6. obbligo

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WILLOW'S POV

"Non vorrai veramente fare questo Torneo!" -urla la riccia fra corridoi deserti del castello di Hogwarts.
"Willow, abbassa la voce." -afferma Cedric per poi metterle una mano sulla spalla. "Poi te l'ho già spiegato, se il Ministero ci propone di farlo, perché non dovrei tentare?"

"Sei un cretino! Non hai sentito quando ha nominato delle morti?" - chiede la ragazza ironicamente mentre toglie la mano del Tassorosso dal suo corpo.

Ha cercato di convincerlo per una settimana intera, anzi ha pure lasciato correre il discorso, ma, una volta che l'alcol è entrato all'interno del suo organismo, la ragazza non ha saputo resistere.

"Si Willow, ma hanno sicuramente migliorato la sicurezza." -replica Cedric per poi guardarla dolcemente. "E poi renderei mio padre fiero."-

"Io..."- Willow prova a parlare, o meglio, prova a gridargli contro, ma viene interrotta dal ragazzo che posa il suo indice sulle sue labbra.

"Ne riparleremo quando sarai sobria"- esclama sorridendo, ma, in questo momento, la ragazza non ci trova assolutamente niente di divertente, anzi, è quasi spaventata dalla sua superficialità.

"Cedric non me ne importa niente, fai pure l'egoista, ma sappi che non verrò piangere sulla sua tomba." -sputa velenosamente la riccia con delle lacrime che tradiscono il suo tono.

Lui non può capire la sua preoccupazione, non potrà mai capirla.
Lui non sa cosa significa vivere con un buco nel cuore che nessuno riuscirà mai a colmare, un buco dato dall'assenza di una persona che si considera come una colonna portante.
Lui non sa cosa significa non riuscire ad amare perché, per quanto Willow sia sentimentalista, anche lei sa che il giorno peggiore quando si ama , è quello in cui si perde la propria persona.
Willow lo ha provato sulla sua pelle, lo sta provando e lo proverà per sempre, la riccia sa cosa significa vivere senza quel qualcuno, vivere con quel buco al petto.
Un buco che non può essere riempito con un'altra persona.
Un buco che non può essere riempito con dei sentimenti o emozioni positive.
Un buco che, però, può essere colmato dai ricordi.
Lui non sa come la ragazza si senta.
Lui non sa ed è proprio per questo che non riuscirà mai a capire.

"Sarei io quello egoista?"- domanda ironicamente, spezzando quel silenzio che, in realtà, aveva appese molte parole. "Willow, nessuno aspetterebbe così tanto."

"Allora non aspettare!" -sbotta la riccia mentre delle lacrime amare e solitarie solcano le sue guance. "Non mi sembra di usare la maledizione Imperio."

"Willow non fare così." -afferma per poi avvicinarsi e appoggiare la sua mano ghiacciata sulla guancia della riccia.

I suoi occhi grigi sono  fissi su di lei, nonostante sia intento a spostare dolcemente delle ciocche di capelli dalla sua faccia.
Willow, come sempre, si perde nel suo sguardo, si perde in quell'amore proibito, si perde in quel sentimento temuto, ma la riccia sa che non può lasciarsi andare, non può rischiare di nuovo, non riuscirebbe a sopportare un altro foro nel suo cuore.
Un foro che, molto probabilmente, la lascerà con l'amaro in bocca.

"Cedric lo sai che io non ti vorrò mai in quel modo." – afferma, o meglio, mente con tono gelido mentre lo guarda dritto negli occhi.
"Non cerco nulla di serio, quindi smettila di provarci."

Non appena quelle parole escono dalla bocca di Willow, la scintilla nello sguardo di Cedric si spegne e, senza dire una parola, se ne va, lasciando la ragazza sola nel corridoio, lasciando la ragazza sola con i suoi pensieri.

Il cuore, eterno sognatore, continua a ripeterle di correre dietro al ragazzo, ma il suo cervello, stanco di tutto, così continua a dire di rimanere lì ferma, le continua a dire che ha fatto la scelta giusta.

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