"È dovuto andar via per delle commissioni..." pronuncia silenziosamente, accennando un piccolo broncio.

Tenero.

Va bene la situazione si sta facendo troppo imbarazzante e silenziosa. Cosa potremmo mai fare ora... come dovrei comportarmi?!

"Sunoo – dico improvvisamente così da poter attirare la sua attenzione visto che aveva rivolto lo sguardo sulle sue scarpe – che ne dici se andassimo da qualche parte e parlassimo un po'? penso che sia giusto darti la possibilità di parlare. Penso che tu non sia giunto fin qui per vedermi e poi andar via, giusto? " concludo ironicamente giusto per tentare di spezzare quel filo palpabile di tensione presente tra noi due.

Mi guarda stupito.

È sorpreso e questo lo si legge semplicemente guardandolo in quelle sue pozze nere e limpide che si ritrova al posto degli occhi che non sono cambiati neanche col passare degli anni. Ma che si aspettava? Che una volta visto lo avrei cacciato via in malo modo? Non potrei mai farlo. Non sono di certo una persona così malvagia. Certo non ci conosciamo, ma siamo fratelli e penso che questo possa essere un motivo più che accettabile per poter cominciare a stabilire un primo rapporto fatto di rispetto reciproco. Mi sembra l'unica via possibile.

"Davvero dici? Mi darai la possibilità di parlarti?"

"Ma certo! Che ti aspettavi, mmh? Che ti ignorassi e andassi via come se nulla fosse successo e ti lasciassi qui solo?"

"I-Io n-no noo-n" e lo interrompo vista la sua difficoltà.

"Dai su, sali in macchina e andiamo. Non vorrai passare qui il resto del pomeriggio, vero?" dico regalandogli un piccolo sorriso e lui in risposta scuote la testolina incorniciata da un cappellino giallo senape dal quale gli spunta fuori il ciuffo corvino il tutto accompagnato da un piccolo sorriso roseo il quale fa intravedere il suoi piccoli dentini bianchi.

Mentre io recupero le chiavi della mia macchina che erano ancora lì in terra, con la coda dell'occhio lo vedo compiere un piccolo saltellino forse dovuto alla felicità che immagino si stia scatenando all'interno del suo corpo e subito dopo dirigersi dal lato del passeggero per poi attendere che io sblocchi la macchina e poi accomodarsi all'interno di quest'ultima seguito infine da me. Dopo esserci sistemati sui sedili e aver allacciato correttamente le cinture di sicurezza, volto verso di lui e lo guardo.

È tesissimo, povero piccolo. Devo essere sincero, mi dispiace che a soli 18 anni lui abbia dovuto affrontare questo. È coraggiosissimo e ha una forza dentro che davvero ti sorprende. Lo ammiro. Giungere fin qui da me, affrontare un viaggio importante come quello che lui ha dovuto fare, solo e indifeso contro tutti i pericoli e difficoltà che potrebbe aver trovato durante il suo tragitto. Tutto questo per ... per vedermi, giusto?

Nervoso e assorto tra i suoi pensieri non si accorge che io in realtà lo stessi fissando o magari se ne è accorto ma non ha il coraggio di girare la testa nella mia direzione, ma continua a fissare il parcheggio che si ritrova davanti, mentre sfrega le mani, magari sudate a causa dell'agitazione, sulle sue minute cosce rivestite da un jeans dal color celestino chiaro. Lo osservo. I miei occhi sono completamente attaccati su questa figura che tanto voglio conoscere.

Il mio stesso sangue. Mio fratello, quel piccolo fagottino di cui ora è solo un lontano ricordo è finalmente qui davanti a me ed io tra poco lo conoscerò per davvero solo dopo quindici lunghissimi anni.

"Pronto Sunoo?"

"Si hyung, sono pronto" dice sfoggiando uno dei suoi calorosi sorrisi.

E solo dopo il suo assenso avvio il motore della mia macchina e insieme sfrecciamo via dall'azienda, per le strade di periferia, diretti verso quella destinazione che probabilmente riporterà entrambi indietro nel tempo.

SWEET NIGHT ❇ (taekook)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon