27-Incubi notturni

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"ci hanno soperto" "lo so bene che facciamo?" "uccidi la donna non ci serve più, in quanto alla creatura al momento falla tenere in custodia a quello, intanto occupiamoci delle prove." voci confuse e una porta che si spalanca allimprovviso, rivelando alcuni hero.
"uccidila e andiamocene! ORA!".
Un colpo di pistola, un urlo di una donna causato dal dolore, un pianto infantile di una neonata, suoni di un combattimento, il pianto di un uomo adulto che stringeva il corpo quasi senza vita della madre della bambina lì affianco, due braccia possenti che sollevano la neonata dalla pozza di sangue della madre.
"S-shota pr-proteggila, t-t-te ne supplico" "La bambina?" le parole sono corrotte da un pianto consapevole che la morte avrebbe preso presto la sua mano e l'avrebbe portata con se. "Si ti prego,s-salvala e c-cres-scila con a-amore ch-che il n-non gli potrò d-d-dare" e con quelle parole l'ultima scintilla di vita  abbandona gli occhi della donna.

Mi tiro su di scatto cacciando un urletto e poi ributtarmi a peso morto sul futon a occhi chiusi con le mani tra i capelli ed alcune lacrime che a bagnare il volto cominciavano.

Di nuovo questo stramaledetto sogno, e le lacrime che mi bagnano il volto, mia madre in una pozza di sangue, ormai è più che certo che questo non sia un sogno ma un ricordo.

TODOROKI POV

Ero sveglio da un po' a guardare quella ragazza che improvvisamente aveva cominciato a muoversi nervosamente.

Dovrei svegliarla? Cercare di tranquillizzarla?

Si tira su di scatto cacciando un urletto, per poi ributtarsi con le mani tra i capelli sul futon e alcune lacrime cominciano a rigarle il viso.

Poi si gira verso di me accorgendosi del fatto che non stessi dormendo.

"Ti ho svegliato?" chiede con un sospiro.

"No, stai bene?" le rispondo.

"Incubi" sbuffa asciugando una lacrima.

"Perchè menti?" chiedo.

T/N POV

"Perchè menti?" chiede lui alzandosi e sedendosi a gambe incrociate affianco al futon.

"Cosa?" chiedo lievemente sorpresa.

Mi asciuga un altra lacrima sfuggita al mio controllo.

"Perchè dovresti piangere per un incubo?" spiega lui.

"Se intendevi questo... è più che altro un ricordo che a mano a mano sta riaffiorando, ma non dovrei ricordarmi una cosa del genere" dico mentre mi tiro su a sedere.

"Hai voglia di parlarne?" chiede.

"Sogno la morte di mia madre." dico con un filo di voce.

Al buio di quella stanza quegli occhi eterocromatici mi guardano, mentre il corpo si alza e apre le braccia comprensive, pronde ad accogliere il mio corpo scosso dai fremiti del rumoroso pianto appena iniziato, mentre quelle braccia tanto forti quanto delicate si stringono intorno a me.

A parte i miei familiari ed il mio migliore amico nessuno mi aveva mai visto così, debole e indifesa, una persona da tenere al sicuro, patetica.

"Sono patetica." sussurro a me stessa.

"No non lo sei, piangere non è patetico, non esprimere emozioni è patetico." risponde.

"Ti sei appena dato del patetico da solo" chiedo abbozzando un sorriso contro l'incavo del suo collo.

"Più o meno..." sussurra.

A poco a poco mi tranquillizzo e mi rilasso fino ad addormentarmi.

*****

È così sbagliato amarti? (Todoroki×reader)Where stories live. Discover now