Capitolo 11

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Due settimane dopo Louis fu dimesso dall'ospedale, gli furono prescritti degli antidolorifici in caso in cui qualcosa gli faceva male e una specie di crema per i lividi. Harry lo aiutò a indossare alcuni dei suoi vestiti che aveva portato per lui, portandolo giù alla reception su una sedia a rotelle.

Paul gli firmò l'uscita e gli consegnò i documenti insieme al conto dell'ospedale, Louis lo ringraziò e lasciò che Harry lo portasse fuori dall'ospedale fino alla sua macchina.

Una volta all'orfanotrofio, Harry lo aiutò a scendere dall'auto e a risalire sulla sedia a rotelle, Paul aprì la porta per loro e fece un veloce giro, portando Louis in cucina.

Un dolce sorriso si diffuse sulle sue labbra quando vide tutti i bambini lì, insieme ad Anne, Zayn ed Ellianne,per dargli il benvenuto all'orfanotrofio con un delizioso pranzo preparato per tutti.

Si sedettero intorno al tavolo per mangiare, parlando e ridendo come erano soliti fare. Questa volta, non avevano paura che Des entrasse in cucina e li sgridasse soltanto per aver riso.

Dopo pranzo Harry prese Louis in braccio e lo portò in camera sua. "Voglio che tu stia nella mia stanza fino a quando non guarirai abbastanza per fare le cose da solo. Voglio prendermi cura di te dà vicino".

Louis arrossì mentre veniva messo sul letto, Harry tirò le coperte prima d'inginocchiarsi di fronte a Louis, aiutandolo a togliersi le scarpe. Sorrise al piccolo ragazzo, facendogli il solletico al piede in modo delicato, quel tanto che bastava per farlo sorridere.

Lo infilò sotto le coperte e si mise accanto a lui, accoccolandosi contro di lui. "Riposati un po'". Gli baciò la guancia e l'angolo delle labbra prima di accoccolare il viso nel suo collo.

~~

Louis si svegliò due ore dopo con tanti baci premuti sul suo viso, si scostò con un sorriso e aprì gli occhi, Harry gli sorrise, "Ciao."

"Ciao." Louis disse dolcemente, spingendo Harry via timidamente. Harry non fece altro che assalire Louis con altri baci e si spinse giù fino al collo, Louis si lasciò sfuggire una risatina e lo spinse definitivamente via.

Bussarono alla porta, Harry si mise a sedere, mentre continuava ad accarezzare Louis. "Entrate".

Anne aprì la porta con un vassoio in mano, due tazze di tè e un piatto di biscotti, "Buon pomeriggio ragazzi". Sorrise e posò il vassoio sul tavolo, "Ho pensato che vi sarebbe piaciuto prendere il tè".

"Grazie mamma". Harry le sorrise e le mandò un bacio, lei gli sorrise calorosamente e uscì dalla stanza, chiudendo la porta dietro di sè.

"Tua madre è davvero dolce". Louis disse e cercò di spingersi a sedere, solo per trasalire dal dolore. Harry lo notò e fu veloce ad aiutarlo a sedersi, mettendogli alcuni cuscini dietro la schiena in modo che potesse appoggiarsi comodamente. Louis lo ringraziò con un sorriso e prese la sua tazza di tè quando gliela porse.

Harry si sedette di fronte a lui con la sua tazza, sorseggiandola. "La sentenza è tra quattro giorni".

Louis annuì, "Sì".

"Tu ci vai?" Chiese Harry, "Perché io ci vado. E capisco se non vuoi andare".

"I ... Non sono ancora sicuro." Louis guardò la sua tazza. "Voglio, ma... Ma non posso rivedere la sua faccia. Non voglio."

Harry annuì e si avvicinò di più, "Certo. È comprensibile".

"Voglio dire, voglio essere lì e dire quello che devo dire, ma non sarei in grado di stare nella stessa stanza con lui". Louis scosse la testa, Harry gli baciò la fronte, "Equesto va bene al cento per cento tranquillo". Louis alzò lo sguardo, sorridendo a Harry, che gli baciò dolcemente le labbra, "E ti sosterrò in ogni decisione che prenderai. Sia che tu decida di presentarti o meno".

Through The Dark - Larry Stylinson AU // Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora