettò sulla finestra più e più volte finché Remus alzò lo sguardo e vide il volatile che stava quasi per spaccare il vetro, posò il giornale e si precipitò alla finestra, quando l'aprì prese la lettera e lasciò andare il gufo, che prima di prendere il volo gli lasciò una beccata sul dito per averlo fatto aspettare:" AHHHH! MALEDETTO UCCELLO!" imprecò l'uomo al pennuto mentre Dora guardava la scena ridendo da vicino ai fornelli:
"Allora per chi è?" chiese la donna:" È per...Teddy...OH...Da Hogwarts!" disse tutto eccitato all'idea che il figlio frequentasse la stessa scuola dove lui ha passato gli anni migliori della sua vita. "Allora che aspetti?! Vallo a svegliare! Corri!" gli disse Dora ridendo nel vedere il marito felice come un bambino a Pasqua. Remus corse per le scale, spalancò la porta della camera di Teddy, che sentendo il gran tonfo, si svegliò ritrovandosi il padre sopra di lui che saltava sul letto sventolando la lettera in aria, urlando:" Sveglia campione! Guarda, guarda, guarda!" "Cosa cosa?! Che devo guardare? Dove? Che giorno è?" disse Teddy ancora assonnato che non capiva che stesse succedendo: "È arrivata! È arrivata!"
"Cosa? Cosa è arrivata?" Disse cercando di calmare il padre che gli stava schiacciando la schiena sotto al suo peso: "La tua lettera per l'ammissione a Hogwarts!" appena sentì quel nome, Teddy scattò da sopra al letto afferrando la lettera che aveva Remus tra le mani, facendolo cadere giù. Si stropicciò gli occhi per vedere meglio la lettera e vedendo lo stemma rosso con la H iniziò a saltare per tutta la stanza e insieme al padre a cantare:" Chi andrà ad Hogwarts?! Teddy andrà ad Hogwarts!" Quel canto venne interrotto dalla voce di Dora che urlava:" È pronto! Scendete!" Teddy annusando l'aria con più attenzione sentì il fantastico odore del cioccolato sciolto nei toast, guardò il padre negli occhi, che come lui aveva sentito quel odore sublime e corserò giù dalle scale, facendo a gara per chi arrivava primo, ma per loro sfortuna, avevano ancora le coperte ai piedi. Arrivarono alla fine delle scale entrambi attorcigliati attorno alla coperta blu scuro, con il sottofondo delle risate di Dora che si era appoggiata al tavolo con un braccio e con l'altro si teneva la pancia che gli faceva male dal ridere, i due si guardarono e accorgendosi della situazione scoppiarono a ridere anche loro, cercando di liberarsi dalle grinfie della coperta per sedersi a tavola. Dopo un'oretta erano tutti a tavola, Teddy leggeva la lettera di ammissione con tutto l'occorrente ad alta voce mentre Remus, a fianco a lui, mangiava i toast e guardava il figlio con occhi sognanti e gli vennero in mente tutti i ricordi di Hogwarts ai suoi tempi, mentre Dora sorseggiando il caffè ascoltava il figlio e osservava suo marito con uno guardo sognante e gli occhi lucidi, lei già sapeva a cosa stava pensando così non disse niente per non interrompere il suo viaggio nei ricordi.

Figli Di Malandrini / Harry Potter HistoryWhere stories live. Discover now