10. prima prova

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WILLOW'S POV

Willow guarda il calendario con gli occhi fissi sulla data così speciale, così spaventosa: il 24 Novembre , ovvero il giorno della prima prova del Torneo Tremaghi.

La Corvonero e Cedric in queste settimane non si sono rivolti la parola.
Inizialmente la riccia l'ha cercato.
Potrà aver perso un amante, ma non intenzione di perdere una persona così speciale per lei.
Tuttavia, quando ha visto che lui non aveva intenzione di parlarle, ha deciso di lasciargli spazio.

Ha fatto la scelta sbagliata, lo sa, lo sente.
Ma cosa può fare? Vivere un qualcosa con la costante paura di perderlo?

Willow non è la stessa senza di lui.
Come può essere la stessa senza la sua metà migliore?

Non appena ha incontrato Cedric, ovvero quella person che l'ha accetta per quello che è, quella persona che riesce a farla stare così bene fino al punto di amarlo.
Ha paura di perderlo.
Perché se riesce ad amarlo, significa che lei ha dato tutta sé stessa.
In fondo, Willow è così.
Quando ama dà tutta sé stessa, darebbe la sua stessa vita per le persone che ama, perché ci tiene tanto.
Ma La Corvonero sa anche che se ami qualcuno, lo perderai, in un determinato momento, in una determinata maniera.
Lo perderai.

Difatti Willow ha amato tanto sua madre, le ha dato una parte della sua anima, ma quella parte non l'ha più rivista e non la rivedrà mai più.
Dunque, per quanto Willow ami Cedric, non può permettersi di perdere un'altra parte di sé.

Però le manca.
Terribilmente.
Le manca il suo respiro la notte.
Le manca il sapore di un bacio.
Le mancano le sue carezze.
Le mancano le sue parole.
Le manca il suo sguardo su di lei.
Le mancano le emozioni che le faceva sentire.
Le manca guardarlo mentre parla, mentre dorme, mentre sorride.
Le manca.
Ogni giorno, ogni ora.
Mancarsi fa male, ma fa più male di non aversi più?

Non è terribilmente ironico: provare nostalgia del posto da cui sei scappato?

Questo tempo le è stato utile per schiarirsi le idee: lei vorrebbe qualcosa di più, ora ne è quasi sicura.
Quindi si, mancarsi fa più male di non aversi più.

Il problema è che lui non vuole avere niente a che fare con la riccia, tanto da non aver richiesto il suo aiuto per la prova.
Lei non lo biasima, lo capisce.
Avrebbe fatto lo stesso.
Lo fanno tutti.
Si cerca di evitare chi ti fa del male, ma nessuno ha capito che, evitando il dolore, lo si prolunga e basta.

Inoltre, in questo breve periodo di tempo, Willow si è allontanata anche dalle sue amiche: mentre si trovava nella riva del Lago Nero, a piangere in silenzio, loro continuavano a correre con le loro vite.
Arabella continuava ad allenarsi per diventare un auror; Crystal passava sempre più tempo con Adrian e, nelle sue ore libere, aiutava Harry con la prima prova; mentre Alexis si è allontanata e basta, forse per gli esami, ma non è sicura.
E anche questa volta, Willow non le biasima.

"Willow." -la voce di Luna la risveglia dal suo strato di trance e la porta a distogliere lo sguardo dal calendario.
"Andiamo oppure non troveremo neanche un posto." -esclama prendendole la mano in modo da trascinarla fuori dal dormitorio di Corvonero.

"Luna non sono sicura.."-afferma la riccia mentre si ferma all'improvviso.
"Willow anche se non vi parlate, credo lui ci tenga a vederti fra gli spalti." -replica la sorella con tono pacato.
Luna le sorride e la guida fuori dalla Torre di Corvonero.

"Willow." -esclama Alexis con tono spento non appena le due Corvonero varcano la soglia della Sala Grande.
"Lex." -risponde la riccia con un lieve sorriso mentre la vede andar via.

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