Cose che non ti ho detto

𝘊𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 15

Appena suona la benedettissima campanella, la classe si svuota con una velocità assurda: mi sà che tutti non vedevano l'ora di andarsene, ehehe.
Cammino per il corridoio, avvistando Ladislav da lontano.
È da giorni che mi ignora, purtroppo.
Corro verso di lui e aggrappandomi col braccio, gli dico <<Signor Ladislav!>> con entusiasmo e allegria, oggi mi sento davvero molto bene.
<<Scollati>> rimango sorpresa appena mi dice questo, con tono freddo e distaccato.
Sfugge alla mia presa e velocizza il suo passo, non sa ancora che io quando voglio una cosa, sono disposta a inseguirla per un po'.
<<Ma che hai?>> gli chiedo ma lui, neanche si degna di voltarsi per guardarmi in faccia.
<<Sei incazzato? Hai il ciclo?>> scherzo un pochetto, ma lui continua ad ignorarmi.
Un po' triste, mormoro <<Vorrei che mi parlassi, spiegami cosa nom va.. Ti prego>> e finalmente, si volta verso di me.
Mi afferra per il polso e mi trascina via in cortile.
Una volta completamente soli, mi chiede <<Cosa vuoi?>> e io, rispondo <<Parlare, vorrei parlare con te Ladislav>>.
<<Sono tutto orecchie>> sbotta.
<<L'ultima volta.. Tra me e te è andata male, lo so... Da come ti comporti, mi sono resa conto di averti ferito e me ne pento...>> ammetto, spiegandogli come mi sento.
<<Ero confusa, pensavo che stessi giocando con me.. Però ora, sono sicura che non stai giocando... E ho tante cose da dirti>> continuo, mentre lui mi ascolta attentamente con le braccia conserte e lo sguardo fisso sui miei occhi.
<<Prima cosa... Mi piaci Ladislav, mi piaci tanto.. Tantissimo>> ammetto, arrossendo violentemente mentre lo guardo negli occhi: che coraggio, sono impressionata da me stessa.
<<Seconda cosa->> non mi lascia finire di parlare perché le sue labbra, finiscono sulle mie.
Con dolcezza, preme le sue labbra contro le mie, facendomi arrossire ulteriormente.
Ho desiderato questo bacio da tanto, davvero tanto tempo.
Sfioro le sue labbra con la mia lingua, per fargli capire che voglio più di un semplice bacio a stampo.