La chiamata .

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Passammo per le vie principali della città .
Mi mostrò gli artisti di strada , i giovani perennemente infesta e come Boston era diventata una nuova New York.
Lo ammiravo mentre si destreggiava altezzoso , notai gli sguardi che altri vampiri gli porgevano e la paura nei loro occhi .
Era un re o un dittatore ?

D'altronde spesso nella mia lunga esistenza avevo conosciuto mostri con la maschera da angelo. I criminali non sono cosi pericolosi finche non si nascondono dietro gente brava e rispettabile . È più importate non essere sospettati perché il vero problema della criminalità organizzata era che chi la combatte a non lo era mai abbastanza . "Cosa ti porta in questa città ?"mi chiese interessato alla mia storia. "Venni qui ormai molti anni fa ma poi dovetti andarmene "

Ancora una volta avrei potuto dirgli che in realtà la ragione per cui me ne ero andata era la sua ex ragazza e che il mio allontanato non era stato voluto , ma decisi di rimanere vaga .
"Qualche mese fa sentì parlare della città dei vampiri e del suo re ... decisi di tornare " mentii .
"Le voci sono fondate , ho finalmente ridato vita a questa città grazie hai miei vampiri " confermò.
Mi portò in quella che una volta era la casa degli eretici millenari .
La dimora era esattamente la stessa , solo più vecchia e disabitata .

Quando ci entrai la prima volta era vuota e triste sulla parete ovest ricordavo un arazzo molto antico nella quale era ricamata una foto di famiglia .

Fu la prima volta che scoprì dell'esistenza dei numerosi fratelli di Cloe . L'arazzo era sparito lasciando spazio ad un muro freddo e grigio .
Le colonne di pietra ,del porticato, erano piene di rampicanti e crepe superficiali .
Riconobbi lo stemma dei Morgensterns impresso sulla parete nascosto da foglie , muschio ed edera.
"Dove sono i Morgensterns ?" Chiesi presa dal disordine in cui riversava la loro casa di famiglia .
"Attualmente si trovano a Lake city, sono vent'anni che non tornano , dopo il terremoto sono scappati e non hanno fatto più ritorno ad eccezione della sorella minore ,tornata ma poi scomparsa nuovamente dieci anni fa .
Adesso la città è mia ." Tenne a precisare .
Conoscevo la cittadina di cui parlava , allogai lì durante il 1863-1866 .

All'interno dell'abitazione c'erano vampiri in ogni angolo e umani sacrificati perché nati nella città sbagliata . Un po' mi dispiaceva vedere i loro visi mentre la luce lascava i loro occhi e il sangue gli veniva succhiato via . Mordevano collo , polsi e sembravano insaziabili .Come se esprimessero la loro rabbia contro qualcosa ,su di loro.

Nel vedere quello scempio mi passò la fame ,come il pensiero che la città senza eretici fosse migliorata .
Era tutta solo una finzione , un apparenza ,perché entrando nelle vie appena fuori il centro , qualsiasi essere non avesse i canini e bramasse sangue era in pericolo . Mentre Made si divertiva con i suoi schiavi io sgattaiolai fuori , tra la folla , senza farmi notare .
Mentre tornavo al mio improvvisato alloggio mi arrivò un messaggio da colei che aveva chiesto il mio ritorno in città.
Andai al punto d'incontro , il quartiere di Roxbury era malfamato e pullulava di streghe .
"Ciao Samantha da quanto tempo " salutò una vecchia amica che avevo guardato crescere dall'inferno .
87 anni fa sua nonna ,Trisha , mi chiamò per risolvere una questione con gli antenati che la perseguitava giorno e notte.
Lei era una strega che non amava rispettare le regole , amava fare rivoluzioni per qualsiasi cosa non le andasse bene.
Aveva praticato magia nera , cosa proibita alle streghe , per un motivo a me sconosciuto .
Si giustificava dicendo fosse per una buona causa ma il karma non guarda in faccia nessuno e quando una setta la bruciò in piazza nessuno si sorprese.

La loro era una famiglia che abitava il quartiere da intere generazioni . Quando morì mi chiese di proteggere le sue figlie .

C'è un po' di Angelo in questo diavoloWhere stories live. Discover now