Capitolo 8

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Liam ha controllato con Paul che il microfono collegato sotto la sua camicia funzionasse prima di entrare alla casa, preparandosi a tirare Des fuori dal suo 'nascondiglio'. Vuole registrare tutto su nastro, dato che le telecamere di sicurezza registrano senza audio.

Ha individuato Des all'entrata, mentre rimproverava Mia, Alex e Thomas.

"La prossima volta che voi stronzetti andrete in giro a sbattere contro di me ve la farò pagare". Minacciò, Liam saltò rapidamente e si spinse tra Des e i bambini, proteggendo i bambini dietro la schiena. Spinse le sue mani sul petto di Des per creare distanza tra loro, "Non osare fargli del male".

"O cosa?" Des ridacchiò, "Non hai nessun potere contro di me."

"Non ti permetterò di far loro del male."

Des ridacchiò con un ghigno, "Guardati, in piedi a proteggere quelle piccole merde. Non sono niente, proprio come te."

Liam strinse la mascella, decidendo di sfidare la fortuna. "Preferirei che colpissi me e non loro."

"Non ho problemi a farlo." Des teneva le braccia ai lati, "L'ho già fatto, vero?" Disse prima di sferzare il braccio, colpendo Liam in faccia con il dorso della mano. Mia urlò di paura, Des si girò per guardarla male: "Zitto, pezzo di merda!"

"Non farle del male!" Liam lo spinse via, solo per ricevere un pugno in faccia. Des si strofinò le nocche e sospirò, "La prossima volta sarà peggio." Cominciò ad andarsene prima che Liam parlasse di nuovo. Voleva che fosse tutto registrato.

"Se fai ancora del male a qualcuno di noi, giuro che andrò alla polizia, e questa volta mi ascolteranno". Minacciò, con il cuore che gli batteva forte nel petto. Questa scarica di adrenalina stava per metterlo in guai seri.

Des rise con umorismo, "Ci hai provato due volte, Payne. Non ti hanno ascoltato. Non dimenticare cosa è successo l'ultima volta che sei andato alla polizia e hai portato questi stronzi."

"Così ci hai fatto morire di fame per tre giorni. Wow, ottima scelta, Desmond." Liam spinse i pulsanti.

"Prova ancora a pronunciare il mio nome fuori dalla tua bocca di merda e ti finisco, proprio come ho minacciato il tuo piccolo amico Louis."

"Cosa ti ha mai fatto Louis?"

"È un frocio, proprio come mio figlio. Non permetterò a nessun ragazzo di uscire con mio figlio. Mio figlio merita una ragazza, non un ragazzo."

"Quindi ora sei omofobo?

"Sono orgoglioso di dire che lo sono." Des alzò le sopracciglia. "L'omosessualità è un peccato e non permetterò che mio figlio sia un frocio peccatore."

"Mi fai schifo." Liam scosse la testa verso di lui.

"Vai a farti fottere." Des concluse la conversazione ed entrò nel suo ufficio, sbattendo la porta.

Liam si voltò rapidamente verso i tre ragazzi, che erano in lacrime. Li portò al suo petto, sospirando. "Ha fatto male a qualcuno di voi?"

"Mi ha tirato i capelli." Alex disse e si strofinò il cuoio capelluto, Liam gli baciò la testa, "Andiamo nelle nostre stanze, ok? È quasi ora di andare a letto".

~~

Liam bussò alla porta posteriore del furgone di Paul prima di aprirla, vedendo Paul con la testa tra le mani.

"Ehi, um. Ha registrato tutto?" Liam chiese e si mise sulla sedia accanto a Paul, che annuì in silenzio prima di fare un respiro profondo, "Sì, l'ha fatto. Tutto."

"Bene." Liam annuì, "Uhm, era..."

"Troppo? Decisamente." Paul si strofinò le mani sul viso. "Non posso crederci, cazzo."

Through The Dark - Larry Stylinson AU // Italian TranslationWhere stories live. Discover now