𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 24

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Oggi il cielo è nuvoloso ed è freddo, infatti mi sono messa una giacca pesante e lunga per evitare di sentire freddo.
Furtivamente, entro nel bosco e mi incammino senza una meta precisa: è sabato, non ho neanche lezione quindi non ho nulla di cui dovermi preoccupare di dover recuperare qualcosa.
Cammino per ore e ore, finché non raggiungo una parte del bosco completamente sconosciuto: non ho mai visto questa parte, lo ammetto.
Gli alberi hanno la corteggia molto più scura, sono ancora più alti degli altri e c'è una strana nebbiolina.
Forse dovrei tornare indietro ma, appena noto un sentierino, spinta dalla curiosità decido di vedere fino a dove arriverà questo sentiero.
Dopo un po' di tempo, mi ritrovo davanti una casetta in stile cottage davvero molto carina.
Mi avvicino ma improvvisamente, cado e mi faccio un po' male.
Riluttando, mi alzo da terra e levo le foglie che si erano appiccicate alle mie ginocchia.
<<Tutto bene, ragazzina?>> chiede una voce maschile, un po' lontana da me.
Alzo il capo e vedo un ragazzo a poca distanza che mi guarda, un po' preoccupato.
<<Sì, sì>> annuisco, sistemando la mia gonna e lui incuriosito, si avvicina a me.
<<Ma guarda questa shortie quanto è bella, ELISAAA>> grida improvvisamente il ragazzo, facendomi rimanere un po' male.
Una ragazza bassa, con i capelli castani a caschetto e gli occhi del medesimo colore corre fuori dalla casa <<Elisa, guarda che bella ragazza>> dice lui, sorridendo.
La ragazza che avrà la mia età più o meno, mi guarda malissimo e sbuffa <<Tsk, io sono meglio>> ma lui, non le dà peso <<Lasciala stare, è un po' illusa>>.
Non dico nulla, mi limito solo a presentarmi al ragazzo che dopo, si presenta <<Mi chiamo Jason>> sorrido, e annuisco.
Elisa inizia a borbottare rozzamente, guardandomi dall'alto verso il basso.
<<Vieni dal collegio Herrington, vero?>> mi chiede Jason e annuisco col capo, confermando.
<<Si vede dalla divisa>> commenta, probabilmente conosce la scuola se riconosce la divisa e sa pure il nome della scuola.
<<Gné gné>> sbotta Elisa e stufa, alzo gli occhi al cielo ma senza parlare.
Jason, imbarazzato, mi dice <<Scusa Elena, la mia ragazza è.... Diversamente matura>> ridacchio e lei, innervosita se ne torna dentro la casa.
È la prima volta che vengo a conoscenza di una ragazza così immatura e sciocca, wow!
Mi fermo a parlare un po' con Jason e il tempo intanto, passa velocemente.
Dopo un po' di tempo, quell'Elisa torna da noi e senza parlare, ci guarda malissimo.
<<Sei qui per rubarmi il ragazzo?>> mi chiede, con le braccia conserte e lo sguardo minaccioso amche se non mette paura neanche ad un cane.
Rido, scuotendo il capo <<No tranquilla, se volevo l'avrei già fatto>> inizia a diventare rossissima dalla rabbia, allora le dico <<Oh, sei più rossa della bandiera comunista.. Ti manca solo la falce e il martello>> indispettita, inizia a borbottare.
<<Stai zitta, okay?!>> sbotta con prepotenza, ma non le dò peso e inizio a flirtare con il suo ragazzo ma solo per sfotterla.
Lui, senza pensarci due volte, inzia a flirtare con me e soddisfatta, ridacchio.
<<Anna cosa hai?>> le chiede il ragazzo e lei, risponde <<Elisa>> e lui le risponde <<Okay >> e la ignora.

Cose che non ti ho dettoWhere stories live. Discover now