Arrivano in città .

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Quella mattina entrai nel negozio di phoebe raggiungendola nel retro . Sentì lei e sua sorella litigare  .  Decisi di intromettermi , ma prima che Jane potesse accorgersi della mia presenza se ne andò .                     

" Le avevo detto che avrei indagato io sulla bambina ma non mi ha ascoltato e adesso la cercano "borbottò la sorella . Nelle sue parole si poteva udire un tono preoccupato , deluso e arrabbiato . La potevo capire anche io avevo un fratello , forse più irresponsabile e testardo di Jane  .                                                     "La proteggerò io tranquilla ... Jane è sotto la mia protezione " risposi per rassicurala .                   Portai Phoebe a far colazione per tranquillizzarla  .
Mentre ordinavamo il mio orecchio cadde sulla conversazione di due vampiri dietro di noi .

 Andai da loro e li soggiogai per farmi dare più informazioni a riguardo .         

  "L'eretico è tornato in città dopo aver saputo di alcune streghe praticano magia su di lui .                    Sta sera avverrà l'esecuzione di Jane Roux". Rispose senza sbattere ciglio .

Guardai  Phoebe  ancora più spaventata , immersa nelle sue preoccupazioni  .
Feci dimenticare la conversazione e corsi alla ricerca della cugina maggiore maggiore.
Le esecuzioni avvenivano nella piazza principale , quasi del tutto disabitata se non per qualche anziano che non si accorgeva di nulla .
Avvenivano quando la luna era all'apice I'm modo che anche i notturni potessero partecipare .
I notturni erano vampiri che non potevano andare la sole .
Purtroppo questo era un fatto di genetica , non potevi deciderlo , ci nascevi e quando completavi la trasformazione non potevi più andare al sole senza morire bruciati   .
Quando arrivai al cimitero mi dissero che si era consegnata ai vampiri senza dare spiegazioni, mossa insolita anche per lei .
Corsi nel loro territorio . Notai molti immortali andare nella stessa direzione e li seguii.                                     Un cerchio di vampiri occupava la strada principale del centro .  Nel mezzo riconobbi Erik,  un uomo dallo sguardo misterioso e spietato .
Gli occhi marroni erano messi in rimasto da un pelle rosa e una chioma bionda .
Uno strano tatuaggio lungo tutto il braccio, gli usciva dalla manica della maglia .
Non riuscì a decifralo , erano delle linee intrecciate che partivano dalla spalla e arrivavano al polso .
Made teneva Janne legata come un animale .
"È vero che hai sconfinato nel nostro territorio ?" Le chiese iniziando il processo. Si stava prendendo il nostro asso nella manica dovevo fare qualcosa  .
Lui l'avrebbe uccisa comunque ma sarebbe parso un buon leader mettendo in atto questo teatrino .
"Si " rispose senza esitare .
Era consapevole della sua imminente morte e non sarebbe crollata dandogliela vinta,non era mai stata vigliacca  .
"Jane Roux ti accuso di  aver infranto le mie regole " accuso prima di ordinare la sua esecuzione .
"Fermi" urlai mettendomi tra di loro e attirando l'attenzione di tutti .
Era stata una mossa sfrontata e pericolosa guidata solo dall'istinto  .
"Samantha " mi riconobbe lei nominandomi con la sua voce cauta  .
"Samantha ?" Ripetè Made convinto che il mio nome fosse un altro.
Il suo sguardo accusatoria passo da lei a me  .                 
"Voi non la ucciderete è sotto la mia protezione "affermai con tono fermo e senza farmi intimorire dalla minoranza .
Erik sbarrò gli occhi incuriosito e stupito dalle mie parole e dalla mia sfrontatezza  .
"È la mia città .... e ci sono le mie regole"
Blaterò mentre avanzata irritato .
Era palese volesse attirare l'attenzione di Erik .
"Deve morire e se questo non ti va bene puoi andartene o morire con lei " continuino mostrandosi fonte agli occhi dei suoi alleati.
Non aveva capito che si stava solo tirando la zappa sui piedi .
Avrebbe giustiziato una ragazza innocente , non era un atto da bravo regnante  .                                           "Ascolta Made, sarà anche la tua città ma non mi vanno bene le tue regole ".                                                         Risposi avanzando . Se  lui ribatteva io ribattevo più forte , se lui combatteva , io combattevo più forte .  Erik si limitava a guardare mentre i vampiri si avvicinavano minacciosamente .                                        "Samantha tranquilla non fa nulla " interruppe lei cercando di calmare la rivolta .                                                          "Ho fatto un giuramento "le confessai devota alle mie parole .                       
Ma Jane che aveva un grande cuore ,sapeva più di quello che voleva ammettere e inspiegabilmente si pugnalò allo stomaco cadendo a terra.
"NOOOO" gridai vedendola cedere.
Il cemento si colorò di rosso , come i suoi capelli biondi .
Estrasse il coltello e lo poggiò sul pavimento dolorante mentre lo stringeva con la mano intrusa del suo stesso sangue.
"Avrebbero ucciso le ragazze ... è meglio così... promettimi che non scatenerai l'inferno " ripose in fin di vita con tono sarcastico  .La guardai qualche istante, quando chiuse gli occhi una lacrima cercò di cadere sul mio volto ma lo impedì alzandomi minacciosa e raccogliendo il suo corpo .
La portai al cimitero per darle una degna sepoltura.
Per le streghe era essenziale seppellire i morti in seguito ad una cerimonia , perché in caso di necessità una strega, della sua linea di sangue può attingere al suo potere disseppellendola.
Ma soprattuto sapevo che Phoebe  avrebbe voluta vederla un'ultima volta .
Dopo averle dato la notizia infatti andai al Rock Bar per annegare i miei fallimenti in un bicchiere di alcol.
Continuavo a vedere i suoi occhi azzurri fissarmi , il mio stupore quando estrasse il coltello oppure la sua bocca sporca di sangue mentre faticava a respirare .
"Hai avuto coraggio a metterti contro Made e tutti i suoi seguaci " disse una voce interrompendo la mia solitudine.
Voleva congratularsi ?
Farmi i complimenti ?
Farsi perdonare ?
Fare le proprie condoglianze ?
Oppure era solamente annoiato ?
"Tu devi essere Erik , piacere Samantha "mi presentai porgendole la mano con un falso sorriso. Probabilmente non sapeva fosse la prima volta che ci vedevamo.quando raggiunsi Trisha per intarlo nel 1920 lo trovai in un locale che si ubriacava . Io lo guardai da lontano e per un secondo i nostri sguardi si intrecciarono ma poi me ne andai e non lo rividi mai più  .

Stringendogli a mano vidi meglio il tatuaggio che ritraeva un leone mentre ruggiva con il vento che liberava la sua folta criniera .
Pensai fosse quello l'animale nella quale si rispecchiava e mi venne da ridergli in faccia ma riuscì a trattenermi .
Lui non aveva niente a che fare con il leone , maestoso , docile , leale , al contrario , meschino , opportunista , incoerente , spietato e falso rispecchiavano di più il suo modo di essere .
Il famigerato Erik Morgensterns aveva trovato il coraggio di venire a farmi complimenti dopo essere stato la causa della morte di Jane.
Parlavano molto di lui , ricordato come :l'insaziabile , impulsivo , rancoroso , vendicativo , spaventoso eretico   : metà stregone e metà vampiro .
Era potente , senza paura , aveva distrutti interi villaggi come se fosse divertente .
Si creò una nomina che lui , sembrava , apprezzare molto più di quanto si potesse immaginare .                           
"I suoi uomini non mi avrebbero fatto niente o per lo meno non i più stupidi ." Aggiunsi per poi dirigermi verso l'uscita, per non inciampare in qualche pessima risposta  .                                             
Mi fermai prima di varcare la porta quando un piano di vendetta mi passo per la mente.
Come si dice :tieni vicino il tuo amico e ancora più vicino il nemico  .
"So che sei un potente eretico e che come tale vuoi riavere il potere che ti spetta , ti propongo un accordo " borbottai pensando al leone .
"Ti aiuterò a riprenderti la città ma con le mie regole ." Proposi io tornando indietro .
"Sentiamo ?" Chiese incuriosito ed interessato alla mia proposta.
Beata ignoranza non sapeva a cosa stava andando incontro .
" basta distinzioni , nessuna fazione dovrà prevalere a Boston ." Dissi proponendogli le mie regole .
" ed io cosa ci guadagno ?" Chiese giustamente sempre più interessato all'offerta .
La sua domanda mi fece piacere e un sorriso mi scappo involontariamente  .
"Sei un eretico , quindi i vampiri ti seguiranno , i lipi vogliono solo riavere la loro libertà e ci asseconderanno  , le streghe seguiranno me e permettendogli di praticare la magia diventeranno tue alleate e useranno i loro poteri per aiutarti .
Non dovrai temerle o loro non dovranno temerti " dissi allungando la mano .
"Quindi avrò il pieno potere di tutti tranne delle streghe " preciso lui astuto .
" le streghe mi seguono e io sono una tua alleata " dissi prima che mi stringesse la mano .                                     
Non era ancora del tutto convinto , l'idea di governare la città in compagnia ,e di non aver il pieno potere di tutti ,lo metteva in dubbio .      
Fino ad ora aveva cercato di mantenere alta la sua nomea , con questa alleanza poteva crollare il lavoro di una vita . L'unica cosa che permetteva alla sua famiglia di vivere erano le voci che giravano su di loro , nessun sano di mente osava mettersi contro la famiglia di eretici .                 
Per chi non la conosceva di persona rabbrividiva alle leggende di quella anormale famiglia invece chi aveva avuto la sfortuna di incontrarli , o era morto oppure era diventato allenato .                             Io non mi facevo intimorire e lui lo capì . Il modo deciso con cui lo guardai negli occhi fece trasparire la rabbia , la vendetta , il dolore , la forza , avevo bene chiaro l'obbiettivo ; potevo vedere in lontananza la barbiera a scacchi che segnava l'arrivo e Erik Morgensterns  era la mia Ferrari.Lui era mosso da desideri molto più reconditi e oscuri , ira , lussuria ,invidia , superbia , odio e potere .


C'è un po' di Angelo in questo diavoloWhere stories live. Discover now