7.

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Holly's POV
"Quindi io sono l'S.I., tu il padre" dissi a Spencer quando entrai nella casa. "Una volta dentro, come prendo il controllo su tutti?" Chiesi mentre indossai un paio di guanti blu in lattice.

"Prendi controllo della moglie?" Mi chiese Spencer e io mossi la testa. Mi mordevo il labbro.

"Le madri di solito tendono a tenere i loro bambini al sicuro" gli dissi, JJ mi aveva raccontato storie di Henry. "Quindi minaccio i bambini o li lego per avere controllo sulla mamma. Così ho il bambino più giovane legato, il padre e la madre."

"É più un tipo da regredire" disse Spencer con un cenno del capo. Alzai lo sguardo su di lui. Aveva uno dei suoi shorts viola e uno dei suoi tanti maglioni gilet. Era carino ma aveva davvero bisogno di un taglio di capelli.

"Quindi controllo l'intera casa e li faccio inginocchiare. Poi li sparo dal più giovane al più vecchio, uccidendo il padre per ultimo." Dissi usando la mia mano come pistola.

"Poi te ne vai, le case sono così distanti l'una dall'altra che nessuno ha sentito nulla prima di non essersi presentati a scuola o a lavoro" disse Spencer e io sospirai. Questo comunque non ci diceva nulla.

"Quindi come sono entrato?" Gli chiesi e lui sospirò. Non abbiamo nulla. Poi guardai oltre la sua spalla. Il mio sguardo vagava. "Spence" dissi muovendomi dietro di lui e guardando la finestra "puoi darmi una spinta?" Gli chiesi e lui posò le sue mani sulla mia vita. Mi alzò così che io potessi raggiungere la carta che avevo visto incastrata sul davanzale.

"Che cos'è?" Mi chiese posandomi a terra. Distesi il foglio appallottolato. Tenni la stessa bassa, sicura che Spencer fosse 30 cm più alto di me. Sembrava una distanza maggiore quando avevo la mia testa abbassata.

"Immagine perfetta" sussurrai e gli passai il figlio. Lui mi guardò. Mi leccai le labbra mentre incrociai le braccia. Gli occhi di Spencer lèggerò le parole più volte, poi mise il foglio nella borsa delle prove. Poi si girò verso di me.

""Andiamo" mi disse mettendomi una mano sulla schiena. "Torniamo indietro" continuò, io mi appoggiai a lui. Non ci preoccupammo di dire nulla ai poliziotti che erano lì.

"Grazie" mormorai a Spencer che mi aveva aperto la porta. Gli sorrisi e la attraversai. Lui passò dall'altro lato non degnandomi di uno sguardo.

***
"Pensiamo che stiamo cercando un adolescente maschio tra i 13 e i 20." Disse Hotch e io annuii.
"Potrebbe avere problemi di abbandono familiare quindi cerca qualcuno i cui genitori non sono bravi, o hanno problemi di droga o con i genitori in prigione. Anche qualcuno con fratelli maggiori o mi ori. Sta cercando la famiglia perfetta che pensa essere un padre con due figli e una mamma che sta a casa." Dissi, poi guardai Spencer.

"Deve essere considerato armato e pericoloso, se si sente all'angolo sparerà a tutti i suoi ostaggi." Disse e poi continuò "se qualcuno dovrebbe incontrarlo, non lo affrontate da soli. É tutto". Nessuno sembrava avere domande. Passai la mia mano sulla faccia.

"Cosa?" Mi chiese appena mi voltai da loro. Scossi la testa e lui mi guardò in modo confuso. "Dai Holl, ti conosco meglio di tutti" mi disse Spencer e io alzai le spalle. Gli sorrisi.

"Solo il caso" dissi guardando la lavagna. "Forse è solo perché è il mio nuovo lavoro e mi sento diversa" gli dissi e lui annuii.

"Stai andando bene Holl" mi disse mettendomi una mano sulla spalla. Mi avvicinai a lui che avvolse le braccia intorno a me. "Non preoccuparti ti ci abituerai" mi disse e si allontanò appena Morgan arrivò. Il ghigno sulla faccia di quest'ultimo era chiaro ma non disse nulla a riguardo.

sollecita | Spencer Reid (traduzione italiana)Where stories live. Discover now